Manca ormai solo una manciata di giorni al primo luglio, data che segnerà l’inizio ufficiale della nuova stagione e del calciomercato. Mentre le dirigenze sono al lavoro per costruire le rose, il quadro delle guide tecniche per il prossimo, agguerrito campionato di Serie B è quasi completo e rivela una tendenza chiara: quella della rivoluzione. Ben undici club, più della metà delle partecipanti, hanno scelto di voltare pagina, affidandosi a un nuovo allenatore per iniziare un nuovo ciclo. Una scelta che ha coinvolto anche il Catanzaro, che ha scommesso sull’emergente Alberto Aquilani per proseguire il suo percorso di crescita. Accanto a chi cambia, c’è chi invece punta sulla stabilità, confermando l’uomo al comando per dare continuità al progetto. Un mosaico affascinante, a cui mancano solo gli ultimi quattro, cruciali tasselli per essere completo.
Il partito della rivoluzione: da Inzaghi a Stroppa, la B riparte da grandi firme
La voglia di cambiamento ha contagiato molte delle piazze più ambiziose della categoria. Il segnale più forte arriva da Palermo e Venezia, che hanno affidato le loro speranze di promozione a due campioni del mondo ed esperti della categoria come Filippo Inzaghi e Giovanni Stroppa, una chiara dichiarazione di intenti. Scelte di grande impatto anche a Bari, dove è arrivato l’ex tecnico giallorosso Fabio Caserta, e a Modena, che ha puntato sulla solidità di Andrea Sottil.
A queste si aggiungono le scommesse su tecnici emergenti ma dalla filosofia ben definita: il Monza ha scelto Paolo Bianco, l’Empoli ha affidato la panchina a Guido Pagliuca e la neopromossa Juve Stabia ha puntato sull’ex Milan Ignazio Abate. In questo prestigioso gruppo di “rivoluzionari” si inserisce a pieno titolo il Catanzaro, la cui scelta di puntare su Alberto Aquilani rappresenta una delle scommesse più intriganti del campionato, un connubio tra una società solida e un allenatore apprezzato per il suo calcio propositivo e il suo lavoro con i giovani.
Di contro, c’è il partito della continuità. Otto club hanno deciso di ripartire dalle certezze della passata stagione, confermando la fiducia ai propri tecnici. È il caso del Mantova con Davide Possanzini, del Cesena con Michele Mignani e delle neopromosse Avellino e Padova, che proseguiranno rispettivamente con Raffaele Biancolino e Matteo Andreoletti. Scelte di stabilità anche per la Reggiana di Davide Dionigi, lo Spezia di Luca D’Angelo, il Sudtirol del veterano Fabrizio Castori e la Carrarese, che andrà avanti con Antonio Calabro.
Gli ultimi tasselli: da Vivarini al rebus Samp, quattro panchine in attesa
A pochi giorni dal via ufficiale alla nuova stagione, restano solo quattro panchine da assegnare, anche se per due di queste la scelta sembra ormai compiuta. A Pescara, infatti, si attende solo l’annuncio per Vincenzo Vivarini, il cui arrivo è legato alla risoluzione del suo contratto con il Frosinone. Situazione simile alla Virtus Entella, dove Andrea Chiappella è il prescelto per la guida della squadra. Più nebuloso il futuro del Frosinone: il nome in cima alla lista è quello di Massimiliano Alvini, ma prima è necessario che il tecnico si liberi dal contratto che lo lega al Cosenza.
Il vero rebus, al momento, riguarda la Sampdoria. La posizione dell’attuale tecnico Alberico “Chicco” Evani resta in bilico. La dirigenza blucerchiata sta valutando profili diversi: salgono le quotazioni di due giovani allenatori come Daniele De Rossi e Salvatore Foti, ma il grande sogno nel cassetto resta Paolo Vanoli, reduce dall’esperienza al Venezia.
Il quadro che si delinea è quello di una Serie B di altissimo livello, con un mix di allenatori esperti, giovani emergenti e veterani della categoria. Un campionato che promette battaglia, spettacolo e incertezza, in cui il Catanzaro di Aquilani sarà chiamato a confrontarsi con una concorrenza mai così qualificata.