Nel giorno in cui un contratto diventa progetto, Jacopo Petriccione ha scelto Instagram per mettere in chiaro che il legame con l’US Catanzaro 1929 va oltre le firme. «Con questo post ci tenevo a dire semplicemente un grazie…», scrive il centrocampista giallorosso, ricordando come «due settimane fa ho rinnovato il mio legame con il Catanzaro grazie alla fiducia di società e staff». Parole semplici e nette, che restituiscono la dimensione umana di una scelta tecnica e sportiva: restare fino al 2027 significa assumersi responsabilità dentro un gruppo che punta alla continuità, alla qualità del gioco e a un’identità riconoscibile in Serie B.
«Grazie» come manifesto
Il post è un piccolo manifesto personale. «È bello per un giocatore vivere e continuare un percorso che da gennaio 2024 mi ha subito unito, non solo a questi colori ma anche nella vita quotidiana, permettendo a me e alla mia famiglia di stare bene». Dentro c’è la gratitudine verso chi ha creduto in lui e la consapevolezza che, nel calcio di oggi, la stabilità è un valore raro. L’ultimo passaggio — «le scelte di pancia e di cuore sono sempre le più belle» — chiude idealmente il cerchio: il Catanzaro non è soltanto il club che gli ha dato centralità tecnica, ma il contesto in cui il calciatore ha ritrovato appartenenza, equilibrio e prospettiva.
Dal gennaio 2024 a oggi: un percorso che si è fatto guida
Arrivato a Catanzaro a inizio 2024, Petriccione ha subito portato ordine e ritmo alla mediana, mettendo a disposizione letture, tempi di gioco e leadership silenziosa. Nel nuovo corso, il suo profilo è un perno naturale: regista o mezzala di possesso, capace di alzare e abbassare i giri a seconda dei momenti della gara, di dialogare corto con i difensori e di trovare gli esterni tra le linee. Il rinnovo fino al 2027 è, anche per questo, un segnale di visione: un asse tecnico su cui costruire continuità e crescita, con compagni di reparto come Rispoli, Pontisso, ora Buglio e poi Pompetti, a garantire soluzioni diverse dentro lo stesso sistema.
Significato sportivo e culturale di una firma
Una squadra che ambisce a stare stabilmente nella parte nobile del campionato ha bisogno di riferimenti. Petriccione lo è per struttura di gioco e per personalità, qualità che si sommano al valore simbolico del “grazie” rivolto a club e tifosi: «Quindi, grazie anche a tutti voi, per questo. Forza aquile 🦅». È la conferma di un patto: la città restituisce calore e identità, il calciatore risponde con affidabilità e senso di responsabilità. In mezzo, lo staff tecnico che ha spinto per blindarlo e una società che ha scelto di dare continuità ai propri leader tecnici.
Il rinnovo di Jacopo Petriccione non è solo una notizia di mercato, ma una dichiarazione di intenti. Il Catanzaro trattiene qualità, esperienza e guida; Petriccione si prende il peso — e il piacere — di accompagnare il progetto fino al 2027. Adesso la parola torna al campo: la sfida è trasformare quelle “scelte di cuore” in prestazioni, punti e ambizione concreta.