Una giornata speciale quella vissuta nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Ciaccio di Catanzaro, dove il capitano del Catanzaro, Pietro Iemmello, accompagnato dalla moglie, l’attrice Giulia Elettra Gorietti, ha portato conforto e sorrisi ai piccoli pazienti. Un incontro che ha regalato momenti di gioia, dimostrando quanto il calcio e la vicinanza delle figure pubbliche possano fare la differenza anche al di fuori del rettangolo di gioco.
Un incontro ricco di emozioni e affetto
Nel corso della visita, Iemmello e Gorietti hanno trascorso del tempo con i bambini ricoverati, firmando autografi, scattando foto e condividendo chiacchiere con i piccoli pazienti e le loro famiglie. L’incontro è stato un vero momento di festa, arricchito anche dalla presenza dei volontari e dello staff medico, che ogni giorno si dedicano con dedizione ai piccoli guerrieri in cura presso la struttura.
La presenza del capitano giallorosso, amatissimo dalla tifoseria locale, è stata accolta con entusiasmo dai bambini, molti dei quali grandi appassionati del Catanzaro. Un piccolo gesto, ma dal valore inestimabile, che ha donato leggerezza e spensieratezza in un contesto in cui la lotta quotidiana contro la malattia è una sfida costante.
Le parole di ringraziamento e l’importanza del supporto
L’associazione Diritti dei Minori di Catanzaro, che ha documentato la visita, ha espresso grande riconoscenza nei confronti di Iemmello e Gorietti:
“Grazie a Giulia e Pietro per questa visita che ha reso felici tanti piccoli tifosi, che hanno potuto incontrare il loro idolo di persona. Un gesto semplice ma prezioso, che ha permesso ai bambini, per un attimo, di non pensare alle difficoltà quotidiane e di vivere un momento di pura gioia.”
Il calcio come strumento di vicinanza e speranza
Il gesto di Pietro Iemmello si inserisce in un contesto più ampio in cui lo sport si fa promotore di valori ben più profondi della semplice competizione. Il calcio ha un potere straordinario: unisce, ispira e dà speranza. La visita all’Ospedale Ciaccio ne è stata una dimostrazione concreta, con Iemmello che ha saputo interpretare al meglio il ruolo di capitano non solo in campo, ma anche nella vita di tutti i giorni.
L’iniziativa di Iemmello e Gorietti è un esempio di come ognuno, nel proprio piccolo, possa fare la differenza. La solidarietà non è solo un atto di generosità, ma un dovere morale verso chi affronta momenti difficili.
L’auspicio è che sempre più realtà sportive e istituzioni possano seguire questo esempio, affinché il calcio non sia solo spettacolo, ma anche un veicolo di supporto e vicinanza per chi ne ha più bisogno.
Nel frattempo, i bambini dell’Ospedale Ciaccio custodiranno con affetto il ricordo di una giornata speciale, in cui un campione del loro cuore ha trasformato una semplice visita in un momento di pura magia.


