Quando Pietro Iemmello decise di tornare nella sua città natale, dopo tante esperienze calcistiche più o meno positive in giro per l’Italia e non solo, molti esprimevano scetticismo. Si faceva riferimento a condizioni fisiche non buone ed in effetti gli ultimi due o tre anni erano stati professionalmente molto complicati. Mister Vivarini confidava molto nella sua classe, nei suoi movimenti e nella sua capacità di leggere il gioco e vedere spiragli di manovra sconosciuti a gran parte dei compagni e dei calciatori “normali” in generale.
Pietro fu ricostruito sia dal punto di vista fisico che mentale (calcisticamente avrebbe forse mollato se non ci fosse stata l’opportunità giallorossa) e il suo pieno recupero ha prodotto in questi anni frutti dolcissimi, di qualità SUPERIORE. Parliamo di 75 gol da Gennaio 2022 ad oggi, di 22 assist ed una serie di giocate sempre importanti e ad altissimo tasso tecnico. Il tutto all’interno di una capacità tattica, intelligenza calcistica e personalità tecnica, oltre che caratteriale, difficilmente eguagliabile.
Rimangono negli occhi e nel cuore di ogni tifoso giallorosso il gol al Crotone che sbloccò il derby di andata al Ceravolo nel campionato di C poi stravinto; quelli al Cosenza, soprattutto lo zero a uno in terra bruzia e la corsa verso i tifosi in delirio nel settore ospiti; quelli al Brescia nella partita che sancì la qualificazione alla semifinale play off, con l’assist da fuoriclasse a Brignola e la fuga finale con gol al minuto 120 sotto la Massimo Capraro.
L’immagine di “San Pietro” inginocchiato e in lacrime, dopo il gol di Donnarumma all’ultimo secondo di recupero di quella partita, esprime senza bisogno di ulteriori commenti, tutto l’amore del Capitano verso i colori giallorossi. Ripetersi non è mai facile e quest’anno LUI lo ha fatto.
Altra perla con il Cesena che regala al Catanzaro la seconda semifinale play off consecutiva. Prende palla a centrocampo, lancia lungo per Quagliata in corsa, come sanno fare i più grandi registi, arrivando poi da dietro a raccogliere il cross di testa. Colpisce acrobaticamente come un angelo in caduta, mettendo la palla nell’angolo lontano in un Stadio Ceravolo delirante di gioia.
Un calciatore di questo livello, quanto costerebbe se ci fosse disponibile sul mercato ad un’età compresa tra i 22 ed i 28 anni? Ecco su questo bisognerebbe riflettere: quando Pietro non ci sarà più, come verrà sostituito? Pressoché impossibile trovarne un altro e se ci fosse non sarebbe possibile finanziariamente acquisirne le prestazioni. Allora non resta che programmare soluzioni alternative, puntando su due punte integrabili e di qualità, supportate da un progetto tattico e tecnico veramente credibile.
Intanto il Nostro Capitano è ancora qui con noi, scacciamo i brutti pensieri e nel porgergli tanti cari auguri di buon onomastico, lo abbracciamo fortissimo, stringendoci a LUI per un NUOVO MIRACOLO GIALLOROSSO