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martedì 26 Agosto 2025

Pisa-Catanzaro, tradizione negativa da sfatare. Focus tecnico-tattico di Lello Talarico

Il Catanzaro si appresta questa sera ad affrontare, con alcune assenze importanti, la capolista Pisa che con 19 gol fatti e dieci subiti, evidenzia un più nove come differenza reti, contro un piu due dei giallorossi che hanno subito solo nove reti e realizzate 11. Come dati generali, il Pisa ha il secondo attacco del campionato dopo il Sassuolo, ha perso una sola partita in trasferta, con la forte matricola Juve Stabia e ancora imbattuta nel suo stadio, dove fornisce le prestazioni migliori.

Il Catanzaro ha la seconda miglior difesa del torneo, con soli nove gol subiti, esattamente come Bari e Palermo. L’unica squadra che ha fatto meglio in questo senso è lo Spezia, con soli otto gol al passivo, tra l’altro la sola ad essere ancora imbattuta in serie B. Questi sono i dati più evidenti, caratterizzanti le due squadre che stasera si affronteranno all’Arena Garibaldi.

Il Catanzaro, dicevamo, si presenterà all’appuntamento senza due calciatori imprescindibili nell’assetto tattico di Caserta: Petriccione, unico insieme a Bonini e naturalmente al portiere Pigliacelli, ad essere sempre impiegato dal primo minuto; l’altro è Situm, assente solo quando ha avuto problemi fisici, come purtroppo capiterà anche oggi.

C’è poi, anche Pontisso non in perfette condizioni e potrebbe, speriamo di no, accomodarsi inizialmente in panchina. Il centrocampo, settore decisivo di ogni squadra, potrebbe essere schierato con Pontisso (speriamo ce la possa DAVVERO fare, in questo momento è di gran lunga il centrocampista più lucido, oltre che decisivo) e Pompetti centrali, a turno capaci di decentrare l’azione oltre a coprire e costruire, o inserirsi nella fase offensiva. Saranno, se schierati entrambi, coadiuvati da uno tra Koutsoupias e Coulibaly, quest’ultimo mai sceso in campo tra i titolari, ma sempre subentrato e bene, a gara in corso.

L’altra alternativa, più defilata al momento ma non da escludere, è il giovane talentuoso Pagano. Per il resto confermato il 3 5 2 modulabile in 4 4 2 ordinato ed equilibrato, atto a coprire il campo con grande attenzione tattica. Non ci aspettiamo cambi in difesa, non solo perchè le ultime performance della stessa siano state molto positive, ma anche perché un inserimento di Antonini, comporterebbe l’esclusione di uno tra Brighenti e Scognamillo, due rocce della vecchia guardia che si stanno esprimendo insieme a livelli molto alti.

Bonini è, lo ribadiamo, un calciatore essenziale per il 3 5 2 modulabile di Caserta e finora il mister non ha mai rinunciato al suo impiego da titolare. Vero comunque che il Pisa ha calciatori in attacco molto forti di testa come Lind, ma soprattutto Moreo, alto 1,92 e abilissimo nella difesa della palla, nonostante la stazza anche molto mobile e veloce, una sorta di Mandzukic in salsa pisana. Poi ci sono i difensori che salgono sui piazzati e che con la loro stazza, creano sempre problemi agli avversari. Parliamo di Mangraviti, Canestrelli, Giovanni Bonfanti, Rus e anche la bandiera Caracciolo quando viene impiegato.

Il Pisa infatti gioca con un collaudato 3 4 2 1 nel quale Canestrelli e Mangraviti sono oltre che due difensori di grande fisicità, anche abilissimi nella costruzione da dietro, in quanto entrambi ex centrocampisti. Comunque sia, Pippo Inzaghi può contare su una batteria di cinque o sei tra centrali e braccetti, interscambiabili sia nello schieramento che nel ruolo specifico difensivo. Nel centrocampo a quattro, ancora non è certo l’impiego dal primo minuto del possibile rientrante Tramoni, talentuoso centrocampista goleador di origine francese.

In attacco, non pensiamo rinunci a Lind per schierare Nicholas Bonfanti. Lo ha fatto in trasferta con la Juve Stabia ed ha perso. Conoscendo la scaramanzia del tecnico pisano, sicuramente saranno confermati come duo dietro a Lind, sia Moreo di cui abbiamo già detto, che il mobilissimo e molto efficace Arena, calciatore mancino di grande fantasia e tecnica, che ama partire un po’ decentrato per calciare o crossare a piede invertito. L’avversario è di grande valore e dicevamo, davanti al suo pubblico che spinge moltissimo, ancora più forte e temibile.

Il Catanzaro, dell’aspetto difensivo e del centrocampo abbiamo già parlato, ha in questo momento le maggiori incognite sull’out destro e nella scelta della punta da affiancare al capitano Iemmello. Caserta sceglierà Cassandro per sostituire Situm in un’ottica più conservativa, o avrà il coraggio di inserire sulle rispettive fasce, sia Compagnon a destra che D’Alessandro a sinistra? In questo caso si prospetta un 4 4 2 effettivo con Cassandro che protegge alle spalle Compagnon e dall’altra parte Bonini farebbe la stessa cosa con D’ Alessandro. In mezzo i “collaudatissimi” Pontisso e Pompetti. La spalla di Iemmello sarà ancora La Mantia, o assisteremo al ritorno in campo dall’inizio del pisano Biasci nella sua terra?

Pittarello sembra l’ultima scelta, ma non si può mai dire. Noi teniamo per Biasci come possibile carta vincente, sia nei primi undici che a partita in corso e riteniamo che il mister stia riflettendo seriamente sull’impiego della punta toscana, molto dinamico, abilissimo sulle palle vaganti e unico nello sfiancare le difese perché va su tutti i palloni giocabili. Vedremo stasera quali saranno le scelte definitive, ma il Catanzaro ha tutte le potenzialità, nonostante la già trattata forza del Pisa capolista, per riempire la casella zero, sia come vittorie stagionali in trasferta che come tradizione ancora in bianco all’ Arena Garibaldi. Ma per riuscire in questa “piccola” impresa, bisogna non sbagliare nessuna scelta e le opzioni sono tutte sul tavolo.

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