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domenica 10 Agosto 2025

Catanzaro, solo 7mila euro dai premi UEFA: Il Sassuolo ne prende oltre 800mila

La UEFA ha recentemente pubblicato sul proprio sito ufficiale l’elenco dei compensi elargiti ai club europei nell’ambito del “Club Benefits Programme 2020-2024”, iniziativa che ricompensa economicamente le società per ogni giocatore ceduto alle Nazionali impegnate in competizioni UEFA. In Italia, anche la Serie B è coinvolta nel piano, con alcune sorprese nella classifica degli importi distribuiti.

Cos’è il Club Benefits Programme

Il “Club Benefits Programme” è una misura che mira a riconoscere il contributo dei club nella valorizzazione del calcio internazionale. Quando un calciatore viene convocato in Nazionale per una competizione UEFA (come Europei o Nations League), il club di appartenenza riceve un indennizzo calcolato in base al numero di giorni di convocazione e alla rilevanza della competizione.

Questa iniziativa è diventata particolarmente significativa dopo il successo degli Europei itineranti del 2021, che hanno visto la partecipazione di un gran numero di giocatori militanti anche nelle serie inferiori.

La classifica dei club di Serie B: comanda il Sassuolo

Tra le squadre di Serie B, il Sassuolo guida la classifica con un compenso pari a 849mila euro, frutto delle numerose convocazioni in Nazionale di calciatori che ora militano nel club neroverde ma che in passato hanno fatto parte anche delle selezioni giovanili e della Nazionale maggiore. A seguire troviamo il Pisa con 592mila euro, grazie in particolare alla presenza di alcuni giovani talenti protagonisti nelle selezioni under, e la Salernitana con 418mila euro.

Più indietro, ma comunque con cifre rilevanti, Sampdoria (356mila), Spezia (326mila) e Cremonese (229mila). Il Palermo incassa 209mila euro, mentre il Cittadella e il Bari ricevono rispettivamente 186mila e 183mila euro.

A sorpresa, anche il Südtirol si ritaglia una fetta del contributo con 183mila euro, mentre Brescia e Frosinone chiudono la parte medio-alta della graduatoria con 77mila e 44mila euro.

Le ultime posizioni: Catanzaro quasi fanalino di coda

In fondo alla classifica troviamo il Cosenza (26mila), il Cesena (18mila) e infine Catanzaro e Mantova, entrambi con soli 7mila euro. Una cifra simbolica, che rispecchia il numero limitato di convocazioni dei propri tesserati in ambito internazionale. Peggio ancora sono andate Carrarese, Modena, Juve Stabia e Reggiana, che non hanno ricevuto alcun contributo dalla UEFA.

Per il Catanzaro, i pochi introiti sono legati principalmente alla partecipazione in Nazionale di due giovani calciatori: Rares Ilie, impegnato con la Romania Under 21, e Christian Corradi, convocato dall’Italia Under 20. Due elementi su cui la società ha puntato, ma che al momento non garantiscono un ritorno economico rilevante attraverso i meccanismi UEFA.

Il valore strategico delle Nazionali giovanili

Questi numeri sottolineano l’importanza, anche economica, di avere calciatori convocati nelle selezioni giovanili delle rispettive Nazionali. Non è solo una questione di prestigio, ma anche di sostenibilità finanziaria per le società. Per una realtà come il Catanzaro, che ambisce a consolidarsi in Serie B, il rafforzamento del vivaio e la valorizzazione dei giovani rappresentano una strategia potenzialmente vantaggiosa anche sotto il profilo dei premi UEFA.

Un’opportunità per crescere

L’elenco pubblicato dalla UEFA non è solo una fotografia del presente, ma una cartina di tornasole per pianificare il futuro. I club che investono sui giovani e promuovono la loro crescita internazionale possono trarne benefici economici importanti, come dimostra il caso del Sassuolo.

Per il Catanzaro, la cifra modesta ricevuta è uno stimolo a migliorare la rete scouting, potenziare le infrastrutture per i settori giovanili e lavorare con continuità sullo sviluppo del talento locale. Le convocazioni di Ilie e Corradi, seppur minime, indicano che la strada intrapresa è quella giusta.

Il “Club Benefits Programme” dimostra come, anche in Serie B, sia possibile ottenere ritorni significativi dal calcio internazionale. Il Catanzaro ha iniziato a muoversi in questa direzione, ma la distanza con i club di vertice è ancora ampia. La vera sfida sarà quella di costruire una squadra che non solo punti alla promozione, ma che sia anche in grado di generare valore economico e sportivo attraverso la partecipazione attiva dei suoi calciatori alle competizioni UEFA.

Per ora, il dato di 7mila euro è un punto di partenza. Ma l’obiettivo deve essere quello di scalare la classifica, dentro e fuori dal campo.

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