La Corte federale d’Appello ha respinto il ricorso presentato dalla Procura federale, confermando il proscioglimento di Enrico Brignola dall’accusa di illecito sportivo. Anche in secondo grado, dunque, sono state accolte le ragioni dell’attaccante giallorosso. La sentenza, depositata il 10 settembre, segna la fine del procedimento per Brignola, che potrà continuare a concentrarsi sugli impegni sportivi senza ulteriori distrazioni giudiziarie.
La vicenda
Enrico Brignola, insieme a Gaetano Letizia, Christian Pastina e Francesco Forte, era stato coinvolto nell’inchiesta della Procura federale per presunti illeciti sportivi risalenti ai tempi in cui militava nel Benevento. In primo grado, il Tribunale federale nazionale aveva già prosciolto Brignola e Letizia, decisione contro cui la Procura aveva presentato ricorso.
Il 10 settembre, la Corte federale d’Appello, presieduta da Mario Luigi Torsello e composta da Salvatore Casula, Luca De Gennaro, Vincenzo Barbieri e Antonino Anastasi, ha confermato il verdetto di primo grado, respingendo il reclamo e sancendo definitivamente l’innocenza di Brignola.
Gli altri casi
Mentre Brignola e Letizia sono stati completamente scagionati, la Corte ha parzialmente accolto i ricorsi per Francesco Forte e Christian Pastina. A Forte è stata inflitta una squalifica ridotta di nove mesi, di cui quattro convertibili in prescrizioni alternative, oltre a un’ammenda di 5.000 euro. Pastina, invece, dovrà scontare una squalifica di 24 mesi, con la possibilità di convertirne dodici in prescrizioni alternative, e pagare un’ammenda di 10.000 euro.
Una vittoria importante per Brignola
Per Enrico Brignola, la conferma del proscioglimento rappresenta una grande vittoria, sia sul piano personale che professionale. Dopo aver vissuto mesi di incertezza, il calciatore potrà ora concentrarsi esclusivamente sul campo e sulla stagione con il Catanzaro, libero da ombre e preoccupazioni legali.
Il Catanzaro, che si prepara alla ripresa del campionato di Serie B, potrà contare su un Brignola motivato e pronto a dare il massimo per la squadra, forte di questa sentenza che ha confermato la sua estraneità ai fatti contestati.