I 96 punti del Catanzaro nella storica stagione 2022-23 rappresentano ancora il tetto della Serie C, ma quest’anno nel girone B qualcuno sta provando seriamente a riscrivere la storia. Non una, ma addirittura tre squadre sembrano avere le carte in regola per insidiare il primato giallorosso: Ascoli, Arezzo e Ravenna stanno viaggiando a ritmi impressionanti, con i marchigiani che vantano numeri da categoria superiore dopo appena nove giornate. La differenza reti dell’Ascoli è un manifesto offensivo che lascia a bocca aperta: +19 dopo nove partite, con 20 gol segnati e uno solo subito. Per avere un termine di paragone, il Catanzaro di Vivarini alla stessa altezza del campionato aveva un differenziale inferiore, pur chiudendo poi con l’incredibile +81 finale. La domanda sorge spontanea: è davvero possibile battere i record delle Aquile?
La cavalcata dell’Ascoli: numeri da primato
La squadra di Francesco Tomei sta attraversando un momento di grazia che ricorda proprio la marcia trionfale del Catanzaro due stagioni fa. Dopo la settima vittoria nelle prime nove giornate, intervallate da due soli pareggi, i bianconeri hanno raggiunto quota 23 punti, issandosi al secondo posto alle spalle di Arezzo e Ravenna, fermi a 24 lunghezze. Ma è la fase difensiva a lasciare letteralmente stupefatti: una sola rete subita in oltre 810 minuti di gioco, con il portiere Vitale che ha mantenuto l’imbattibilità per 778 minuti consecutivi, caduta solo al 94′ nel match contro il Bra. Un dato che supera persino gli standard del Catanzaro, che pure aveva costruito gran parte della sua cavalcata su una difesa granitica da appena 21 gol subiti in 38 partite.
L’ultimo exploit bianconero è arrivato con il roboante 5-0 al Pontedera allo stadio Del Duca, la sesta vittoria di fila che ha permesso alla squadra di Tomei di restare incollata alle prime della classe. Rizzo Pinna, D’Uffizi, Milanese e Corazza hanno firmato una goleada che ha portato il bottino offensivo a quota 20, con una media di 2,22 gol a partita che ricorda da vicino i numeri stellari del Catanzaro (2,68 gol a gara nella stagione 2022-23). Il 4-2-3-1 di Tomei funziona alla perfezione: dietro punta Gori, uno dei centravanti più prolifici del girone, si muovono con qualità Rizzo Pinna, D’Uffizi e Silipo, mentre la coppia Milanese-Damiani garantisce equilibrio e costruzione dal basso.
Arezzo e Ravenna: una sfida a tre per la storia
Ma l’Ascoli non è solo nella caccia ai record del Catanzaro. In vetta al girone B, a quota 24 punti, ci sono infatti Arezzo e Ravenna, due squadre con filosofie diverse ma egualmente efficaci. Gli amaranto di Bucchi hanno costruito il proprio rendimento su un calcio moderno fatto di possesso ragionato, pressing alto e capacità di sfruttare le corsie esterne con grande efficacia. Sette vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta nelle prime nove giornate testimoniano la solidità di un progetto ambizioso, che punta alla promozione diretta con la concretezza di chi conosce bene la categoria.
Il Ravenna, dal canto suo, rappresenta la vera sorpresa del campionato. Tornato tra i professionisti dopo anni di assenza, la squadra di Marchionni sta stupendo tutti con un inizio di stagione sopra ogni aspettativa. Il recente 4-2 alla Juventus Next Gen ha segnato il record assoluto di vittorie consecutive tra i professionisti per i giallorossi romagnoli, un traguardo che dimostra quanto questa squadra abbia voglia di lasciare il segno. Organizzazione difensiva, ripartenze veloci e spirito di gruppo sono le armi di un Ravenna che non teme nessuno e che sta dimostrando che la promozione della scorsa stagione non è stata affatto un caso.
La classifica parla chiaro: dopo nove giornate, Arezzo e Ravenna comandano a 24 punti, Ascoli insegue a 23, mentre la quarta in classifica, la Sambenedettese, è già distante 9 lunghezze. Un gap significativo che testimonia la superiorità del trio di testa, capace di imporre un ritmo difficilmente sostenibile per le inseguitrici. Dietro le prime tre, squadre blasonate come Ternana e Gubbio faticano a trovare continuità, mentre l’Ascoli della scorsa stagione, quello deludente e senza mordente, sembra ormai un lontano ricordo.
La sfida ai record del Catanzaro: missione (im)possibile?
Confrontare i numeri attuali con quelli del Catanzaro 2022-23 offre spunti interessanti ma anche la consapevolezza delle difficoltà che attendono Ascoli, Arezzo e Ravenna. Le Aquile giallorosse chiusero il girone d’andata con l’incredibile bottino di 51 punti, record assoluto per una prima fase di campionato in Serie C, totalizzando 30 vittorie, 6 pareggi e appena 2 sconfitte nell’intero torneo. Il differenziale di +81 tra gol fatti (102) e subiti (21) rimane un dato che fa impressione, così come i 96 punti finali che hanno frantumato il precedente primato di Ternana e Südtirol ferme a 90.
L’Ascoli, dopo nove giornate, è a quota 23 punti con una media di 2,55 punti a partita: proiettando questo rendimento sull’intero campionato si arriverebbe a circa 97 punti, un dato che supererebbe di un’incollatura il record del Catanzaro. Certo, mantenere questa costanza per 38 giornate è un’impresa titanica, come dimostrano le tante squadre che nel corso degli anni hanno iniziato con ritmi forsennati per poi smarrirsi nella seconda parte di stagione. Ma i numeri difensivi dell’Ascoli (una sola rete subita) e la qualità offensiva dimostrata finora fanno ben sperare i tifosi bianconeri, che sognano non solo la promozione ma anche l’ingresso nella leggenda della Serie C.
Anche Arezzo e Ravenna, con 24 punti in nove giornate (media di 2,66 punti a partita), viaggiano su binari da record: mantenendo questo passo chiuderebbero il campionato attorno ai 101 punti, un’enormità che polverizzerebbe ogni precedente. Ma la matematica è un conto, la realtà del campo un altro: infortuni, squalifiche, cali fisiologici e la pressione crescente della posta in palio sono tutti fattori che potrebbero condizionare il prosieguo della stagione.
Una battaglia che vale doppio
Quello che sta accadendo nel girone B di Serie C 2025-26 è qualcosa di raro e affascinante: tre squadre che non solo lottano per la promozione diretta, ma che potrebbero riscrivere la storia della categoria insidiando i primati stabiliti dal Catanzaro appena due anni fa. La distanza di 9 punti dalla quarta in classifica certifica già una superiorità netta del trio di testa, che sembra giocare un campionato a parte rispetto alle altre formazioni.
Per i tifosi del Catanzaro, oggi impegnati in Serie B, seguire le gesta di Ascoli, Arezzo e Ravenna significa rivivere le emozioni di quella stagione indimenticabile, ma anche tremare all’idea che qualcuno possa cancellare i primati delle Aquile dai libri di storia. La prossima giornata vedrà l’Ascoli impegnato in trasferta contro il Carpi, un banco di prova importante per verificare se i bianconeri hanno davvero la stoffa per mantenere questo ritmo infernale fino alla fine. Intanto, il confronto diretto tra Arezzo e Ravenna, in programma il 19 ottobre, promette spettacolo e potrebbe già dire molto sulle gerarchie definitive del girone.
E il Vicenza domina il Girone A
Ma non è solo il girone B a far tremare i record del Catanzaro: anche nel girone A c’è una squadra che sta viaggiando a ritmi impressionanti. Il Vicenza di Fabio Gallo, dopo nove giornate, comanda la classifica con 25 punti, una lunghezza in più rispetto alla coppia Arezzo-Ravenna e un margine ancora più ampio sull’Ascoli. I biancorossi veneti stanno costruendo una stagione da sogno con numeri che potrebbero inserirsi nella corsa ai primati storici della Serie C.
La squadra che ha conquistato la promozione dalla Virtus Entella nella scorsa stagione ha trovato in Gallo l’allenatore giusto per costruire un dominio territoriale. I numeri offensivi sono meno clamorosi rispetto all’Ascoli (18 gol segnati contro i 20 dei marchigiani), ma la solidità difensiva è altrettanto impressionante: appena 3 reti subite in nove partite, un dato che conferma come le difese granitiche siano la chiave per puntare ai record del Catanzaro. Con una media di 2,77 punti a partita, il Vicenza proiettato a fine campionato arriverebbe addirittura a 105 punti, un numero che polverizzerebbe ogni primato della categoria.
La partenza è stata devastante: un sontuoso 5-0 al Lumezzane all’esordio, seguito da vittorie di misura che hanno certificato la capacità della squadra di soffrire nei momenti difficili. Rauti e Morra sono i trascinatori offensivi, mentre la difesa guidata dal portiere Gagno sta regalando prestazioni di altissimo livello. Il Romeo Menti è tornato a essere una fortezza con oltre 9.000 spettatori di media, pronti a spingere i biancorossi verso la Serie B e, chissà, verso un posto nella storia della terza serie italiana.
Il record dei 96 punti è ancora lì, a sfidare chiunque voglia provarci. Ma come insegna la storia del calcio, i numeri del Catanzaro 2022-23 sono stati frutto di una perfezione rarissima, di una squadra che ha saputo dominare dall’inizio alla fine senza mai perdere la bussola. Ascoli, Arezzo, Ravenna e Vicenza stanno provando a replicare quell’impresa: ci riusciranno? La risposta arriverà solo a fine aprile, ma intanto ci si gode uno spettacolo che da anni non si vedeva in Serie C.