Il panorama calcistico italiano sta per attraversare una fase di riforma significativa, con i club di Serie A che mantengono la volontà di preservare il formato a 20 squadre nella massima serie. L’incontro tra i rappresentanti delle squadre, la Lega di Serie A e il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha delineato alcuni aspetti cruciali.
Serie A: Stabilità a 20 Squadre
L’incisivo dibattito ha sottolineato l’importanza di mantenere 20 squadre nella Serie A italiana. La necessità di preservare questo numero è stata accolta con favore dai club, che ritengono cruciale preservare la struttura attuale. La Serie A è uno dei campionati più competitivi d’Europa, e i club vogliono mantenere intatto il prestigio e l’attrattiva del torneo.
Serie B e Serie C: Possibile Accorpamento
Un’idea affiorata durante le discussioni riguarda l’ipotesi di unire Serie B e Serie C in un’unica lega. Tale mossa, se attuata, potrebbe portare a un cambiamento sostanziale nelle dinamiche delle serie minori, riducendo il numero complessivo di squadre attraverso l’eliminazione di ripescaggi e riammissioni. La proposta sarà discussa nei prossimi incontri e presentata alle altre componenti interessate.
Diritto di veto e governance
I club della Serie A hanno ribadito l’importanza del “diritto d’intesa”. Questo diritto consente alla Serie A di esercitare un veto su modifiche sostanziali al formato del campionato. Allo stesso tempo, c’è la richiesta di un maggiore peso nella governance, aspetto attualmente sotto rappresentato, con solo il 12% dei voti nel Consiglio Federale. La Serie A auspica una maggiore influenza su questioni cruciali per il calcio italiano.
Sostenibilità economica
Un tema centrale è la necessità di rendere il sistema calcistico italiano economicamente sostenibile, soprattutto alla luce delle difficoltà finanziarie legate alla pandemia. La crisi post-Covid ha accentuato la fragilità economica dei club, e la riforma mira a garantire una gestione più responsabile delle risorse finanziarie.
La proposta di Gravina di introdurre un automatismo nella riduzione dei compensi per le squadre retrocesse è stata accolta con interesse come possibile misura di sostenibilità economica.
Il processo di riforma è ancora in fase di definizione, ma la volontà dei club di Serie A di preservare la solidità del torneo e garantire una gestione sostenibile è chiaramente al centro delle discussioni. La definizione di una linea comune è attesa nelle prossime settimane, con l’obiettivo di presentare proposte concrete all’Assemblea straordinaria dell’11 marzo. La sfida è concordare un approccio che soddisfi le esigenze di tutte le componenti coinvolte nel mondo calcistico italiano.