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mercoledì 27 Agosto 2025

Ruocco replica a Costanzo: “Controlli su richiesta sua, nessuna anomalia”

Nel cuore della città, là dove le dinamiche amministrative si intrecciano con la vita quotidiana dei cittadini, si consuma una vicenda che chiama in causa non solo la gestione del territorio, ma anche il rapporto tra istituzioni e rappresentanti eletti. A pochi giorni da alcune dichiarazioni pubbliche rilasciate dal consigliere comunale Sergio Costanzo, il Comandante della Polizia Locale di Catanzaro, Vincenzo Ruocco, ha deciso di intervenire con una nota ufficiale, rompendo il silenzio istituzionale per chiarire quanto accaduto e per difendere l’operato del proprio Corpo.

La polemica e le accuse del consigliere

Tutto nasce da un’accusa precisa e diretta: Costanzo ha parlato di una “celerità anomala” e di una “mattanza intollerabile” da parte della Polizia Locale, riferendosi ai controlli effettuati in via degli Angioini, dove nelle scorse settimane sono state elevate diverse multe per sosta selvaggia. Secondo il consigliere, tali operazioni sarebbero state animate da un intento persecutorio nei suoi confronti, con il fine di “denigrare e sminuire” la sua persona. Dichiarazioni forti, rilasciate anche a mezzo stampa, che hanno inevitabilmente sollevato un dibattito acceso in città.

Il chiarimento del comandante Ruocco: “Controlli chiesti dallo stesso Costanzo”

La replica del comandante Ruocco, però, smentisce punto su punto le accuse, partendo da un dato difficilmente contestabile: è stato lo stesso Costanzo, tramite e-mail datata 28 maggio 2025, a richiedere un “tempestivo intervento” per contrastare la sosta irregolare in via Angioini. Non solo: pochi giorni dopo, il 31 maggio, il consigliere aveva rilanciato l’allarme sui media, parlando di una situazione “fuori controllo” e corredando il tutto con fotografie della zona in questione.

In questo contesto, secondo il Comando, la Polizia Locale ha semplicemente agito come da prassi, rispondendo a una sollecitazione diretta da parte di un rappresentante istituzionale. «Gli interventi effettuati non rispondono a logiche personali né a intenti particolari – scrive Ruocco – ma rientrano nella consueta programmazione dei controlli sul territorio, in base alle segnalazioni ricevute e alle criticità riscontrate».

Niente blitz, solo buon senso e sicurezza per i cittadini

Ruocco tiene a precisare che gli agenti intervenuti non hanno dato vita a un blitz repressivo, ma si sono limitati a compiere quanto previsto dal loro mandato: garantire la sicurezza urbana e, in particolare, la tutela dei pedoni, spesso costretti a camminare in strada a causa delle auto in sosta sui marciapiedi. Anzi, si legge nella nota, «gli agenti hanno agito con buon senso, dando tempo ai conducenti di spostare i veicoli prima di procedere alle sanzioni».

Il comandante evidenzia anche le difficoltà strutturali con cui il corpo di Polizia Locale deve confrontarsi ogni giorno, a cominciare dalla carenza di personale. Eppure, nonostante i limiti, l’impegno resta costante e animato da spirito di servizio. «L’impegno e la celerità di fronte allo stato di pericolo denunciato dovrebbero essere motivo di vanto e non oggetto di contestazione dell’operato della Polizia Locale», conclude Ruocco, rivendicando il lavoro svolto con «serietà, imparzialità e senso del dovere».

Le regole valgono per tutti

Il caso, pur con i suoi toni polemici, riporta al centro una questione fondamentale: il rispetto delle regole, che non può conoscere eccezioni o ambiguità, a prescindere dal ruolo o dalla visibilità pubblica dei cittadini coinvolti. Il Diritto alla critica politica, sacrosanto, non può travalicare nel sospetto gratuito o nella delegittimazione delle istituzioni che quotidianamente operano sul campo.

Un confronto acceso, quello tra il consigliere Costanzo e il Comando di Polizia Locale, che chiama in causa anche la necessità, sempre più urgente, di ristabilire un clima di collaborazione e fiducia tra gli organi politici e quelli operativi. Solo così sarà possibile rispondere davvero, in modo efficace e condiviso, alle esigenze di legalità e vivibilità che la cittadinanza reclama.

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