Una notte da incubo ha travolto la Salernitana al ritorno dalla sconfitta subita a Marassi contro la Sampdoria nell’andata dei playout di Serie B. Quello che doveva essere un semplice rientro dopo una gara cruciale si è trasformato in un’emergenza sanitaria di vaste proporzioni. Ben 14 tesserati della Salernitana, tra calciatori e membri dello staff granata, sono finiti in ospedale colpiti da una presunta intossicazione alimentare. La notizia ha scosso l’ambiente calcistico e ha immediatamente spinto il club campano a chiedere il rinvio della partita di ritorno, in programma venerdì 20 giugno. Un evento a dir poco singolare, che aggiunge un’ulteriore, drammatica, variabile a una stagione di Serie B già di per sé lunga e tormentata, con esiti che potrebbero avere ripercussioni significative sul destino della salvezza.
Salernitana, una cena fatale in volo: 14 ricoveri e l’allarme nella notte per intossicazione alimentare
Il malore accusato dai tesserati della Salernitana si è manifestato durante il volo charter che riportava la squadra da Genova. Poco dopo la mezzanotte, atterrati all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, la situazione è precipitata. Alle ore 3:00 di stanotte, quattro ambulanze erano già sul posto per soccorrere giocatori e staff, trasportando i 14 interessati dal malore agli ospedali di Salerno e Battipaglia. L’origine del problema, secondo quanto riferito dalla Salernitana, sarebbe un cestino da viaggio. Una cena al sacco consumata in volo, fornita dalla struttura alberghiera di Genova dove la squadra soggiornava per la partita, avrebbe provocato i classici sintomi dell’intossicazione alimentare. In particolare, sembrerebbe che la causa sia stata una determinata pietanza, probabilmente del riso, consumata da coloro che hanno accusato i disturbi più gravi.
Tra i coinvolti ci sarebbero almeno 10 calciatori, un numero che rende la situazione estremamente critica in vista del decisivo match di ritorno. La Salernitana ha prontamente denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine e ha avvisato i sanitari, agendo con la massima tempestività. La gravità dell’episodio ha immediatamente posto il club di fronte alla necessità di richiedere il rinvio della partita. Non è ancora chiaro chi abbia preparato il cestino in questione, ma l’attenzione ora è tutta rivolta alle condizioni dei tesserati e alle decisioni della Lega.
La richiesta di rinvio e gli scenari possibili per la Serie B
La linea del club granata è chiara: chiedere alla Lega di Serie B il rinvio della partita di ritorno dei playout. La motivazione è l’indisponibilità di numerosi tesserati, in particolare almeno 10 calciatori, che dopo una nottata così difficile sono ovviamente impossibilitati a svolgere qualsiasi attività sportiva, inclusa la seduta d’allenamento prevista per questa mattina, ancor più con le attuali temperature. È impensabile che questi atleti possano scendere in campo in piena forma tra soli quattro giorni, in una partita che vale la permanenza in categoria.
La decisione della Lega sarà cruciale e attesa con ansia. Un rinvio potrebbe alterare gli equilibri e le dinamiche di una fase cruciale del campionato. Al momento, non c’è ancora un comunicato ufficiale, ma la richiesta della Salernitana è ben motivata da un evento straordinario che va oltre la normale gestione di una squadra di calcio. La possibilità che la partita di ritorno, originariamente fissata per venerdì 20 giugno alle 20:30 allo stadio Arechi, subisca variazioni è molto alta.
La corsa alla salvezza: cosa serve alla Salernitana sul campo
A prescindere dall’esito della vicenda legata all’intossicazione alimentare, la Salernitana si trova comunque di fronte a un’impresa sportiva non da poco. Dopo la sconfitta per 2-0 subita a Marassi contro la Sampdoria, i granata avranno bisogno di una vittoria con almeno due gol di scarto per conquistare la salvezza in Serie B. Questa condizione è dettata dalla migliore posizione in classifica ottenuta dalla Salernitana rispetto ai blucerchiati, un vantaggio acquisito dopo la sentenza e le penalizzazioni che hanno modificato la graduatoria del campionato (riferimento alle vicende del Brescia).
La tensione è altissima, e questo imprevisto dell’intossicazione alimentare getta un’ombra ancora più scura su un finale di stagione già di per sé carico di pathos. Restano 90 minuti, o forse di più se il rinvio verrà concesso, per chiudere una delle stagioni più lunghe, tormentate e strane della Serie B 2024/2025. I tifosi del Catanzaro, come tutti gli appassionati di calcio, seguiranno con attenzione gli sviluppi di questa vicenda, sperando soprattutto nella pronta guarigione di tutti i tesserati coinvolti. La priorità, in questi momenti, deve essere la salute degli atleti, al di là delle sorti del campo.