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domenica 17 Agosto 2025

Sassuolo-Catanzaro 1-0: decide Doig, Aquile pericolose nella ripresa

La prima ufficiale della stagione 2025/26 si chiude con un risultato di misura e tanti segnali utili per Alberto Aquilani. Al Mapei Stadium il Sassuolo passa 1-0 grazie alla zampata mancina di Josh Doig al 32’, al termine di una gara viva e fisica nella quale il Catanzaro ha saputo difendersi con ordine, costruendo le occasioni più nitide nella ripresa con Pontisso (palo) e soprattutto Iemmello a tu per tu con Turati. Per i neroverdi—alla prima stagionale dopo il ritorno in Serie A—è la serata della presenza n. 400 in maglia emiliana di Domenico Berardi, ispiratore dell’azione-gol e protagonista di più di un graffio.

Sassuolo-Catanzaro, il racconto: equilibrio, poi la fiammata di Doig

Aquilani sceglie un 4-2-3-1 duttile: Pigliacelli tra i pali; linea a quattro con Frosinini, Antonini, Brighenti e Di Chiara; in mezzo Petriccione e Pontisso, sulla trequarti Liberali e Nuamah larghi con il 2006 Fabio Rispoli tra le linee dietro a Iemmello. Fabio Grosso risponde con il 4-3-3: Turati; Walukiewicz, Romagna, Muharemovic, Doig; Koné, l’ex Ghion, Boloca; Berardi, Laurienté, Fadera.

Avvio a ritmi bassi: Antonini mura subito un mancino di Berardi (4’), poi Pigliacelli dice no a Laurienté (28’). Il break che spacca il primo tempo arriva al 32’: pennello del Berardi-mancino sul secondo palo, inserimento coi tempi giusti di Doig e piatto incrociato che supera Pigliacelli per l’1-0. Il Catanzaro reagisce: al 38’ punizione di Di Chiara, Turati respinge, Liberali non trova il tocco vincente. Intervallo sul minimo vantaggio emiliano, dopo due cooling break inevitabili nel caldo di Ferragosto.

Cambi e contro-cambi: palo di Rispoli su deviazione, chance per Iemmello

La ripresa si apre con il brivido: rinvio impreciso di Pigliacelli, Fadera calcia col mancino ma il portiere giallorosso rimedia con i piedi (50’). Aquilani alza il peso offensivo al 58’ con Pittarello e D’Alessandro per Petriccione e Liberali. Mossa che paga subito: sul corner battuto proprio da D’Alessandro, Rispoli sbuca solo e il suo tocco, deviato da Ghion, si stampa sul palo (59’).

Grosso rimescola al 60’ (dentro Pinamonti e Volpato) e poi al 68’ (Lipani e Pierini), ma il Catanzaro tiene il campo. Tra il 62’ e il 67’ i neroverdi sciupano due ripartenze con Laurienté e Doig, mentre Pigliacelli è provvidenziale su Berardi (78’). Il finale è tutto giallorosso: all’82’ Pontisso disegna dalla trequarti, Iemmello attacca lo spazio ma, solo davanti a Turati, nel controllo toglie il pallone dallo specchio e l’occasione sfuma; al 86’ Muharemovic si esalta in scivolata su Pittarello a porta quasi sguarnita.

Forcing finale e polemiche: Walukiewicz, braccio o no?

Con gli ingressi di Bettella e Favasuli (83’), quindi Buso per Nuamah (90’+1), Aquilani prova l’assalto. Al 90’+4 sull’ennesimo piazzato da destra, Pontisso prolunga di testa, la palla carambola addosso a Walukiewicz: i giallorossi chiedono il rigore per un presunto tocco di braccio, ma l’arbitro Turrini lascia correre. Dopo cinque minuti di recupero il triplice fischio certifica l’1-0 per il Sassuolo.

Cosa resta al Catanzaro

Risultato amaro, prestazione incoraggiante. Il Catanzaro esce dalla Coppa con la sensazione di essere già una squadra riconoscibile: compatta nelle due fasi, capace di salire di tono coi cambi e di creare tre palle-gol nitide nella ripresa (palo di Pontisso, chance Iemmello, salvataggio Muharemovic). Spunti positivi da Rispoli per personalità e pulizia tecnica, da Pontisso per letture e calci piazzati, solidi Antonini-Brighenti per gran parte del match, con il secondo andando in difficoltà nella seconda parte del secondo tempo. In attesa degli ultimi innesti di mercato, Aquilani può ripartire da qui.


Tabellino e formazioni

Sassuolo-Catanzaro 1-0

Marcatore: 32’ Doig (S).

Sassuolo (4-3-3): Turati; Walukiewicz, Romagna, Muharemovic, Doig; Koné (84’ Iannoni), Boloca (68’ Lipani), Ghion (60’ Pinamonti); Berardi, Laurienté (68’ Pierini), Fadera (60’ Volpato). All. Grosso.

Catanzaro (4-2-3-1): Pigliacelli; Frosinini, Antonini, Brighenti (83’ Bettella), Di Chiara (83’ Favasuli); Petriccione (58’ Pittarello), Pontisso; Liberali (58’ D’Alessandro), Rispoli, Nuamah (90’+1 Buso); Iemmello. All. Aquilani.


La chiave tattica

Il 4-2-3-1 di Aquilani ha scelto coraggio e densità tra le linee per schermare Boloca-Ghion e uscire pulito in rifinitura; nella ripresa, con Pittarello e D’Alessandro, il Catanzaro ha alzato centimetri e traversoni, guadagnando campo e occasioni. Il Sassuolo ha vinto con la qualità dei singoli—Berardi inventa, Doig colpisce—ma ha sofferto quando i giallorossi hanno spinto sulle palle inattive e sulle seconde palle.

Sconfitta che non brucia, e prestazione da cui ripartire: personalità, organizzazione e voglia di giocarsela ovunque. Il campionato è alle porte: se questo è il livello, il Catanzaro può mettere in fretta benzina nei risultati. Avanti così, Aquile.

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