La Coppa Italia Frecciarossa entra nel vivo e, con essa, arrivano le designazioni per i trentaduesimi di finale. Per Sassuolo-Catanzaro – in programma venerdì 15 agosto alle ore 18:30 al Mapei Stadium – la Commissione CAN A-B ha affidato il fischietto a Niccolò Turrini della sezione AIA Firenze, arbitro neo-promosso nei ruoli di massima fascia. Una scelta che conferma la linea di valorizzazione dei profili emergenti e che aggiunge un ingrediente in più a un incrocio già ricco di motivi tecnici e agonistici.
La squadra arbitrale: nomi, ruoli e tecnologia VAR
Accanto a Turrini ci saranno gli assistenti Ivan Catallo (Frosinone) e Giacomo Monaco (Termoli). Quarto ufficiale designato Juan Luca Sacchi (Macerata), mentre alla postazione video opereranno Daniele Paterna (Teramo) come VAR e Alessandro Prontera (Bologna) in veste di AVAR. Un team esperto nell’utilizzo del supporto tecnologico, chiamato a garantire uniformità e rapidità d’intervento nelle situazioni chiave – dalle valutazioni in area di rigore ai casi di fuorigioco “di fattura”, sempre più centrali nell’era delle linee semiautomatiche.
Il profilo di Turrini: numeri, tendenze, stile
Il curriculum del direttore di gara fiorentino racconta 178 partite ufficiali dirette, in gran parte maturate tra Serie C e competizioni nazionali. Nel suo percorso spiccano 785 ammonizioni, 14 doppie ammonizioni, 19 espulsioni dirette e 39 calci di rigore concessi. Tradotto in medie: oltre 4 cartellini gialli a gara (4,41), una doppia ammonizione ogni 12-13 partite, un rosso diretto circa ogni 9 gare e un rigore ogni 4-5 incontri (0,22 a partita). Dati che delineano un arbitro vigile sul metro disciplinare, attento a contenere l’intensità delle sfide con un uso coerente dei provvedimenti, senza esitare nelle sanzioni “forti” quando il contesto lo richiede. In Coppa, dove il margine d’errore si assottiglia per la natura ad eliminazione diretta, questo profilo può favorire una partita ordinata ma intensa, con chiaro richiamo alla tutela del gioco e dei duelli individuali.
Precedenti e curiosità: una sola volta con il Catanzaro, nessuna con il Sassuolo
Capitolo precedenti: nessun incrocio per Turrini con il Sassuolo. Con il Catanzaro il bilancio parla di una direzione: la sfida di Coppa Italia Serie C del 2 novembre 2022 al “Ceravolo”, vinta dai giallorossi 3-1 sul Potenza (doppietta di Cianci e gol di Curcio, rete lucana di Del Sole). Un ricordo felice che appartiene alla stagione dei record delle Aquile e che, seppur lontano nel tempo e in contesto differente, entra di diritto nel bagaglio statistico del match. La mancanza di storicità con il Sassuolo rende l’approccio di venerdì totalmente “neutro”, con entrambe le squadre chiamate a “leggere” rapidamente il metro del fischietto nei primi minuti: gestione dei contrasti, falli tattici e contatti in transizione saranno i parametri per misurare la soglia dell’intervento arbitrale.
L’orizzonte del match: cosa aspettarsi
Con VAR Paterna e AVAR Prontera a supporto, la gara potrà contare su un presidio tecnologico rodato nelle valutazioni di falli da rigore, fuorigioco d’interferenza e condotte violente lontano dal pallone: aspetti spesso decisivi nelle partite di agosto, dove i carichi di preparazione e gli automatismi ancora in costruzione aumentano il rischio di letture imperfette “in presa diretta”. Per il Catanzaro di Aquilani – che arriva al Mapei con entusiasmo e idee chiare – sarà essenziale mantenere pulizia nei contrasti e tempi d’uscita della linea difensiva, limitando le situazioni “a rischio check” in area. Il Sassuolo proverà a imporre ritmo e ampiezza: la qualità degli esterni e l’aggressione del mezzo spazio porteranno contatti frequenti tra terzini e ali, terreno tipico in cui il metro di Turrini può indirizzare l’inerzia del duello.
Il quadro completo delle designazioni dei trentaduesimi
Per completezza d’informazione, ecco le altre squadre arbitrali del turno: Empoli-Reggiana (Calzavara; VAR Marini), Lecce-Juve Stabia (Mucera; VAR Meraviglia), Genoa-LR Vicenza (Ferrieri Caputi; VAR Gariglio), Venezia-Mantova (Allegretta; VAR Di Paolo), Como-Sudtirol (Galipò; VAR Serra), Cagliari-Entella (Perri; VAR Baroni), Cremonese-Palermo (Zanotti; VAR Aureliano), Monza-Frosinone (Perenzoni; VAR Gualtieri), Parma-Pescara (Crezzini; VAR Giua), Cesena-Pisa (Di Marco; VAR Camplone), Milan-Bari (Arena; VAR Maggioni), Audace Cerignola-Hellas Verona (Massimi; VAR Nasca), Spezia-Sampdoria (Zufferli; VAR Mazzoleni), Udinese-Carrarese (Bonacina; VAR Volpi), Torino-Modena (Tremolada; VAR Ghersini). Un parterre che mescola internazionali affermati e profili emergenti, in linea con l’impostazione della Coppa Italia quale banco di prova per uomini e strumenti della nuova stagione.
La chiave finale
Sassuolo-Catanzaro si giocherà molto anche sull’equilibrio disciplinare. La media di Turrini – più di quattro gialli a gara e un rigore ogni quattro-cinque partite – suggerisce a entrambe le squadre una condotta accorta nei contatti in area e lucida nelle ripartenze, dove i falli tattici possono costare caro. Per le Aquile, che non nascondono l’ambizione di misurarsi alla pari con una realtà di rango superiore, sarà l’occasione per confermare la propria maturità gestionale, oltre alle idee di gioco. Il resto lo farà il campo, con un arbitro in ascesa chiamato a tenere salda la bussola in una serata da dentro o fuori.