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martedì 26 Agosto 2025

Un viaggio lungo lo Stivale: la geografia della nuova Serie B, tra corazzate del Nord e sfide infuocate al Sud

Il calciomercato è ufficialmente iniziato, ma prima ancora che le trattative entrino nel vivo, la prima, fondamentale mappa della nuova stagione è già stata disegnata. È la geografia della Serie BKT 2025/2026, un mosaico di venti squadre che, da nord a sud, si daranno battaglia in quello che si preannuncia come uno dei campionati più competitivi e affascinanti degli ultimi anni.

Con l’avvicendamento di sette nuove società tra retrocesse dalla A e neopromosse dalla C, il panorama è mutato, presentando una netta concentrazione di forze nel Settentrione e un Sud agguerrito e carico di passione. Per il Catanzaro di Alberto Aquilani, questa mappa non è solo un elenco di avversari, ma il tracciato di un lungo e dispendioso viaggio. Un percorso che lo vedrà sfidare la storia, la tradizione e l’ambizione di piazze blasonate, dai freddi campi del nord ai caldissimi derby del sud, portando con sé l’orgoglio di essere l’unica rappresentante della Calabria.

Il dominio del Nord: un campionato nel campionato

Analizzando la distribuzione delle squadre, il dato che balza immediatamente all’occhio è la schiacciante maggioranza di club provenienti dal Nord Italia. Ben 11 delle 20 partecipanti provengono dal Settentrione, creando di fatto un “campionato nel campionato” ad altissima intensità. Questa concentrazione significa per il Catanzaro e per le altre squadre meridionali un calendario fitto di lunghe e impegnative trasferte, un fattore logistico e fisico da non sottovalutare nell’arco di una stagione estenuante. La forza del blocco nordico non è solo numerica, ma anche qualitativa, con la presenza di club storici, società solide e progetti ambiziosi.

Le regioni più rappresentate in assoluto sono l’Emilia-Romagna e la Liguria, entrambe con tre squadre ai nastri di partenza. L’asse emiliano si presenta come uno dei più solidi e competitivi. Il Cesena di Michele Mignani, forte della continuità tecnica e di una delle tifoserie più calde d’Italia, punta a un campionato di consolidamento. Il Modena, dal canto suo, ha avviato una vera e propria rivoluzione affidando la panchina a un tecnico esperto come Andrea Sottil, segnale di un’ambizione rinnovata. Completa il quadro la Reggiana di Davide Dionigi, altra piazza storica che fa della solidità del gruppo la sua arma principale.

Un derby ligure

Non meno agguerrito è il trio ligure. La Sampdoria rappresenta la grande nobile decaduta e l’incognita più affascinante. I problemi societari e un rebus panchina ancora da risolvere (con la coppia Lombardo-Gregucci che sembra l’ultima idea) la rendono un cantiere aperto, ma il blasone e la qualità della rosa di base la collocano di diritto tra le squadre da temere. Lo Spezia, guidato da un tecnico esperto come Luca D’Angelo, si è già mosso con decisione sul mercato e punta a un ruolo da protagonista. La neopromossa Virtus Entella, con in panchina Andrea Chiappella, porterà l’entusiasmo e la solidità di un progetto che ha dominato la Serie C.

A seguire, troviamo due regioni con due rappresentanti ciascuna: Lombardia e Veneto. Il Monza, retrocesso dalla Serie A, ha avviato una drastica rivoluzione, salutando molti dei protagonisti delle ultime stagioni per iniziare un nuovo ciclo con Paolo Bianco. Sarà una delle grandi incognite, un gigante ferito ma con un potenziale economico importante. Il Mantova, salvo nell’ultima stagione, porterà in dote il calcio propositivo e spettacolare di mister Davide Possanzini, rivelandosi un avversario ostico per chiunque.

Il Veneto risponde con il Venezia, altra retrocessa dalla A e candidata numero uno alla promozione diretta, che ha affidato il suo destino a un maestro della categoria come Giovanni Stroppa. Al suo fianco il Padova di Matteo Andreoletti, altra neopromossa solida e ambiziosa. Chiude il quadro del Nord il Südtirol, che con l’arrivo qualche mese fa di un allenatore pragmatico ed esperto come Fabrizio Castori si candida a essere, ancora una volta, la squadra rocciosa e difficile da affrontare per definizione.

Il Centro, poche ma buone: la sfida toscana e il riscatto del Frosinone

Decisamente meno rappresentata è l’Italia centrale, che conterà solo su 3 squadre. Poche, ma dal peso specifico enorme. La Toscana raddoppia la sua presenza grazie alla retrocessione dell’Empoli, un club che ha fatto del “yo-yo” tra A e B un’arte. La società del presidente Corsi è maestra nel ricostruire e ripartire, e con la guida di Guido Pagliuca sarà senza dubbio una delle pretendenti più serie alla promozione immediata. A farle compagnia ci sarà la Carrarese di Antonio Calabro, una delle favole della scorsa Serie B, che porterà in dote l’entusiasmo di una piazza storica al secondo anno nel grande calcio.

L’unica rappresentante del Lazio sarà il Frosinone, altra nobile decaduta dalla massima serie. I ciociari sono una delle grandi incognite del torneo. Feriti dalla retrocessione, dovranno prima risolvere il nodo allenatore (con Massimiliano Alvini in pole position) per poi costruire una squadra in grado di puntare al riscatto immediato. La loro voglia di rivincita li renderà un avversario pericolosissimo per chiunque.

Il calore del Sud: sei piazze di fuoco per il Catanzaro

Infine, il Sud, il cuore pulsante della passione. Con 6 squadre, il meridione si difende bene, presentando un gruppo di club agguerriti, con piazze caldissime e rivalità storiche che infiammeranno la stagione. Per il Catanzaro, questo blocco rappresenta il cuore del campionato, fatto di trasferte sentite e sfide che vanno oltre i novanta minuti. La Sicilia sarà rappresentata dal Palermo, forse la favorita numero uno sulla carta. L’arrivo di un fuoriclasse delle promozioni come Filippo Inzaghi sulla panchina rosanero è una dichiarazione di guerra al campionato. La trasferta del “Barbera” sarà uno degli snodi cruciali della stagione giallorossa.

Non da meno è la Puglia, con il Bari che ha avviato un nuovo progetto tecnico affidandosi a Fabio Caserta. La sfida del “San Nicola” è un altro di quegli appuntamenti che valgono una stagione, una classica del calcio del Sud tra due tifoserie passionali. La Campania si presenta con una neopromossa ambiziosa: l’Avellino di Raffaele Biancolino, oltre alla Juve Stabia di Ignazio Abate, due piazze storiche che portano entusiasmo e un tifo caldissimo. L’Abruzzo vedrà protagonista il Pescara, dove sta per iniziare l’era di un grande ex amatissimo a Catanzaro, Vincenzo Vivarini. La partita contro il suo Delfino avrà un sapore inevitabilmente speciale.

Catanzaro, l’unica calabrese

E poi c’è il Catanzaro, unica bandiera della Calabria. Le Aquile di Aquilani si inseriscono in questo contesto come una delle squadre più consolidate e rispettate, reduci da due anni di vertice. Il viaggio che attende i giallorossi sarà lungo e faticoso, un tour de force che li porterà ad attraversare l’Italia intera. La geografia della nuova Serie B ha disegnato una mappa piena di insidie, di corazzate da sfidare e di piazze infuocate da espugnare. La sfida è lanciata: ora la parola passa al campo, dove il Catanzaro dovrà dimostrare, ancora una volta, di meritare un posto d’onore nel calcio che conta.

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