La nuova stagione di Serie B è pronta a partire. Oggi, venerdì 22 agosto, l’anticipo tra Pescara e Cesena darà ufficialmente il via alla 94ª edizione del campionato cadetto, la 90ª a girone unico, che si concluderà il 9 maggio 2026 dopo mesi di sfide serrate, sogni di promozione e lotte per la salvezza. È il torneo che più di ogni altro rappresenta l’anima del calcio italiano: tradizione e passione, piazze storiche e realtà emergenti, un equilibrio che raramente si ritrova altrove. Non a caso, da anni, la Serie B è definita “il campionato degli italiani”, una definizione che non perde di significato nemmeno in questa stagione che si preannuncia intensa e imprevedibile.
Serie B 2025-26, le novità e il ritorno di piazze storiche
Il campionato 2025-26 si presenta con una fisionomia rinnovata. A sostituire le retrocesse Salernitana, Brescia, Cittadella e Cosenza, arrivano dalla Serie C quattro squadre che riportano entusiasmo e rivalità sentite. Il Padova, di ritorno dopo sei stagioni, rievoca ricordi di sfide epiche e un seguito caloroso. La Virtus Entella rientra dopo quattro anni, pronta a confermare l’identità ligure in cadetteria. L’Avellino, assente dal 2018, riporta in Serie B il calore del Partenio e un derby campano che già accende la fantasia dei tifosi. Infine, il Pescara, vincitore dei play-off di Serie C, che dopo quattro stagioni riporta l’Abruzzo nel torneo cadetto, con la voglia di recitare un ruolo da protagonista.
Al tempo stesso, tre retrocesse di lusso dalla Serie A vanno a rendere ancora più competitivo il quadro. L’Empoli, scivolato dopo quattro stagioni in massima serie, vorrà tornare subito protagonista. Il Venezia, dopo un solo anno, riparte con l’ambizione di risalire immediatamente. E il Monza, retrocesso dopo tre stagioni tra i grandi, è chiamato a una ricostruzione che potrebbe rendere la squadra brianzola una delle pretendenti più temibili alla promozione.
Il risultato è un campionato che mescola nobiltà decadute e piazze affamate, un torneo che si annuncia equilibrato come non mai.
Una geografia che racconta il calcio italiano
Guardando alla mappa della Serie B 2025-26 emerge un mosaico che rappresenta quasi l’intera penisola. L’Emilia-Romagna e la Liguria vantano tre squadre ciascuna: Cesena, Modena e Reggiana da una parte; Sampdoria, Spezia e Virtus Entella dall’altra. A conferma di quanto il calcio in queste regioni resti vitale e competitivo.
La Lombardia schiera due club storici come Mantova e Monza, mentre anche il Veneto torna ad avere una doppia rappresentanza con Venezia e Padova. La Campania si affida ad Avellino e Juve Stabia, mentre la Toscana mette in vetrina Empoli e Carrarese.
Poi ci sono le solitarie, ma non per questo meno significative: il Catanzaro, unico baluardo della Calabria; il Palermo, che porta avanti la fierezza siciliana; il Frosinone, unica squadra laziale; il Pescara, che riporta in auge l’Abruzzo; e infine il Südtirol, portabandiera del Trentino-Alto Adige, sempre più presenza costante nelle ultime stagioni.
È una geografia che non solo racconta la distribuzione calcistica del Paese, ma rappresenta anche le passioni e le identità locali, trasformando ogni trasferta in una sfida di orgoglio e ogni partita in una cartolina della varietà italiana.
L’attesa per il debutto: da Pescara-Cesena alle sfide della domenica
Il sipario si alza questa sera con Pescara-Cesena, anticipo dal sapore speciale. Da una parte Vincenzo Vivarini, reduce da stagioni importanti e chiamato a guidare i biancazzurri verso una salvezza tranquilla o, chissà, verso sogni più ambiziosi. Dall’altra Michele Mignani, tecnico esperto, che con il Cesena punta a consolidare un progetto che ha riportato entusiasmo in Romagna. Sarà una sfida non solo tecnica, ma anche emotiva: due piazze storiche che si ritrovano faccia a faccia dopo anni di percorsi diversi.
Sabato il calendario propone quattro sfide di spessore. In campo scendono club pronti a dettare il passo sin da subito, mentre domenica andrà in scena la giornata più ricca, con cinque incontri, tra cui quello che vedrà protagonista il Catanzaro. La squadra giallorossa, unica rappresentante della Calabria, ha consolidato la propria identità sotto la guida di Alberto Aquilani e ora si presenta ai nastri di partenza con l’ambizione di essere più di una semplice outsider. Il debutto sarà un banco di prova importante, non solo per valutare la condizione della rosa ma anche per capire il livello di competitività rispetto alle rivali dirette.
Equilibri, regolamenti e ambizioni
Come sempre, il regolamento della Serie B lascia poco spazio ai calcoli e obbliga le squadre a dare tutto dall’inizio alla fine. Le prime due classificate conquisteranno la promozione diretta in Serie A, mentre la terza avrà la stessa sorte solo in caso di distacco di almeno 15 punti sulla quarta, altrimenti sarà costretta a giocarsi la risalita nei play-off. In coda, le ultime tre retrocederanno direttamente, mentre la quartultima e la quintultima si giocheranno la salvezza nello spareggio play-out, a meno che non vi sia un distacco superiore ai cinque punti.
Sono regole che alimentano il pathos e che rendono la Serie B uno dei tornei più spettacolari in Europa, dove nulla è mai deciso fino all’ultima giornata. La scorsa stagione ne è stata la prova: sorprese, ribaltoni e una volata promozione che ha tenuto con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.
Quest’anno il copione non sembra destinato a cambiare. Monza, Empoli e Venezia partono con il peso dell’obbligo morale di tornare in Serie A, ma dovranno fare i conti con realtà solide come il Palermo, il Catanzaro, la Sampdoria e il Südtirol, tutte pronte a recitare un ruolo da protagoniste.
Catanzaro, il valore di un progetto che cresce
In questo scenario, il Catanzaro si prepara a una stagione che potrebbe segnare un ulteriore salto di qualità. Dopo aver conquistato la stima generale nelle ultime annate, i giallorossi vogliono consolidare la loro presenza nella parte alta della classifica, affidandosi a un gruppo che unisce giovani di prospettiva ed elementi di esperienza.
La presenza in panchina di Alberto Aquilani aggiunge carisma e competenza, con un’idea di gioco che punta sulla tecnica e sulla coralità. L’obiettivo non dichiarato ma percepibile è quello di misurarsi con le migliori, senza paura di sognare. Per la città e i tifosi, che rappresentano una delle curve più calde e fedeli d’Italia, la nuova stagione è già sinonimo di passione, speranza e voglia di stupire.
Serie B 2025-26, una stagione da vivere fino all’ultimo minuto
La Serie B 2025-26 è dunque pronta a regalare emozioni. Ogni turno sarà un romanzo a sé, con storie di rinascite e cadute, di giovani promesse e vecchi leoni, di piazze che non si arrendono e che continuano a scrivere pagine di calcio autentico.
L’anticipo di oggi tra Pescara e Cesena è solo il primo capitolo di una stagione che si annuncia vibrante. Domani e domenica sarà la volta di altre squadre, con riflettori puntati sul debutto del Catanzaro e sulle prestazioni delle retrocesse dalla Serie A, chiamate a dimostrare la propria forza.
Alla fine, come sempre, sarà il campo a stabilire chi merita la gloria e chi dovrà fare i conti con la delusione. Ma una cosa è certa: la Serie B continua a essere il campionato delle emozioni forti, un torneo che tiene vive le speranze e che ogni anno ricorda a tutti la bellezza del calcio italiano nella sua forma più pura.