Ci sono giornate che restano impresse non solo per i numeri, ma per le sensazioni che lasciano. La quarta di Serie B appartiene a questa categoria: tre giorni di calcio, 36 gol complessivi, rimonte, rigori sbagliati, esultanze sotto le curve e allenatori che già devono fare i conti con pressioni e prime critiche. Al termine del turno il campionato ci restituisce un’immagine chiara: Palermo, Cesena e Modena sono davanti a tutti, dieci punti in quattro partite e la sensazione di avere già trovato una loro identità.
Palermo cinico: Inzaghi vola, Bari affonda
Al “Barbera” si respirava aria pesante per il Bari, che arrivava in Sicilia con un solo punto in tre giornate. I pugliesi hanno tenuto botta per settantacinque minuti, con ordine e sacrificio, ma senza mai dare la sensazione di poter fare male davanti. E quando il Palermo ha deciso di alzare i giri, la partita si è spaccata.
Il 2-0 finale premia la squadra di Inzaghi, che sa attendere il momento giusto per colpire. Non è un Palermo spettacolare, ma tremendamente concreto: concede pochissimo e appena intravede un varco lo punge. Un mix che in Serie B vale tantissimo.
Per il Bari è crisi piena. Caserta sta cercando di ricostruire fiducia, ma la classifica parla chiaro: penultimo posto, un solo punto e la sensazione che il gruppo abbia bisogno di un segnale forte.
Cesena, colpo in laguna e sguardo al big match
Il Cesena si candida come la sorpresa più bella di questo avvio. A Venezia, contro una squadra costruita per stare in alto, i romagnoli hanno giocato una gara intelligente: attesa, compattezza e ripartenze.
La partita si è sbloccata a inizio ripresa con Ciervo, bravo a sfruttare un errore difensivo. Poi Mangraviti ha trovato il raddoppio che ha indirizzato il match. Il Venezia si è aggrappato al rigore di Busio all’83’, ma la pressione finale non è bastata. Stroppa ha visto una squadra che ci prova, ma senza la cattiveria giusta nei momenti decisivi.
Per il Cesena, invece, il successo vale doppio: classifica che sorride e fiducia in vista dello scontro diretto con il Palermo alla prossima giornata. Una sfida che già profuma di alta quota.
Modena, carattere e gioco: a Mantova la conferma
Il Modena non smette di sorprendere. Sottil ha costruito un gruppo che sa cosa vuole: verticalizza, segna, lotta. A Mantova i canarini hanno messo subito in chiaro le cose, andando in vantaggio dopo un minuto con Gliozzi. L’attaccante ha poi fallito un rigore, ma il raddoppio di Tonoli (in foto) ha indirizzato la partita.
Il Mantova ha provato a reagire con Mancuso dal dischetto, ma l’autogol di Majer ha spento ogni velleità. Il 3-1 finale certifica la forza del Modena, che non vive solo di entusiasmo ma anche di organizzazione e qualità.
Tre vittorie e un pareggio, dieci punti e una fiducia crescente. Parlare di promozione diretta è forse prematuro, ma il Modena c’è e non ha intenzione di fare la comparsa.
Frosinone, due facce: Alvini deve trovare equilibrio
Il Frosinone di Massimiliano Alvini è una squadra dai due volti. Capace di dominare per un tempo e poi sparire nella ripresa. La gara contro il Sudtirol ne è stata l’esempio perfetto: 2-0 al 30’, con reti di Calò e Ghedjemis, e possibilità di chiuderla definitivamente. Invece i ciociari hanno smesso di giocare, hanno sbagliato almeno due volte il colpo del 3-0 e si sono fatti riprendere.
Prima il gol di Martini su assist di Merkaj, poi lo stesso Merkaj dal dischetto per il 2-2 finale. Il pubblico ha applaudito, ma anche mugugnato: per restare in alto serve continuità, e questo è il lavoro che aspetta Alvini.
Monza solido, Samp smarrita
Il Monza ha imparato che in Serie B non basta il nome. Contro la Sampdoria, ridotto in dieci per l’espulsione di Ciurria, ha dovuto sudare fino al gol di Alvarez al 59’. Tre punti che valgono tanto e portano i brianzoli a quota sette.
Per la Sampdoria, invece, è un incubo. Quattro sconfitte, zero punti, ultimi in classifica. La società predica pazienza, ma i numeri parlano da soli: la squadra fatica a costruire gioco, prende gol con troppa facilità e la pressione aumenta giornata dopo giornata.
Avellino corsaro a Carrara: sette gol in una notte
La partita più spettacolare è stata quella tra Carrarese e Avellino. Sette reti, emozioni continue e colpi di scena. Toscani avanti con Abiuso e Cicconi, campani che reagiscono con Crespi e un autogol di Ruggeri. Nonostante l’espulsione di Enrici, l’Avellino ha trovato la forza di ribaltarla con Russo e Besaggio.
Il 4-3 finale è stato sigillato da Schiavi, ma la Carrarese ha sprecato troppo. L’Avellino si gode il successo e sale a sette punti, la Carrarese resta a cinque ma conferma di essere squadra viva e temibile.
Juve Stabia, colpo grosso a La Spezia
Le Vespe volano anche in trasferta. Dopo tre pareggi, la Juve Stabia ha espugnato il “Picco” con una prova di carattere. Correia e Carissoni hanno gelato lo Spezia già nel primo tempo, Soleri ha accorciato ma subito dopo Candellone ha chiuso i conti.
3-1 il finale, Spezia nei guai con soli due punti e penultimo posto. Juve Stabia che, da neopromossa, sta dimostrando di avere fame e qualità.
Reggiana e Catanzaro, un pari da applausi
Al “Mapei” è andata in scena una delle partite più belle di giornata. Reggiana e Catanzaro hanno pareggiato 2-2 in una gara che non ha mai smesso di regalare emozioni.
Catanzaro avanti con un’autorete di Gondo su tiro di Cissé, pareggio granata con Marras. Nella ripresa Lambourde ha firmato il sorpasso, ma ancora Cissé, con una punizione perfetta, ha fissato il risultato.
Due squadre che non si sono risparmiate, con qualità e coraggio. Un punto che lascia soddisfatti entrambi gli allenatori e un segnale per il campionato: queste formazioni non saranno semplici da affrontare.
Pescara dilagante, Padova festeggia la prima
Il Pescara ha trovato il suo pomeriggio perfetto. L’Empoli ha resistito per più di un’ora, poi è crollato sotto i colpi di Oliveri (doppietta), Meazzi e Merola. Il 4-0 è netto e rilancia gli abruzzesi, che avevano bisogno di fiducia.
Il Padova ha invece trovato la prima vittoria stagionale battendo la Virtus Entella 2-1. Dopo il vantaggio ligure di Karic, Bertolussi ha pareggiato e Harder ha firmato il sorpasso. Tre punti che danno ossigeno e morale.
Classifica dopo la 4ª giornata
- Modena, Palermo, Cesena 10
- Frosinone 8
- Monza, Avellino 7
- Juve Stabia 6
- Carrarese, Reggiana, Sudtirol, Venezia, Entella 5
- Pescara, Catanzaro, Padova, Empoli 4
- Mantova 3
- Spezia 2
- Bari 1
- Sampdoria 0
Quattro giornate non bastano per tirare le somme, ma le linee guida sono tracciate. Palermo, Cesena e Modena hanno già messo in chiaro che possono dettare legge. Il Frosinone di Alvini deve trovare equilibrio: quando gioca è uno spettacolo, ma quando cala rischia troppo. Dietro, Samp e Bari arrancano, e il tempo per invertire la rotta si riduce ogni settimana.
La Serie B resta fedele a se stessa: nessuna partita è scontata, ogni turno ribalta gerarchie e sicurezze. È il bello e il dramma di questo campionato: fino all’ultimo respiro non puoi mai sentirti al sicuro.