L’ultima partita del tredicesimo turno, il successo della Sampdoria sulla Juve Stabia al Ferraris, ha completato un quadro che racconta un campionato sempre più stratificato ma ancora senza padroni assoluti. Il Monza resta in vetta, il Modena tiene il passo, il Frosinone continua a risalire. In mezzo c’è un Catanzaro che ruota attorno alla metà classifica, capace di segnare molto ma anche di concedere qualcosa di troppo nei finali. L’1-0 firmato da Massimo Coda ha permesso ai blucerchiati di abbandonare l’ultimo posto, mentre la Juve Stabia resta a ridosso della zona playoff. Una giornata, questa, che ha mischiato le carte e alimentato ancora di più la lotta per ogni obiettivo possibile: promozione, playoff, salvezza.
Il punto dopo Sampdoria-Juve Stabia e il quadro generale
Il posticipo del Ferraris ha offerto una partita densa di tensione più che di gioco ordinato. La Sampdoria, costretta a vincere per respirare, ha costruito poco ma ha sfruttato il momento decisivo con il rigore guadagnato e trasformato da Coda al 58’, la sua quarta rete stagionale. Gregucci ha ritrovato elementi importanti come Pafundi e Pedrola, mentre ha dovuto rinunciare a Ferrari, Riccio, Henderson e Cuni.
La Juve Stabia, invece, si è presentata con una formazione quasi tipo ma con alcune assenze pesanti, soprattutto per i problemi fisici di Varnier, Burnete e Zuccon, ai quali si aggiungono i lungodegenti Battistella, Ciammaglichella, Duca e Morachioli.
La gara ha generato un impatto significativo sulla classifica: Sampdoria a 12 punti, ancora in zona calda ma fuori dal fondo; Juve Stabia inchiodata a quota 17, comunque dentro un gruppo folto che comprende anche Empoli, Reggiana e Avellino.
Movimenti in vetta: Monza solido, Modena e Frosinone tengono il passo
Il Monza continua a guidare il campionato con una personalità che ricorda la sua annata migliore prima della promozione in A. I brianzoli hanno superato il Cesena grazie alla rete di Obiang e hanno consolidato il primo posto a 29 punti. La squadra è in serie positiva da settimane e mostra una notevole compattezza tra reparti: 18 gol fatti, appena 7 subiti.
Il Modena insegue a tre lunghezze, frenato però dal pari contro un Südtirol capace di difendersi con ordine. La squadra di Bianco resta comunque seconda con una struttura ben definita e un percorso che per numeri e continuità ricorda quello del Catanzaro 2022-23, quando le Aquile dominavano ogni fase del campionato di Serie C con un’identità forte e riconoscibile.
Il Frosinone completa il terzetto di testa. Il successo a Bari, 3-2, racconta di una squadra che sa rimontare le partite, gestire i momenti e ripartire in velocità. I ciociari sono a quota 25 punti, con un attacco molto produttivo (25 gol, il migliore di tutta la B).

Il Catanzaro al centro della zona media: segnare sì, chiudere meglio
La gara del venerdì, il 3-3 del Ceravolo tra Catanzaro e Pescara, è una sintesi perfetta della stagione giallorossa. Una squadra brillante nella costruzione, pericolosa nella trequarti, capace di ribaltare più volte l’inerzia con Pittarello e Buso, ma ancora vulnerabile nella gestione degli ultimi metri. Il gol del pareggio subito al 93’ da Corazza ha privato il Catanzaro di una vittoria che avrebbe avuto un peso specifico enorme.
Il Catanzaro oggi è undicesimo con 16 punti: 3 vittorie, 7 pareggi, 3 sconfitte. Numeri che raccontano equilibrio, ma anche margini di crescita. Con 16 reti segnate e 15 subite, il rendimento è vicino alla media playoff, ma manca quel salto di qualità che arriva solo chiudendo le partite nel modo giusto.
Aquilani ha insistito più volte su questo punto: “La squadra crea, costruisce, gioca con personalità. Dobbiamo imparare a essere più lucidi nei momenti decisivi”. È una frase che fotografa perfettamente la sensazione generale: un Catanzaro che ha la qualità per stare stabilmente nelle prime otto, ma che deve correggere dettagli cruciali.
I risultati della giornata letti in ottica giallorossa
La situazione del turno si adatta variamente al Catanzaro. L’Empoli ha vinto nettamente ad Avellino, salendo a 17 punti e distanziando leggermente i giallorossi. Anche la Carrarese, ferma a 16 punti, resta vicina. Venezia e Palermo, invece, consolidano la zona playoff.
L’aspetto positivo è che la parte centrale della classifica è cortissima: dal nono posto dell’Empoli al quindicesimo di Padova e Mantova ballano appena tre punti. Con due vittorie consecutive, il Catanzaro potrebbe cambiare radicalmente lo scenario.


Il racconto della giornata: gol, rimonte e segnali
La sfida Mantova–Spezia è stata la partita più sorprendente del weekend. Il Mantova ha rimontato lo svantaggio iniziale di Aurelio e ha chiuso con un 4-1 che ribalta anche la narrativa sulla lotta salvezza. Con questa vittoria la squadra di Possanzini sale a 14 punti e prende ossigeno, lasciando lo Spezia in coda a 8 punti, penultimo.
Il Venezia conferma la propria crescita, andando a vincere a Padova con un 2-0 pulito e convincente, grazie a Busio e al rigore di Yeboah. Il Palermo, invece, pareggia a Chiavari e prosegue nel momento di crisi. Per l’Entella gol del solito Tiritiello.

Il Monza continua a chiudere le gare in modo chirurgico, il Modena resta fedele alla propria solidità e il Frosinone corre veloce: la lotta al vertice è già serrata e potrebbe ampliarsi nelle prossime settimane.
Catanzaro-Pescara, un pareggio che brucia
Il 3-3 del Ceravolo si porta dietro una scia di domande. Il Catanzaro ha rimontato due volte ed è passato avanti all’82’ con Buso, salvo poi subire il pareggio nel recupero. In un campionato così equilibrato, i punti persi nei finali hanno un peso esponenziale. Tre reti segnate dimostrano la vitalità offensiva, ma concederne tre al Pescara – penultimo – impone una riflessione.
È una situazione che ricorda per certi versi la prima parte della stagione 2023-24, quando il Catanzaro concedeva qualche gol di troppo in transizione e faticava a gestire la linea nel finale. Allora la squadra ebbe la forza di reagire e chiuse il campionato con un quinto posto da applausi. Ritrovare quella solidità è il passo decisivo.

Dove può arrivare il Catanzaro: prospettive e margini
Sedici punti in tredici partite non sono un bottino negativo, soprattutto in un contesto in cui la classifica resta estremamente corta. Ma per inserirsi stabilmente nella fascia playoff – come avvenuto le scorse stagioni con due semifinali consecutive – sarà necessario aumentare il ritmo.
I pareggi rappresentano il tema centrale: sette sono tanti. Bastano due vittorie nei momenti giusti per dare alla classifica una forma completamente diversa. Se la squadra continua a segnare con la regolarità vista finora e riduce gli errori isolati nei finali, la spinta verso la parte alta del tabellone è tutt’altro che utopia.
Il prossimo segmento di stagione offre partite accessibili ma insidiose, nelle quali la gestione dovrà fare la differenza. È questo il momento per alzare il livello, sfruttare il calendario e trasformare il potenziale in punti.
Una tredicesima giornata che conferma la natura di questa Serie B: imprevedibile, compressa (vedi la Sampdoria) e piena di incroci da interpretare. Chi sa leggere i propri limiti e correggerli in fretta, può cambiare destinazione. Il Catanzaro ha tutte le carte per farlo: qualità, struttura tecnica, identità consolidata. Serve solo una scintilla, quella che accende la continuità e riposiziona i giallorossi nella griglia che compete loro.
