Nessuna squadra a punteggio pieno, quattro 0-0, tanti gol “pesanti” arrivati da rigori e nel finale. La Serie B 2025-26conferma, già al secondo turno, la sua natura più autentica: equilibrio diffuso, valori vicini, partite sporche che si decidono su dettagli. È l’istantanea perfetta di un torneo che non concede certezze e in cui, per il Catanzaro come per tutti, la continuità varrà oro.
Serie B, seconda giornata – Il venerdì apre col botto: Reggiana, rimonta e segnali forti
Al Mapei, la Reggiana firma il colpo di giornata: 3-1 all’Empoli. A illudere i toscani è il classe 2007 Bogdan Popov (terzo centro in due giornate), poi il match gira sul finire di tempo col rigore di Gondo. Nella ripresa salgono di tono ritmo e personalità granata: Reinhart firma il sorpasso, Portanova lo chiude. Oltre ai tre punti, la Reggiana manda un messaggio chiaro: intensità e gamba sono già da alta classifica; l’Empoli, al contrario, dovrà trasformare il talento dei suoi giovani in sostanza.
Il sabato dell’equilibrio: quattro pari e dettagli decisivi
La cartolina del sabato è la parola pareggio. A Castellammare, Juve Stabia-Venezia 0-0 vive di ordine tattico e poche licenze. Mantova-Pescara 2-1 si anima su palla inattiva (rigore di Mancuso) e su un’autorete a inizio ripresa; la decide Fiori nel finale, certificando l’impatto del “nuovo corso” virgiliano.
A Cesena, il film è degno della B: rigore dell’onnipresente Cristian Shpendi all’81’ e replica Entella al 91’ con Franzoni: 1-1 e applausi per la resilienza ligure. Zero reti ma letture interessanti anche in Palermo-Frosinone 0-0 e, soprattutto, in Spezia-Catanzaro 0-0: al “Picco” gli uomini di Aquilani controllano più palla, lo Spezia concede pochissimo. Per i giallorossi è il secondo pari consecutivo: porta inviolata, struttura in crescita, margini evidenti negli ultimi 20 metri.
La domenica che spariglia: Sudtirol travolgente, pari pesanti a Bari e Modena
La Carrarese prosegue nel suo percorso di solidità: 0-0 col Padova e seconda gara senza subire. È il Sudtirol a prendersi la scena: 3-1 alla Sampdoria con un avvio scintillante (Casiraghi, Merkaj, El Kaouakibi in mezz’ora), poi il gol di Coda nel recupero addolcisce solo il punteggio blucerchiato.
Al San Nicola, Bari-Monza 1-1 si scrive già nei primi 16 minuti: Mota fulmine a ciel sereno, Moncini ristabilisce l’ordine. A Modena altro pari di peso: 1-1 con Avellino, avanti i lupi con l’ex giallorosso Sounas, risposta canarina con Defrel. Risultati che tengono la classifica cortissima e, soprattutto, senza una capolista solitaria.
Marcatori e tendenze: baby Popov illumina, contano rigori e dettagli
Dopo due turni, la copertina dei marcatori è per Bogdan Popov (Empoli, 2007) già a quota 3. Inseguono a 2 Cristian Shpendi (Cesena) e Nicolás Schiavi (Carrarese), a fotografare una B che continua a valorizzare under e profili “di sistema”. Da notare la ricorrenza delle palle inattive: rigori decisivi a Reggio Emilia (Gondo), Mantova (Mancuso) e Cesena (Shpendi), oltre a reti nell’ultimo quarto d’ora (Franzoni 91’), tipico timbro di un torneo che non molla mai la presa.
Focus Catanzaro: solidità da capitalizzare
Per il Catanzaro, la trasferta della Spezia ha consegnato un punto, un clean sheet e segnali di crescita nel possesso ragionato. L’undici di Aquilani si è mosso con più coraggio rispetto all’esordio, ma l’analisi dei due primi turni conferma l’urgenza di aumentare la pericolosità in area: quando salirà l’intesa con i nuovi innesti offensivi, la qualità in costruzione potrà diventare volume di tiri. Intanto la B dice che la difesa conta: chi sbaglia meno, vola.
Perché questa B è (ancora) unica
Quattro 0-0 in un weekend, match capovolti da un episodio, giovani che fanno la differenza, nessuno a 6 punti. La Serie B resta imprevedibile e meritocratica: pesa il lavoro settimanale, contano i dettagli, cambia il copione in novanta minuti. Per chi insegue – Catanzaro compreso – la missione è chiara: dare continuità alla prestazione e trasformare le piccole vittorie nascoste (una palla recuperata, una scalata ben fatta, una palla inattiva eseguita bene) in punti veri.
La prossima giornata non avrà un padrone annunciato. E questo, in fondo, è il bello senza tempo della B: un campionato che non si guarda, si soffre e si conquista.