Nel pantheon dei grandi attaccanti giallorossi esistono nomi scolpiti nella storia e cifre che parlano più di mille parole. Simone Masini è uno di questi, con i suoi 21 gol nella stagione 2011-2012 che lo rendono, insieme a Pietro Iemmello, l’unico giocatore capace di superare quota venti reti in un singolo campionato professionistico con la maglia del Catanzaro. Ieri sera, ospite della trasmissione “Passione Catanzaro”, l’ex bomber pisano ha offerto uno sguardo lucido e appassionato sulla squadra giallorossa, analizzando l’attuale momento del club calabrese con la competenza di chi ha vissuto sulla propria pelle il peso e l’onore di quella casacca.
Il tempo come alleato di Aquilani
L’avvio di stagione del Catanzaro in Serie B non ha rispettato le aspettative dell’estate, ma Masini invita alla pazienza e alla fiducia nel progetto tecnico di Alberto Aquilani. “So come lavora il mister e conosco qualche giocatore della rosa, Iemmello in primis. Penso che al tecnico vada dato del tempo per cercare di imporre i suoi temi di gioco, perché ha idee molto ambiziose”, ha dichiarato l’ex attaccante. Una richiesta legittima in un campionato notoriamente difficile come la cadetteria, dove bastano poche giornate storte per ritrovarsi risucchiati nelle zone calde della classifica. Masini riconosce la complessità del momento ma sottolinea come la squadra abbia tutti i mezzi per risollevarsi, forte di una rosa competitiva e di un allenatore dalle idee chiare, seppur ancora in fase di assimilazione da parte del gruppo.
Iemmello, un lusso per la categoria
Quando si parla di Pietro Iemmello, Masini non nasconde l’ammirazione per il capitano giallorosso, autore nelle prime nove giornate di 2 gol e 2 assist in questa stagione 2025-2026. “Del Catanzaro ho visto solo l’ultima partita contro il Palermo, e posso solo parlar bene di Iemmello. Quando sta bene è un lusso per la categoria, per le qualità che ha”, ha affermato l’ex bomber.
Un giudizio che testimonia il rispetto reciproco tra due giocatori che hanno scritto pagine indelebili della storia offensiva giallorossa, pur in epoche e categorie diverse. Con 75 gol all’attivo in maglia giallorossa, Iemmello si è già guadagnato un posto tra i migliori marcatori di sempre del club, superando leggende come Giorgio Corona e continuando una tradizione di grandi centravanti che Masini conosce bene.
Pittarello, il gol come liberazione
Sul tema Filippo Pittarello, attaccante padovano in evidente difficoltà realizzativa in questa stagione, Masini ha offerto il punto di vista di chi ha vissuto momenti simili nella propria carriera. “Da attaccante, purtroppo le annate non sono tutte uguali. L’anno scorso sono venuto al Ceravolo a vedere Catanzaro-Pisa e lui aveva fatto un’ottima partita. Come tutti gli attaccanti, la stagione può cambiare in un secondo: magari ti picchia una palla addosso, fai gol e il morale cambia completamente”, ha spiegato l’ex bomber. Il consiglio di Masini è tanto semplice quanto difficile da applicare: “Cercare di non pensarci, concentrarsi su altro, perché quando ti fissi su una cosa diventa ancora più difficile realizzarla”. Parole che suonano come un abbraccio fraterno a un collega in difficoltà, nella consapevolezza che il gol liberatorio può arrivare in qualsiasi momento e cambiare radicalmente una stagione.
Cisse e il calcio moderno
Tra i temi affrontati, Masini ha espresso apprezzamento per Alphadjo Cisse, autore del gol vittoria contro il Palermo e protagonista di una prestazione di qualità. “Ha una prospettiva importante, ma la cosa difficile è confermarsi durante tutto il campionato, soprattutto per ragazzi giovani che spesso hanno tanti picchi in alto e poi giornate storte. Deve capire che per fare il salto, e le qualità ce le ha, serve costanza di rendimento”, ha osservato l’ex attaccante. Un’analisi che si inserisce in una riflessione più ampia sul cambiamento del ruolo del centravanti nel calcio contemporaneo. “Prima si cercavano giocatori più statici che potessero fare reparto, invece adesso il calcio moderno ha bisogno di attaccanti sempre in movimento che diano una mano anche in fase difensiva”, ha spiegato Masini, tracciando una linea di demarcazione netta tra la sua epoca calcistica e quella attuale.
Il Palermo e la lotta promozione
Nel corso dell’intervento, Masini ha anche espresso un giudizio sulla forza relativa delle squadre della Serie B 2025-2026, identificando nel Palermo la principale candidata alla promozione diretta. “Il Catanzaro col Palermo ha fatto una buona partita, considerando la forza di una squadra che reputo la favorita per andare in Serie A, sia per l’allenatore che ha sia per la rosa”, ha dichiarato. Un’analisi che valorizza ulteriormente la prova fornita dai giallorossi nell’ultimo match casalingo, confermando come il Catanzaro, pur nelle difficoltà di classifica, abbia dimostrato di poter competere con le big del campionato.
Da quella stagione magica del 2011-2012, quando con i suoi 21 gol in 34 presenze portò il Catanzaro alla promozione in Prima Divisione, sono passati oltre tredici anni. Oggi Masini lavora per una multinazionale farmaceutica, lontano dal calcio giocato ma mai distante da quella maglia giallorossa che ha onorato con dedizione e concretezza.
Le sue parole conservano il peso dell’esperienza e la lucidità di chi ha vissuto dall’interno le dinamiche di uno spogliatoio e la pressione di una piazza esigente come quella calabrese. Il suo messaggio al Catanzaro attuale è chiaro: tempo, fiducia e lavoro sono gli ingredienti per uscire da questo momento complicato, perché i mezzi tecnici ci sono tutti. E quando parla un bomber da record come lui, vale la pena ascoltare con attenzione.
