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martedì 26 Agosto 2025

Spezia, il punto dall’infermeria in vista del Catanzaro: Aurelio verso il forfait, Vlahovic e Cassata in recupero

Il conto alla rovescia per Spezia-Catanzaro (sabato, ore 21, stadio Alberto Picco) entra nella fase calda e, come spesso accade nelle prime curve della Serie B, sono le notizie dall’infermeria a orientare le prime scelte tecniche. Dopo il debutto in campionato, gli aquilotti hanno ripreso i lavori con una seduta di scarico e oggi torneranno a spingere: lo staff spezzino valuta con attenzione tre casi che possono cambiare volto alla gara contro le Aquile di Aquilani.

Spezia, Aurelio ko: l’esterno non dovrebbe farcela

Da Il Secolo XIX arrivano indicazioni piuttosto nette su Giuseppe Aurelio. L’esterno, ai box per i postumi rimediati in Coppa Italia, ha già saltato l’esordio e – secondo quanto filtra dalla stampa locale – non sarà disponibile nemmeno contro il Catanzaro. Una perdita che pesa sul corridoio mancino: Aurelio garantisce gamba nelle due fasi e strappi in campo aperto, armi utili soprattutto quando lo Spezia vuole risalire il campo in velocità. In assenza del classe 2000, il reparto di fascia perde un titolare naturale e costringe lo staff a rimodulare le uscite dal basso, magari con un terzino più bloccato e la catena di sinistra legata ai movimenti della mezzala.

Vlahovic corre, convocazione possibile

La notizia incoraggiante è il rientro in gruppo – per ora graduale – di Vanja Vlahovic. L’attaccante è tornato a correre e ha ripreso l’attività sul campo: se gli ultimi controlli daranno esito positivo, punta almeno alla convocazione. Avere una prima punta di ruolo in più allunga le carte a disposizione degli aquilotti: con Vlahovic arruolabile, aumentano le opzioni per attaccare l’area con più presenza, soluzione che potrebbe mettere in difficoltà una retroguardia giallorossa reduce da una prova di grande generosità ma chiamata a concedere meno profondità.

Cassata verso la panchina: rinforzo per una mediana senza Kouda

Passi avanti anche per Francesco Cassata: il centrocampista sembra pienamente recuperato e, salvo sorprese, tornerà a disposizione almeno per la panchina. Un rientro prezioso perché la linea mediana spezzina perderà Kouda, fermato dal giudice sportivo: senza il suo dinamismo in uscita, la circolazione palla rischiava di diventare più piatta. Cassata, anche a mezzo servizio, aggiunge qualità nel primo possesso e capacità di aggredire lo spazio tra le linee, variabile tattica da non sottovalutare in una gara che potrebbe accendersi sugli episodi.

Cosa significa per il Catanzaro

Per Aquilani la lavagna si complica e si semplifica allo stesso tempo. L’assenza di Aurelio toglie allo Spezia una spinta naturale a sinistra: per i giallorossi può essere l’occasione per alzare il baricentro su quel lato con i raddoppi di Nuamah o D’Alessandro, lavorando sul consueto principio delle uscite ragionate e sulle seconde palle. Al contrario, l’eventuale rientro di Vlahovic restituisce agli aquilotti un riferimento d’area in grado di occupare i centrali e liberare gli inserimenti: serviranno letture pulite di Antonini e dei suoi compagni, oltre a tempi di pressione più omogenei tra prima e seconda linea per non lasciare corridoi interni. In mezzo, l’ipotesi Cassata aggiunge gestione e verticalità: il Catanzaro dovrà schermare meglio la “porta” centrale con Pontisso/Petriccione e accorciare in avanti per evitare che lo Spezia esca pulito dalla prima costruzione.

Ritmi, dettagli, episodi

Alla seconda giornata, quando i carichi precampionato si fanno ancora sentire, spesso sono i dettagli a pesare: una palla inattiva (vero marchio della casa per le squadre pragmatiche), la gestione del possesso, o la lettura delle transizioni dopo palla riconquistata. Per il Catanzaro, reduce dall’1-1 in rimonta all’esordio, la chiave resta la crescita nella qualità del possesso e nella personalità nei momenti sporchi del match; per lo Spezia, che attende risposte dopo il debutto, la parola d’ordine è equilibrio, senza perdere l’aggressività dei primi minuti.

Il quadro, insomma, racconta una partita che si avvicina con umori diversi ma con una certezza: tra acciacchi in via di risoluzione e pedine da sostituire, Spezia-Catanzaro si giocherà anche sulle scelte obbligate e sulla profondità della panchina. Il resto lo faranno il calore del Picco e la capacità delle due squadre di leggere l’inerzia quando arriveranno gli episodi. Per le Aquile di Aquilani un test probante, per gli aquilotti un passaggio già significativo del percorso.

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