La sfida del Picco mette di fronte due squadre chiamate a un cambio di passo dopo il primo turno di Serie B. Le formazioni ufficiali di Spezia-Catanzaro raccontano scelte chiare: Luca D’Angelo non deroga dal 3-5-2 muscolare e verticale; Alberto Aquilani replica con il 4-2-3-1, ritoccato negli uomini per dare più gamba sulle corsie e qualità tra le linee.
Le scelte dello Spezia
Nessuna sorpresa d’impianto per i liguri, che ripartono da un 3-5-2 riconoscibile. Davanti a Mascardi, linea composta da Wisniewski, Hristov e Cistana: fisicità, gioco aereo e uscite aggressive sulla palla. A tutta fascia agiscono Candela e Matějů, braccetti preziosi per allungare il campo e spingere forte in transizione. In mezzo il perno è Salvatore Esposito, regista e punto di pressione sul primo possesso giallorosso, affiancato dall’intensità di Nagy e dall’ordine di Candelari. Davanti coppia complementare: Di Serio ad attaccare la profondità, Artistico a legare e rifinire.
Spezia (3-5-2): Mascardi; Wisniewski, Hristov, Cistana; Candela, Nagy, S. Esposito, Candelari, Matějů; Artistico, Di Serio. All. Luca D’Angelo.
La risposta del Catanzaro
Aquilani conferma il sistema dell’esordio ma cambia interpreti e funzioni. Davanti a Pigliacelli tocca a Favasuli a destra (al posto di Frosinini) con Verrengia dall’altra parte per dare più prudenza nelle uscite; in mezzo coppia formata Bettella e Antonini. In cabina di regia Rispoli e Pontisso: struttura e pulizia per innescare la catena di sinistra. Sulla trequarti la novità è Cissé esterno alto a sinistra al posto di Nuamah, con D’Alessandro a destra e Iemmello libero di cucire centralmente tra le linee. Punta di riferimento Pittarello, chiamato a schermare la prima costruzione spezzina e ad aprire corridoi al capitano. In panchina, pronti a subentrare, tre armi pesanti: Di Chiara, Brighenti e Petriccione.
Catanzaro (4-2-3-1): Pigliacelli; Favasuli, Bettella, Antonini, Verrengia; Rispoli, Pontisso; D’Alessandro, Iemmello, Cissé; Pittarello. All. Alberto Aquilani.
Le chiavi tattiche: ampiezza vs pressione
La partita annuncia un braccio di ferro su due piani. Da una parte la pressione alta dello Spezia, con Esposito a indirizzare le uscite e i quinti a forzare l’uno contro uno sulle corsie; dall’altra la ricerca di uscite pulite del Catanzaro, che con Rispoli-Pontisso proverà a eludere il primo pressing giocando sul piede forte di Iemmello tra le linee. Decisive le letture di Favasuli contro Matějů e la gamba di Cissé su Candela: se i giallorossi riusciranno a ribaltare l’ampiezza, potranno attaccare il lato debole con D’Alessandro e arrivare al cross per Pittarello.
Panchine e scenari
D’Angelo ha armi per cambiare ritmo (fisicità in area, soluzioni da palla inattiva), Aquilani può alzare qualità e gestione con Petriccione e spinta con Di Chiara. Attenzione ai calci piazzati: Cistana-Hristov da una parte, Bettella-Antonini dall’altra. In un campionato dove i dettagli pesano, Spezia-Catanzaro si giocherà sull’equilibrio tra coraggio nel palleggio e capacità di reggere i duelli.
