“Abbiamo letto, giorni or sono, che il Presidente del consiglio regionale on.le Mancuso ha incontrato l’Amministratore di “Ferrovie della Calabria”, l’ingegnere Ernesto Ferraro, per dare un nuovo volto alla stazione di via Milano a Catanzaro”. Lo scrive Claudio Ruga, Comitato stazione Sala.
“Si è parlato di un finanziamento complessivo di circa 9 milioni (anche per altri interventi) con cui sarà completamente rinnovata la stazione di Catanzaro città mediante la costruzione di due corpi di fabbrica e la ristrutturazione del fabbricato esistente lato ferrovia. Inoltre sarebbe previsto un collegamento pedonale, tramite passerelle ed ascensori, da via Piave alla stazione.
Saremmo estremamente curiosi di conoscere se l’Amministrazione comunale, fra le negatività che ha posto a noi del “Comitato per il recupero della stazione di Sala”, ha ancora l’idea progettuale, come riportata in Agenda Urbana, dello spostamento della Direzione delle Ferrovie della Calabria proprio da via Milano nel vecchio fabbricato della stazione.
Non solo, con il trasferimento degli uffici è previsto anche il trasloco a Sala dei pullman, in modo da mettere a disposizione dei cittadini, che utilizzeranno la Metro, l’area attualmente occupata. Con la costruzione di due fabbricati, dunque, si pensa di abbandonare l’idea di traslocare gli uffici? E dove parcheggeranno gli impiegati che occuperanno i nuovi corpi di fabbrica, nel vecchio parcheggio?
Allora, chiediamo: che fine farà il fabbricato della vecchia stazione? Si seguiranno le richieste delle varie associazioni per realizzare l’hotel della gioventù, un hotel per il ricovero degli animali o un tiro a segno all’interno della galleria? Con i nove milioni a disposizione (o parte di essi) non sarebbe il caso di mettere in pratica la vecchia idea dell’ex sindaco Rosario Olivo che avrebbe voluto realizzare un parcheggio multipiano sopra la stazione di via Milano per risolvere, almeno per quella zona, il problema dei posti auto?
E i lavori previsti per la stessa stazione di via Milano compresi nell’investimento complessivo della Metropolitana insieme a quelli della stazione di Pratica e del Tribunale, si faranno ancora o sarà l’occasione di destinare i costi risparmiati sempre nello stesso calderone della metro? Si è dato corso alla progettazione della ristrutturazione della stazione di via Milano dopo aver interpellato l’Amministrazione comunale? O la stessa Amministrazione ha cambiato idea abbandonando uno dei capisaldi utilizzato per il diniego al recupero della stazione di Sala?
Proprio questo caso è l’esempio che ognuno va per i fatti propri perché si pensa alla città non come un insieme di cittadini che hanno una vita ed un fine comune ma come un’area suddivisa in tanti settori dove ognuno fa quel che vuole”.