Un legame che va oltre le categorie, oltre i risultati, oltre il tempo. A testimoniarlo, ancora una volta, sono stati gli Ultras Catanzaro 1973, che nel pomeriggio di sabato hanno esposto uno striscione fuori dallo Stadio Ceravolo per manifestare vicinanza e solidarietà alla tifoseria del Brescia, in uno dei momenti più delicati della storia del club lombardo.
Una voce da Sud per una “Leonessa” che non si piega
“Brescia mola mia… Forza Gnari!” è il messaggio semplice e diretto, scritto nero su bianco su uno striscione lungo diversi metri, issato davanti allo storico muro giallorosso di via Paglia. Un messaggio che affonda le radici in una fratellanza ultradecennale tra le curve di Catanzaro e Brescia. Ma che, soprattutto, intende dare forza in un momento in cui la società biancazzurra, schiacciata dalle inadempienze del presidente Cellino, è a un passo dal baratro dell’esclusione dai campionati professionistici.
La risposta degli ultras giallorossi, come spesso accade nei momenti più drammatici, è arrivata con un gesto concreto. “Per i nostri fratelli, perché Brescia e Catanzaro sarà per sempre, perché la Leonessa d’Italia non smetterà mai di ruggire” – si legge nel post social degli Ultras 1973. Una dichiarazione che va ben oltre il semplice tifo e abbraccia valori profondi di appartenenza, militanza e rispetto.
Una fratellanza che affonda le radici nella storia del tifo
Non è la prima volta che Catanzaro e Brescia si sostengono a vicenda. Nel mondo ultras, le rivalità fanno rumore, ma i legami autentici fanno storia. Il rispetto reciproco tra le due tifoserie è cresciuto negli anni, alimentato da valori comuni come l’identità territoriale, la passione viscerale e il rifiuto del calcio moderno.
“Odio eterno al calcio moderno”, recita infatti la chiusura del messaggio. Una frase che non è solo uno slogan, ma un grido di battaglia contro le derive economiche e speculative che stanno soffocando il calcio delle piazze storiche, dei campi difficili e delle bandiere vere. In un calcio che cancella la memoria e insegna a rincorrere il profitto, lo striscione al Ceravolo è anche un manifesto di resistenza.
Il calcio dei valori, dei popoli, della dignità
In un momento in cui la sopravvivenza del Brescia è appesa a un filo, lo striscione degli Ultras Catanzaro diventa un simbolo di sportività autentica. Non importa la categoria in cui si giocherà, ma con quale spirito lo si farà. E da questo punto di vista, il calcio dei tifosi ha già vinto.
Catanzaro tende la mano. Lo fa con il cuore di chi ha vissuto momenti simili, di chi conosce la sofferenza di una città che rischia di perdere il proprio simbolo sportivo. E lo fa da fratello, come deve essere nel mondo delle curve che ancora resistono alla disgregazione dei valori.