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venerdì 22 Agosto 2025

Nero e verde fluo: la terza maglia del Catanzaro 25/26 entra nella top 5 di agosto

Presentata per prima circa un mese fa, la terza maglia 2025-26 dell’US Catanzaro 1929 firmata EYE Sport ha fatto subito parlare di sé. Non solo tra i tifosi giallorossi: il profilo internazionale Retro Calcio Shirts l’ha inserita nella propria Top 5 delle maglie “infravaloradas” di agosto, un riconoscimento che conferma la forza del progetto creativo e la sua spendibilità oltre i confini della Serie B. È il segno di una proposta che mette insieme memoria della città, linguaggio contemporaneo e un uso del colore capace di farsi notare in campo e in strada.

Il concept: la seta di Catanzaro diventa pattern

La Third 25/26 nasce come omaggio all’antica arte tessile di Catanzaro, città-simbolo nella lavorazione della seta. Il pattern sublimatico è un ricamo di V stilizzate: un motivo che richiama i disegni floreali degli abiti tradizionali femminili e che, su scala moderna, crea una texture elegante, mai invadente. La scelta cromatica tiene insieme storia e impatto visivonero come base (il colore usato per i broccati in velluto), verde come nota identitaria che rilegge l’“U PANNÙ”, il panno di lana indossato un tempo dalle donne sopra la gonna. Il risultato è una maglia dalla personalità netta: minimale nella struttura, ricca di significati nel dettaglio.

Design e dettagli che fanno la differenza

Il racconto estetico vive di scelte precise. Il colletto e i bordi manica in rib elastico verde fluo danno ritmo al total black e ne migliorano la leggibilità televisiva. Sul fronte spiccano, sempre in verde, lo scudetto dell’US Catanzaro 1929 lato cuore e il logo EYE Sport sul lato opposto: entrambi sono in silicone di nuova generazione, con un peso alleggerito di oltre il 70% per favorire comfort e performance. All’interno del collo, il tergisudore personalizzato “USCZ29”ribadisce l’appartenenza; sul retro, la scritta “US Catanzaro 1929” in verde fluo firma la maglia con sobrietà.

Il tessuto è un Round Mesh leggero e traspirante, pensato per chi gioca e per chi la indossa sugli spalti. In basso, sul fianco sinistro, trova posto il tag NFC per l’autenticazione digitale: un tocco hi-tech in linea con i trend del mercato. All’interno è applicata l’etichetta che certifica l’utilizzatore nel caso di match worn; lungo l’orlo corre la citazione che lega il kit alla storia cittadina — «Ne fecero drappi di varie sorti; onde in modo vi si stabilì l’arte» — come una firma culturale. La filiera è coerente con i valori dichiarati: prodotto in Italia e packaging compostabile.

Perché piace anche fuori Catanzaro

Nell’analisi di Retro Calcio Shirts la maglia entra tra le cinque più sottovalutate del mese: una scelta che dice molto sulla forza trasversale del progetto. Il motivo è duplice. Da un lato c’è l’equilibrio streetwear: il nero pulito e il verde fluo dialogano bene con denim e outerwear, trasformando il kit in un capo indossabile anche lontano dallo stadio. Dall’altro c’è la ricerca grafica: il pattern a V è abbastanza discreto da non appesantire, ma abbastanza caratterizzante da rendere riconoscibile la maglia a colpo d’occhio. In un panorama di third kit spesso esuberanti, quella del Catanzaro sceglie la via della raffinatezza e della coerenza narrativa: non un esercizio di stile, ma un racconto della città.

Tradizione che innova: un manifesto per la stagione

Le terze maglie sono il terreno dove osare. Il Catanzaro lo fa senza tradirsi: costruisce un capo che parla la lingua del presente (materiali leggeri, dettagli tech, palette fluo) ma nasce da radici precise — la seta, i ricami, la cultura materiale della comunità. È questa ibridazione a dare sostanza al progetto EYE Sport: una maglia che funziona in gara, che funziona in foto, e che soprattutto funziona come simbolo.

Per i tifosi significa poter indossare una storia riconoscibile, per il club significa portare in giro per l’Italia un brand che non rinuncia al proprio vocabolario. L’inclusione nella Top 5 di un osservatore internazionale è una cartolina che vale doppio: qualità visiva e credibilità fuori dai confini locali.


La Third 2025-26 dell’US Catanzaro 1929 è, in sintesi, un ponte: tra memoria e modernità, tra campo e strada. È la dimostrazione che si può fare marketing con senso, quando la maglia nasce da un’idea e quell’idea racconta chi siamo. Adesso la scena passa al Ceravolo: il nero-verde è pronto a illuminarsi sotto i riflettori. E non soltanto per la tinta fluo.

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