Catanzaro si tinge di orgoglio grazie a Giovanni Polizzi, dottorando in Ingegneria Aerospaziale, che ha conquistato il prestigioso AIAA 2024 Solid Rocket Best Paper Award. Questo riconoscimento, conferito dall’American Institute of Aeronautics and Astronautics, celebra il miglior articolo scientifico nel campo dei razzi a propellente solido e sottolinea l’eccellenza della ricerca italiana a livello globale. Il risultato raggiunto da Polizzi non solo testimonia la qualità delle sue competenze, ma getta luce su un progetto innovativo che potrebbe rivoluzionare il settore.
Un progetto rivoluzionario premiato a Orlando
Il premio è stato assegnato durante il 2025 AIAA SciTech Forum, uno degli eventi più importanti per la comunità aerospaziale mondiale, tenutosi a Orlando, in Florida, lo scorso 6 gennaio. Alla cerimonia, Polizzi ha ricevuto l’ambito riconoscimento alla presenza di Dan Hastings, presidente dell’AIAA, e Rusty Powell, direttore del gruppo AIAA Propulsion and Energy. Il paper premiato, intitolato “A Numerical Method for Burnback Analysis of UV-cured Solid Rocket Propellant Grains”, è stato sviluppato sotto la guida dei docenti Andrea Ferrero, Filippo Masseni e Dario Pastrone del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMEAS).
Questo riconoscimento è frutto di anni di studio e di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto esperti del settore. Il forum di Orlando rappresenta una delle vetrine più prestigiose per l’industria aerospaziale, conferendo ulteriore rilevanza al premio e al valore del lavoro svolto dal giovane ricercatore catanzarese.
Innovazione e sostenibilità nei razzi a propellente solido
Il lavoro di Polizzi si inserisce in un progetto avviato nel 2018 e finanziato dalla Compagnia di San Paolo, che ha portato alla registrazione di un brevetto. L’obiettivo principale era ripensare i processi tradizionali di progettazione e produzione dei grani di propellente solido composito, i blocchi di combustibile all’interno dei motori a razzo. Il metodo tradizionale, complesso e costoso, comporta rischi significativi per la sicurezza degli operatori a causa del trattamento termico necessario.
La soluzione proposta dai ricercatori elimina il trattamento termico e introduce la polimerizzazione tramite radiazione ultravioletta (UV) generata da LED, combinata con tecniche di manifattura additiva. Questo approccio non solo riduce i costi e i rischi, ma apre la strada a una produzione più sostenibile ed efficiente. La manifattura additiva, inoltre, consente un controllo preciso della composizione e della porosità dei grani, migliorando significativamente le prestazioni complessive del motore e offrendo nuove opportunità per i progettisti.
La combinazione di sostenibilità e innovazione tecnologica rappresenta un punto di svolta per l’industria aerospaziale, che deve affrontare sfide sempre più complesse legate alla sicurezza e all’efficienza. Questo progetto non solo risponde a queste esigenze, ma pone le basi per una nuova generazione di razzi a propellente solido.
Il contributo di Giovanni Polizzi
Polizzi ha sviluppato strumenti numerici avanzati per simulare l’evoluzione della geometria dei grani durante la combustione, integrandoli con modelli fluidodinamici per analizzare il flusso dei gas e le prestazioni del razzo. Il suo lavoro rappresenta una pietra miliare nella progettazione di grani combustibili innovativi, grazie alla capacità di adattarsi alle nuove caratteristiche balistiche del propellente prodotto con tecniche all’avanguardia.
“Il nostro obiettivo è ridefinire le metodologie di progettazione per creare razzi più sicuri, sostenibili e performanti,” ha dichiarato Polizzi. “Questo risultato non sarebbe stato possibile senza il supporto di un team eccezionale e di finanziamenti mirati che hanno reso concreta la nostra visione.” Le simulazioni avanzate sviluppate da Polizzi hanno permesso di validare i risultati teorici con dati sperimentali, confermando la validità del metodo proposto e aprendo nuove prospettive per l’ottimizzazione dei motori a propellente solido.
Il lavoro di Polizzi si è concentrato anche sull’analisi delle prestazioni balistiche, utilizzando strumenti numerici per monitorare l’evoluzione delle geometrie dei grani durante la combustione. Questa capacità di simulazione rappresenta un significativo passo avanti per la progettazione e la produzione di razzi, garantendo prestazioni superiori e una maggiore sicurezza operativa.
Implicazioni future per l’industria aerospaziale
Le simulazioni effettuate da Polizzi, validate attraverso dati sperimentali e modelli analitici, dimostrano l’efficacia del nuovo approccio e segnano un passo avanti significativo nella progettazione di motori a razzo. L’innovazione proposta ha il potenziale per rivoluzionare il settore, offrendo soluzioni più flessibili e sicure per le missioni spaziali future. La possibilità di personalizzare la composizione e la struttura dei grani rappresenta un vantaggio strategico per adattare i propellenti alle esigenze specifiche di ciascuna missione.
Questo riconoscimento non è solo un traguardo personale per Giovanni Polizzi, ma rappresenta anche un motivo di grande orgoglio per Catanzaro e per l’Italia, sottolineando il ruolo della ricerca accademica nel promuovere innovazioni tecnologiche di rilievo internazionale. L’impatto di questa ricerca non si limita alla progettazione di razzi: apre nuove prospettive per il settore aerospaziale, dalla sostenibilità produttiva alla sicurezza operativa. Inoltre, il lavoro di Polizzi evidenzia come l’adozione di tecnologie innovative possa trasformare l’intero ciclo produttivo, aumentando l’efficienza e riducendo i rischi.
Il successo di Giovanni Polizzi è un esempio ispirante per i giovani talenti che aspirano a contribuire all’avanzamento tecnologico. La sua dedizione e il suo lavoro pionieristico dimostrano come la ricerca scientifica possa avere un impatto concreto sul futuro dell’industria aerospaziale. Non resta che attendere i prossimi sviluppi di questa promettente carriera, che ha già iniziato a lasciare il segno nel panorama internazionale.