Dopo la brutta sconfitta interna con il Palermo, tornano alla ribalta i CASERTA OUT, che già imperversavano ad inizio stagione. Poi i risultati messi a segno da staff tecnico e calciatori, avevano fatto eclissare questi soggetti e francamente non ne sentivamo la mancanza. Ora, dopo il Palermo, senti cose dell’altro mondo su una presunta rivoluzione tattica, perché avrebbe giocato dall’inizio Compagnon e non Biasci “abbiamo perso per questo”, senza tenere conto come una squadra già forte di suo come il Palermo, sia stata enormemente avvantaggiata dall’autogol incredibile dell’ottimo Bonini.
Episodio che ha invalidato tutta la costruzione tattica del mister ed ha reso poi complicata la prima frazione di gara. Però, se chiedi a questi signori come era messo in campo il Catanzaro inizialmente con i siciliani, senti delle cose… su cui RIDERE è l’unica reazione ragionevole.
Anzi senza chiedergli nulla, nel ridicolo ci si mettono da soli sui social e nelle interviste a caldo post gara, è tutto l’anno che procedono in questo senso, salvo Gennaio e Febbraio in cui erano per forza dei risultati, spariti dai radar.
Ora sono di nuovo tra noi e ti attribuiscono concetti che TU non hai né detto, né pensato. Non ci arrivano, non hanno capito cosa sia successo la scorsa estate, non accettano che a causa del loro IDOLO precedente, abbiamo dovuto gestire una situazione molto complicata.
Grande società e grande mister, messo in difficoltà da un mercato potenzialmente rischioso che poi si è rivelato in gran parte un problema per l’allenatore. E questo non perché hanno sbagliato società e Ds. Assolutamente NO! Questo perché i tempi erano ristretti e Polito ha fatto il massimo nella situazione DATA.
Ci si è assunti un rischio acquisendo le prestazioni di calciatori potenzialmente forti e con un nome anche importante, ma in condizioni fisiche non buone per usare un eufemismo. Lo sa il Presidente cui non sfugge NULLA e lo sa Ciro Polito, un volpone, un professionista con relazioni importanti e non l’ultimo arrivato qualsiasi, che se Caserta avesse potuto contare su D’Alessandro, Compagnon, Koutsoupias, La Mantia, Buso Coulibaly (sono finiti?) e poi ancora su Situm e Antonini tra i vecchi sempre con problemi, avremmo almeno dieci punti in più.
E questo senza se e senza ma! La stagione di Antonini ha costretto il mister a schierare Brighenti, ad agosto 36 anni, sempre titolare. Biasci (nel cuore di tutti noi) che secondo questi esperti è stato trascurato, ha giocato 18 volte dall’inizio e altre 10 è subentrato (non sanno neanche di cosa parlano, luoghi comuni a go go) ed è il secondo attaccante dopo Iemmello come titolarità. È incappato in una stagione non felice, punto! Pittarello è partito dall’inizio 17 volte, quindi una in meno di Biasci. E poi per queste situazioni che cerchi di spiegare, ti mettono in bocca concetti totalmente fuorvianti. Questi sono fatti e la società li conosce benissimo, non critiche alla stessa che và solo ringraziata.
Disegnino finale: Caserta, tra tutti gli acquisti, ha beneficiato dell’apporto fisico e costante di due calciatori come titolari e cioè Pigliacelli e Bonini; da gennaio (mese in cui sono stati rispediti al mittente Ceresoli e Turicchia, dato in prestito Volpe) anche di Quagliata, un poco Ilie e nella rosa da alternare con gli altri, di Pittarello, Cassandro e Pagano, ora anche lui vittima di contrattempi.
Squadra che ha fatto tre mesi da urlo, Dicembre, Gennaio e Febbraio e sempre e solo con l’apporto di Pigliacelli, Brighenti, Scogna, Bonini, Petriccione, Pompetti, Pontisso e Iemmello. Ovvio che questi eroi adesso tirino il fiato. Quando le cassandre… NAVIMU E SARVARA… pensavano che solo un miracolo ci poteva appunto SARVARA, in novembre sostenemmo da queste pagine che avremmo disputato i play off da settimi oppure ottavi.
Dopo lo Spezia si era accarezzato anche il sogno di qualcosa in più, quarto o quinto posto. Ora un sesto sarebbe il giusto premio. Andiamo a prenderlo con l’aiuto di tutti. Per proprietà, dirigenza, staff tecnico e calciatori sarebbe un traguardo importantissimo oltre che ampiamente meritato. Ma ancora di più sarebbe un successo di tutti i tifosi, di tutta la città e di tutta la regione. Perché, ricordiamolo sempre. LA CALABRIA È GIALLOROSSA!