sabato 27 Luglio 2024

L’ex Celestini sulla promozione: “Sono enormemente felice. Catanzaro merita la Serie A”

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Ci sono calciatori che entrano nella Storia del calcio dalla porta principale. Quelli al posto giusto nel momento giusto, per intenderci. E nello stesso tempo, oltre a vivere eventi calcistici entrati nella memoria del calcio mondiale, rimangono impressi nei ricordi dei tifosi per un evento contrario, per un rigore causato. È il caso di Costanzo Celestini, nato a Capri (Napoli) il 14 maggio 1961 e ligure di adozione. Cresce ovviamente nel Napoli e nella squadra partenopea, in due differenti periodi, colleziona 117 presenze nel massimo campionato segnando due reti. Fra l’uno e l’altro periodo, nella stagione 1981/82 passa in prestito al Catanzaro. Gioca 20 partite e segna due gol, e il 16 maggio 1982 provoca con un “mani” in area il rigore trasformato da Liam Brady che deciderà Catanzaro-Juventus 0-1 regalando lo scudetto ai bianconeri, ai danni della Fiorentina. Un rigore, quello assegnato dal signor Claudio Pieri di Genova, arbitro della contesa, decisamente molto presunto, e ancora oggi Celestini rivendica di aver preso il pallone “più con la spalla che con il braccio”. Ma il mediano, tornato al Napoli, il 3 novembre 1985 è testimone privilegiato – con un’insolita maglia numero 11 – di un altro evento storico: neanche l’arbitro, il signor Giancarlo Redini di Pisa, si immagina che con un fischio entrerà anche lui nella storia, e Diego Armando Maradona lo smentisce segnando la magica punizione da dentro l’area che deciderà Napoli-Juventus 1-0. Una carriera ricca di emozioni, quella di Celestini, ma anche per lui il giallorosso è un’emozione imperdibile, soprattutto ora.  

Che sensazione ti dà questa promozione in Serie B? 

“Sono enormemente felice per questo traguardo raggiunto dai giallorossi. Catanzaro per me merita anche la serie A e non lo dico tanto per dire, come tutti voi sapete. Tifoseria, società, staff e calciatori sono stati fantastici”. 

Cosa ti aspetti da adesso in poi per il Catanzaro? 

“Ora bisogna programmare con anticipo la stagione successiva per far sì che anche obiettivi ancora più importanti possano arrivare. Ho trascorso un periodo calcistico fantastico in un posto stupendo e Catanzaro la porto sempre nel mio cuore. Porto un abbraccio forte a tutti voi e che i festeggiamenti possano continuare ancora, perché ricordatevi, “chi ha fame non dorme”. In bocca al lupo per il prossimo campionato. Per me, Catanzaro forever”.

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