sabato 27 Luglio 2024

Reggiana-Catanzaro, il doppio ex Galasso: “Giallorossi superiori a tutti. Mi accade spesso di sognare il gol contro il Monopoli”

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L’ultimo atto della stagione, sulle ali dell’entusiasmo, è la sfida Reggiana-Catanzaro che deciderà la vincente della Supercoppa di Serie C. E per questo intervistiamo un ex sia giallorosso che granata. Michelangelo Galasso, nato ad Avetrana (Taranto) il 9 ottobre 1966, dopo un inizio di carriera nelle serie minori fra Mesagne, Squinzano, Bagheria ed Enna, passa poi alla Reggiana allenata da Pippo Marchioro in Serie B, dove, da rincalzo, nella stagione 1991-92 gioca due partite e poi passa al Catanzaro insieme a due compagni di squadra, il giovane Marco Marzi e il più esperto (Vicenza in Serie B e Verona in Serie A) Alfonso Bertozzi. Galasso disputerà in maglia giallorossa 20 gare di campionato con un gol in un Catanzaro-Monopoli che ancora oggi ricorda con emozione. E da lui ci facciamo raccontare il passato e il presente, nelle parole di un reggiano d’adozione che è rimasto legato anche ai suoi trascorsi nelle Aquile.

– Quali sono i momenti più importanti che ricorda dell’esperienza da calciatore trascorsa a Catanzaro? 

“Il più importante è sicuramente il mio gol contro il Monopoli, un momento che spesso mi accade di sognare: io che entro dal sottopasso nello stadio Ceravolo, corro per tutto il campo e faccio gol per poi andare ad esultare sotto la curva con i tifosi, in un flusso di emozioni che solo da quell’attimo di vita calcistica si può avere in dono. Un altro ricordo che resta per sempre sono state le corse che facevo tra gli allenamenti a Steccato di Cutro e le aule universitarie con i miei amici corsisti, perché a Catanzaro ho iniziato la facoltà dell’allora I.S.E.F che a tutt’oggi mi permette di insegnare al Liceo Artistico di Reggio Emilia”.

– Da reggiano di adozione e tifoso, ha certamente seguito il campionato dei granata e da uomo di calcio penso anche quello del Catanzaro. Cosa pensa delle due squadre e delle rispettive vittorie nei gironi di Serie C? 

“Il Catanzaro è una squadra forte, di livello superiore rispetto alle altre squadre. “È stato l’anno suo” mi viene da dire, ed ha un insieme di attaccanti ognuno uno più forte dell’altro. Sarà un grande anno da ricordare e da ripetere, magari, in categorie superiori. La Reggiana ha fatto un campionato importante, che l’ha vista sempre davanti in classifica rispetto alle altre squadre – a parte un piccolo momento di flessione dal quale si è subito ripresa – con giocatori forti e navigati per la categoria. Entrambe le squadre non hanno stravolto la rosa in questo campionato e per tutte e due quindi c’è la consacrazione di una programmazione biennale e di grande qualità”.

– Non chiedo certamente pronostici, ma a suo parere come arrivano le due squadre a questa partita decisiva per la Supercoppa? 

“Arrivano in modi diversi perché per la città di Catanzaro questo è “vivere calcio” come obiettivo di vita, sempre; mentre a Reggio Emilia, a parte i tifosi veri, puoi rischiare di sentirti “appagato”. Sarà interessante vedere tatticamente come lavorerà la fase difensiva della Reggiana, specialmente con i braccetti difensivi, contro una disponibilità a modificare il reparto di attacco del Catanzaro e non ultimo una lotta fisica sui quinti di centrocampo che anche Platone sicuramente applaudirebbe. Ma alla fine è una festa per tutte e due le squadre, anche se i pronostici sono a favore del Catanzaro”. 

Foto: Corriere di Bologna

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