Sarà perché eravamo, ahimè, disabituati, sarà perché avevamo tanta fame di vittoria dopo anni e anni di scarse fortune calcistiche, ma dobbiamo ammettere che stiamo godendo come non accadeva dai tempi della serie A, dai tempi delle vittorie a San Siro e all’ Olimpico. Dopo Genova, Palermo. Dal Marassi al Barbera, uscire vittoriosi e tra gli applausi del pubblico di casa non ha prezzo. E poi leggere i commenti di addetti ai lavori e semplici tifosi avversari fa venire la pelle d’oca. È ormai pensiero unanime che il Catanzaro pratica il calcio più bello della serie B. Questo allenatore e questi ragazzi ci stanno facendo sentire orgogliosi di noi che finalmente possiamo ostentare di nuovo con fierezza la sciarpa giallorossa al collo, la stessa sciarpa indossata in un passato recente ma che sembra lontanissimo a Cerignola, a Francavilla, a Monterosi. Ora corre l’obbligo di far si che questo sogno continui. La promozione in serie A sembra quasi un miraggio lontano, ma è invece una concreta e meravigliosa opportunità. Dobbiamo crederci. Dobbiamo crederci tutti società in primis. Siamo i più belli ma non ci basta, vogliamo essere i più forti e portare la nostra sciarpa di nuovo a San Siro. Si può fare.
Foto: US Catanzaro 1929
