In un clima di entusiasmo e riconoscimento, il presidente dell’US Catanzaro, Floriano Noto, ha vissuto nelle scorse ore un momento particolarmente significativo della sua carriera dirigenziale, ricevendo il prestigioso “Premio Maestrelli”, uno dei riconoscimenti più ambiti nel panorama calcistico nazionale. L’occasione è stata la cerimonia tenutasi presso il suggestivo Teatro Manzoni di Cassino, dove Noto ha rilasciato una lunga intervista esclusiva alla direttrice di Calciomercato.it, Eleonora Trotta, parlando a tutto campo di presente, passato e futuro del Catanzaro, ma anche del suo legame personale con uno dei più grandi tecnici del calcio italiano, Claudio Ranieri.
Un premio che vale una stagione
“Ringrazio Massimo e Giulio Halasz per questo riconoscimento, da sempre molto ambito” – ha dichiarato il presidente Noto, visibilmente emozionato. “Siamo contenti per i playoff e per la nostra stagione. Siamo partiti in sordina, considerando che il nostro obiettivo iniziale era una salvezza tranquilla”. Queste parole riassumono l’approccio sobrio e concreto che ha caratterizzato l’intero percorso giallorosso nella stagione 2024/25. Una squadra capace di superare ogni aspettativa, confermando quanto di buono costruito l’anno precedente nonostante gli addii pesanti in estate.
La presenza del Catanzaro ai playoff di Serie B rappresenta il culmine di un cammino costruito con programmazione, equilibrio societario e una forte identità tecnica. Il premio Maestrelli, dedicato alla memoria di Maurizio Maestrelli, figlio del leggendario Tommaso, è andato nelle passate edizioni a dirigenti del calibro di Walter Sabatini, Tiago Pinto e Saverio Sticchi Damiani, e oggi si arricchisce della figura di Noto, esempio di competenza e passione.
Ranieri, l’amicizia e l’aneddoto che fa sorridere
Impossibile non toccare il tema di Claudio Ranieri, con il quale Floriano Noto condivide un rapporto che va ben oltre i confini sportivi. “Conosco Claudio da tantissimi anni ed ero sicuro che avrebbe riportato la Roma ai vertici”, racconta Noto. “Lui ha una grandissima dote: riesce a far esprimere al massimo ogni calciatore. E sarà fondamentale anche come dirigente”. Il riferimento è alla recente decisione di Ranieri di abbandonare la panchina al termine della stagione, pronto a vivere un nuovo ruolo nel mondo del calcio e, forse, più tempo da dedicare a se stesso e ai suoi affetti.
“Quando ha lasciato il Cagliari lo scorso anno, ho provato a convincerlo a chiudere la carriera a Catanzaro” – rivela Noto – “È legatissimo alla nostra società, è stato il capitano, ma mi ha detto chiaramente: ‘Torno solo se mi chiama la Roma’”. E poi aggiunge, con un sorriso: “L’altra sera gli ho girato la foto del nuovo Papa, che in effetti gli somiglia. Lui ha riso dicendo: ‘Ora sapete perché smetto di allenare, ho un nuovo compito!’”.
Un aneddoto che racconta il lato umano di Ranieri e il rapporto autentico con il presidente Noto, un uomo che negli ultimi anni ha saputo coniugare valori umani e visione sportiva in modo esemplare.
Una stagione oltre le aspettative
In una Serie B tra le più equilibrate e competitive degli ultimi anni, il Catanzaro ha saputo ritagliarsi uno spazio di primissimo piano. Dopo la promozione dello scorso anno e una prima stagione di assestamento, il club ha saputo consolidarsi tra le grandi della categoria. Il presidente Noto non ha mai nascosto l’ambizione, ma ha sempre ribadito che il progetto poggia su basi solide: pianificazione, rispetto dei ruoli, e attenzione al bilancio.
“Abbiamo lavorato con grande umiltà, senza proclami, ma con la convinzione che con il lavoro quotidiano si possano ottenere risultati straordinari” – ha detto più volte in stagione. La partecipazione ai playoff è arrivata grazie a un percorso fatto di continuità e consapevolezza, anche nei momenti più complicati, come le fisiologiche battute d’arresto del girone di ritorno.
Fabio Caserta, alla guida tecnica, ha rappresentato la continuità ideale del progetto, mostrando grande capacità di gestione, valorizzazione della rosa e leadership anche nei momenti più difficili. Il rapporto tra tecnico e presidente si è rivelato ancora una volta determinante, fondato sulla stima reciproca e su obiettivi condivisi.
Guardare avanti con ambizione e realismo
Con i playoff alle porte e il sogno Serie A ancora vivo, il Catanzaro si prepara a vivere un finale di stagione intenso, con la voglia di stupire ancora. La sfida con il Cesena, in programma sabato 17 maggio al “Ceravolo”, rappresenta uno spartiacque importante. La società si è mossa con attenzione anche sul piano logistico, aprendo la prevendita con modalità precise e un occhio di riguardo per tifosi e abbonati.
Il presidente, dal canto suo, guarda al futuro con razionalità. “Il calcio non può prescindere da una visione industriale” – ha spesso dichiarato in passato. Una filosofia gestionale che ha consentito al Catanzaro di diventare un modello di sostenibilità e crescita, anche in un contesto competitivo e instabile come quello della Serie B.
Floriano Noto rappresenta oggi un punto di riferimento nel panorama calcistico italiano. Il Premio Maestrelli non è solo un riconoscimento personale, ma anche la certificazione del lavoro di un club intero, che ha saputo unire risultati sportivi e solidità strutturale, diventando simbolo di orgoglio per una città intera.
Il futuro è ancora tutto da scrivere. Ma se il presente ha il volto sorridente di Noto e il passo sicuro del Catanzaro, è lecito continuare a sognare.