Certe immagini, nel calcio, parlano più di un risultato. L’amichevole di prestigio tra Napoli e Catanzaro, disputata a Dimaro, resterà impressa nella memoria giallorossa non soltanto per l’onore di aver affrontato i campioni d’Italia a viso aperto. A segnare la giornata è stato infatti l’infortunio occorso a Marco Pompetti, uno degli elementi più brillanti nella prima parte della gara. Un episodio doloroso che ha scosso tutto l’ambiente, accendendo i riflettori sul lato più umano del gioco, quello che unisce anche nelle difficoltà. A poche ore dal termine della partita, è stato lo stesso Napoli, attraverso i propri canali ufficiali, a pubblicare un messaggio di solidarietà sincera nei confronti del centrocampista giallorosso, coinvolto in un duro scontro con Luis Hasa.
“Luis Hasa e tutta la SSC Napoli sono rammaricati per l’infortunio occorso al calciatore del Catanzaro, Marco Pompetti, durante l’amichevole di ieri. A Marco un caloroso abbraccio e i più sinceri auguri di una pronta guarigione”.
Luis Hasa e tutta la SSC Napoli sono rammaricati per l'infortunio occorso al calciatore dell' @USCatanzaro1929, Marco Pompetti, durante l'amichevole di ieri.
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) July 27, 2025
A Marco un caloroso abbraccio e i più sinceri auguri di una pronta guarigione.
Un tweet breve, ma carico di rispetto. Parole che hanno fatto subito il giro del web, raccolto l’apprezzamento dei tifosi del Catanzaro e sottolineato – una volta di più – come il calcio sappia talvolta riservare atti di grande sportività, anche al di fuori del rettangolo verde.
Preoccupazione per la tibia, si attende l’esito degli esami
Pompetti si è accasciato al suolo a metà ripresa, dopo un contrasto a centrocampo. Le sue espressioni, la richiesta immediata del cambio e l’uscita dal campo immediato hanno lasciato presagire qualcosa di serio. Lo stesso Alberto Aquilani, nel post gara, ha parlato con toni preoccupati, parlando di una possibile frattura alla tibia. Nelle prossime ore sono attesi gli esami strumentali per valutare l’entità dell’infortunio. In caso di lesione ossea, i tempi di recupero potrebbero protrarsi anche tra i quattro e i sei mesi, ma il club – così come tutto l’ambiente – si aggrappa alla speranza che si tratti solo di un trauma contusivo.
Il centrocampista era stato tra i migliori in campo, sfiorando il gol con una splendida conclusione e servendo a Iemmello la palla del momentaneo 2-1. Un talento completo, capace di unire dinamismo, visione di gioco e qualità tecnica. Per questo la sua assenza, qualora confermata a lungo, rappresenterebbe una perdita pesante. Il Catanzaro si trova ora di fronte a un bivio: attendere l’esito degli accertamenti o intervenire sul mercato, andando a cercare un profilo con caratteristiche simili – muscolarità, altezza, capacità di vedere la porta – in grado di affiancare e alternarsi con Petriccione e Pontisso.
Una ferita che unisce: oltre la rivalità, il rispetto
Il messaggio del Napoli, firmato anche a nome del diretto interessato Luis Hasa, è stato accolto con maturità e riconoscenza dalla tifoseria calabrese. Perché nel calcio, specialmente in un momento delicato come un infortunio, non esistono colori o rivalità. C’è solo la dignità di un atleta, il valore di una carriera e il rispetto umano tra chi condivide la stessa passione.
Il gesto dei partenopei ha dato un segnale forte, che travalica l’ambito della cronaca sportiva e offre una lezione di stile: gli avversari non sono mai nemici, ma parte di uno stesso mondo.
Ora non resta che attendere con fiducia gli aggiornamenti sulle condizioni di Marco Pompetti, nella speranza che il responso medico possa restituire al più presto alla squadra uno dei suoi riferimenti più importanti. Perché, oltre al talento e alla visione di gioco, Pompetti ha già dimostrato di avere anche il cuore e la tenacia di chi non molla mai.