C’è un rumore particolare quando scendi sotto la pancia del “Città del Tricolore”: passi che rimbombano, tacchetti che graffiano il cemento, l’odore del campo che arriva in corridoio. È lì che Reggiana-Catanzaro (oggi, ore 15) comincia davvero. Le probabili formazioni sono più di un elenco: raccontano il momento delle due squadre, tra dubbi, acciacchi e scelte che pesano.
Qui Catanzaro
La settimana è stata piena, tra video e correzioni sul prato. Aquilani ha chiesto due cose: ritmo e riconoscibilità. Per arrivarci, si affida alla soluzione più provata: 3-4-2-1 con Pigliacelli a guidare il reparto e la coppia Bettella-Antonini a costruire la base, Di Chiara terzo di sinistra per uscire puliti. Sugli esterni corsa e gamba: Favasuli a destra, Nuamah a sinistra (ballottaggio aperto fino all’ultimo giro d’orologio con D’Alessandro). Dentro al campo torna Rispoli accanto a Pontisso per far viaggiare palla e tempi. Sulla trequarti la matita sottolinea due firme: Oudin tra le linee per cucire e Cissé per andare a strappi. Davanti, la certezza: Iemmello, vertice e bussola.
Assenze pesanti e programmate: Pompetti è ancora fuori, Di Francesco ha ripreso con il gruppo ma senza forzare (obiettivo Juve Stabia), Frosinini ai box per noie muscolari, Alesi e Bashi fuori lista. Pandolfi c’è, ma con minutaggio da gestire. In panchina il 2005 Seha torna a respirare l’erba della B.
Catanzaro (3-4-2-1): Pigliacelli; Bettella, Antonini, Di Chiara; Favasuli, Rispoli, Pontisso, Nuamah; Oudin, Cissé; Iemmello. All. Aquilani.
Qui Reggiana
Dionigi ha lavorato sulla compattezza, parola chiave del suo lessico. Modulo speculare, 3-4-2-1, con Motta tra i pali e il totem Rozzio al centro di una linea completata da Papetti e dal mancino Bonetti (scelto anche per la prima uscita pulita). Corsie: Rover a destra per spingere e rientrare sul sinistro, Marras favorito a sinistra con Bozzolan e Tripaldelli pronti a subentrare. In mezzo il dinamismo di Bertagnoli accanto a Reinhart. Sulla trequarti più soluzioni: Portanova resta riferimento, con Tavsan avanti nel ballottaggio; occhio a Girma come carta a gara in corso. Davanti, fisico e profondità: Gondo.
Fuori Sampirisi e Magnani (recupero in corso), Štulac (tendine d’Achille da valutare) e Quaranta (bicipite femorale). I giovani Maisterra, Cavaliere e Conté resteranno con la Primavera.
Reggiana (3-4-2-1): Motta; Papetti, Rozzio, Bonetti; Rover, Reinhart, Bertagnoli, Marras; Tavsan, Portanova; Gondo.All. Dionigi.
Le chiavi tattiche
Pressioni speculari. Modulo contro modulo: uscita bassa centrale per la Reggiana con Rozzio e mezzali che si abbassano; Catanzaro chiamato a scegliere se alzare Oudin e Cissé sui braccetti o schermare linee interne con Rispoli-Pontisso. In non possesso giallorosso, occhio al lato di Rover: serviranno scalate perfette tra Nuamah e Di Chiara.
Trequarti come spartito. La partita può girare qui. Portanova cerca l’imbucata alle spalle di Pontisso, Oudin proverà a farsi trovare tra le linee per dare tempi a Iemmello. Chi riesce a “pescare” meglio il nove avrà mezza strada.
Palla inattiva. Con Rozzio e Gondo da una parte, Bettella e Antonini dall’altra, le palle ferme non sono dettaglio. Contano battitore e traiettoria: Oudin piede educato, Marras taglia forte sul primo.
Il peso del settore ospiti
Alle 19 la prevendita ha chiuso il conto: 1.288 biglietti nel settore ospiti. Un dato che racconta disponibilità e fiducia dopo una settimana di mormorii. A Reggio si sentirà. E per una squadra giovane in piena costruzione, quel suono può diventare benzina.
Cosa aspettarsi
Catanzaro chiamato ad alzare giri e precisione nell’ultimo terzo dopo le occasioni sprecate con la Carrarese. Reggiana pronta a giocarsi ritmo e aggressione verticale, con Gondo per sporcare le uscite e correre negli spazi. Un dettaglio, una lettura, una palla recuperata alta potrebbero fare la differenza.
La domanda che resta sul tavolo è semplice: chi riuscirà a portare il match sul proprio piano – palleggio e rifinitura per le Aquile, ripartenza e duelli per i granata?
