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mercoledì 1 Ottobre 2025

Emanuele, il piccolo supereroe in visita al Catanzaro: sorrisi e maglie autografate

Prima della trasferta di Genova, il Catanzaro ha ricevuto una visita speciale nel ritiro. Emanuele, il bambino di 9 anni conosciuto sui social come EmanueleSuperstar16, ha incontrato la squadra giallorossa ricevendo maglie autografate da Iemmello, Brighenti e l’intera rosa. Il piccolo tifoso che combatte con coraggio la sua battaglia ha portato energia positiva ai ragazzi di Aquilani, regalando il suo iconico saluto con la mano sulla fronte. Una storia di calcio, forza e solidarietà che ha emozionato tutto l’ambiente giallorosso

Nel ritiro che precede la partita di Genova, il Catanzaro ha ricevuto una visita che ha lasciato il segno nei cuori di tutti. Emanuele, il piccolo supereroe di 9 anni che su Instagram è conosciuto come EmanueleSuperstar16, ha incontrato la squadra giallorossa in un momento di grande emozione condivisa.

Le immagini pubblicate sui social raccontano una storia bellissima: Emanuele con la maglia numero 9 di Pietro Iemmello, il sorriso accanto a Nicolò Brighenti con la 23, l’abbraccio con Alberto Aquilani e la foto di gruppo con tutta la rosa. Momenti che vanno oltre il calcio giocato e che testimoniano i valori che fanno grande questo sport.

Il piccolo campione che unisce la Serie B

Chi segue il calcio italiano conosce bene Emanuele. Il bambino, originario di Bitonto ma residente a Genova con la famiglia, è diventato una figura speciale per tanti calciatori di Serie A e Serie B. La sua storia è stata raccontata anche dalla Gazzetta dello Sport, che ha evidenziato come questo piccolo tifoso stia combattendo con straordinario coraggio una battaglia importante.

Accanto a lui ci sono sempre papà Alfredo e mamma Nadina, una famiglia fortissima che ha fatto del calcio un elemento di condivisione e di gioia. Emanuele ha una passione sconfinata per questo sport, alimentata fin da piccolissimo dal padre che lo portò allo stadio San Nicola quando aveva appena pochi mesi per un Bari-Venezia.

La caratteristica che lo ha reso celebre è il suo iconico saluto: mano destra sulla fronte e linguaccia. Un gesto nato dal rapporto affettuoso con papà Alfredo, visto per la prima volta in un cartone animato e oggi diventato l’esultanza che tanti calciatori dedicano a lui dopo i gol.

La visita al Catanzaro: maglie, sorrisi e abbracci

Nel ritiro giallorosso, Emanuele ha incontrato tutta la squadra ricevendo un’accoglienza straordinaria. Le foto pubblicate mostrano momenti di grande intimità: il capitano Iemmello che gli consegna la maglia autografata con il numero 9, Brighenti con la sua 23, e poi l’abbraccio collettivo con tutti i giocatori che hanno posato per la foto di gruppo con il saluto militare.

Anche mister Aquilani ha voluto dedicare del tempo al piccolo tifoso, fermandosi per foto e chiacchiere. Un gesto che testimonia la sensibilità dell’allenatore e la capacità del Catanzaro di andare oltre i risultati del campo, dedicando attenzione a chi vive il calcio con passione pura.

Per Emanuele, che vive a Genova, l’incontro con il Catanzaro assume un significato ancora più speciale proprio alla vigilia della trasferta al Ferraris. Il piccolo conosce bene quella città, è amico dei giocatori di Genoa e Sampdoria – come raccontato dalla Gazzetta – e ora ha potuto abbracciare anche i giallorossi in trasferta nella sua città.

Quando il calcio diventa abbraccio

Storie come quella di Emanuele ricordano che il calcio è molto più di novanta minuti su un campo. È condivisione, è emozione, è la capacità di unire persone diverse attorno a valori comuni. I calciatori che dedicano esultanze al piccolo tifoso, le squadre che aprono le porte dei ritiri, le famiglie che vivono il calcio come momento di gioia: tutto questo va oltre i risultati e le classifiche.

Il Catanzaro ha dimostrato ancora una volta di essere una società attenta alle persone, capace di fermarsi per regalare un sorriso a chi ne ha bisogno. Come raccontavamo parlando dei valori del club, questi gesti costruiscono un’identità che va oltre il campo e che rende speciale l’appartenenza giallorossa.

Per papà Alfredo e mamma Nadina, vedere il figlio così felice circondato dai giocatori del Catanzaro rappresenta un momento prezioso. Il piccolo Emanuele, che sogna di diventare giornalista sportivo ed è già preparatissimo su trasferimenti, statistiche e fantacalcio, ha vissuto un’altra giornata da ricordare nella sua collezione di incontri con i protagonisti del calcio italiano.

Mercoledì sera, mentre il Catanzaro scenderà in campo al Ferraris per la sfida contro la Sampdoria, ci sarà anche un piccolo tifoso speciale a fare il tifo per i giallorossi. Con il suo saluto iconico – mano sulla fronte e linguaccia – Emanuele porterà fortuna alla squadra che lo ha accolto con tanto calore.

Perché il calcio è anche questo: è la capacità di regalare sorrisi, di creare ricordi indelebili, di essere una famiglia allargata dove ognuno trova il suo posto. E il Catanzaro ha dimostrato di saperlo fare nel modo migliore.

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