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sabato 18 Ottobre 2025

Cgil Area Vasta al fianco di Fabio Signoretta: “Difendere chi amministra è difendere la democrazia”

“Piena solidarietà al sindaco di Jonadi, Fabio Signoretta, vittima di un vile atto intimidatorio che colpisce non solo la sua persona ma l’intera comunità che rappresenta”.

Lo afferma Enzo Scalese, segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, commentando le minacce ricevute dal primo cittadino, a cui è stata recapitata una lettera contenente la targa della sua auto e insulti offensivi davanti al municipio.

“È l’ennesimo episodio – sottolinea Scalese – che conferma quanto sia difficile e rischioso, oggi, svolgere con onestà e dedizione un ruolo istituzionale nei territori più fragili della Calabria. Fare il sindaco, soprattutto nei piccoli comuni, è diventato un mestiere di frontiera, in cui il senso civico e la responsabilità verso la collettività devono spesso fare i conti con la violenza e il tentativo di condizionare le scelte pubbliche.”

Secondo il rapporto ‘Amministratori sotto tiro’ di Avviso Pubblico, negli ultimi quindici anni si sono registrati 5.716 episodi di intimidazione in Italia ai danni di sindaci, amministratori, funzionari e dipendenti pubblici: una media di oltre 380 ogni anno, più di una al giorno. “Dati che – aggiunge Scalese – raccontano un fenomeno drammatico e diffuso, che mina la fiducia nelle istituzioni e il principio stesso di democrazia locale. È inaccettabile che chi si impegna per la propria comunità debba vivere nella paura.”

“La Cgil Area Vasta – prosegue Scalese – esprime la massima vicinanza al sindaco Signoretta e alla sua famiglia, e auspichiamo che le autorità competenti garantiscano la piena sicurezza personale e amministrativa. Ma soprattutto chiediamo che lo Stato e la società civile si schierino con decisione dalla parte di chi non si piega alle intimidazioni. Servono più protezione, più legalità e più sostegno concreto a chi, ogni giorno, rappresenta le istituzioni nei luoghi più difficili del Paese”.

“Difendere chi amministra con coraggio – conclude Scalese – significa difendere la nostra stessa democrazia. Ogni atto intimidatorio è un colpo inferto non a un singolo, ma all’idea di una Calabria libera e capace di costruire il proprio futuro nella legalità”.

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