La svolta tanto attesa sta per arrivare. Mercoledì 22 ottobre, alle ore 11, la Biblioteca comunale di Catanzaro diventerà il palcoscenico dell’annuncio che i tifosi giallorossi attendevano da mesi: la presentazione ufficiale del progetto di rifacimento parziale dello Stadio Nicola Ceravolo. A darne notizia è stato direttamente il sindaco Nicola Fiorita attraverso i suoi canali social, con un messaggio carico di pragmatismo e ottimismo: “Presentiamo il progetto di parziale rifacimento del nostro glorioso stadio. Poi la solita trafila burocratica (conferenza dei servizi, approvazione in giunta, bando di gara) e saremo pronti”. Una dichiarazione che segna un punto di svolta nella lunga vicenda della riqualificazione dell’impianto di via Paglia, simbolo del calcio calabrese e tempio del tifo aquilotto.
Il primo cittadino ha voluto rassicurare la tifoseria con parole nette: “Siamo in linea con i tempi e saremo in linea con le aspettative”. Un impegno pubblico che conferma quanto anticipato nelle settimane scorse dallo stesso Fiorita. La presentazione di mercoledì rappresenta quindi il coronamento di un lavoro preparatorio iniziato mesi fa e che ora entra nella fase cruciale: quella dell’approvazione formale e dell’avvio delle procedure d’appalto.
Stadio Nicola Ceravolo: Il progetto e le priorità
Il piano di riqualificazione prevede interventi strategici su due fronti principali: la Curva Massimo Capraro e la copertura della Tribuna. L’operazione più attesa riguarda proprio la Capraro, cuore pulsante del tifo organizzato catanzarese. La curva verrà demolita e ricostruita con una struttura innovativa: non più divisa in due settori, ma unica, avvicinata al terreno di gioco fino a 10 metri dalla linea di fondo campo, trasformandola da curva tradizionale a una gradinata all’inglese. Questo intervento, oltre a incrementare la capienza di circa 1.000-1.500 posti, permetterà ai tifosi di vivere il match in modo ancora più ravvicinato e coinvolgente.
L’altro intervento fondamentale riguarda la tribuna, dove verranno finalmente eliminati i famigerati piloni di sostegno che da oltre mezzo secolo ostruiscono la visuale di centinaia di spettatori. “Sono abbonato in Tribuna Ovest, sono il primo che ogni partita maledice quei piloni”, ha confessato con sincerità il sindaco a uscatanzaro.net, sottolineando che l’intervento risponde non solo a esigenze di comfort, ma anche di sicurezza strutturale per un impianto che compie quest’anno 106 anni dalla prima inaugurazione. La vecchia copertura verrà demolita per lasciare spazio a una nuova struttura moderna, conforme alle normative CONI, UEFA e FIGC.
I finanziamenti e le tempistiche
L’operazione conta su una dotazione economica complessiva di 10 milioni di euro: 9 milioni provenienti dalla Regione Calabria (ottenuti anche grazie all’intervento del Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso) e un ulteriore milione di fondi PNRR destinato all’efficientamento energetico. Tuttavia, come ha precisato Fiorita, tra IVA, progettazione, indagini e prezzario regionale, l’importo effettivo dei lavori ammonta a circa 7 milioni di euro. “Con queste risorse non possiamo rifare il Ceravolo”, ha ammesso con franchezza il sindaco, “ciò nonostante abbiamo voluto lavorare su un progetto complessivo. Questi lavori saranno l’inizio, i primi step di un progetto più ambizioso”.
La tabella di marcia è definita nei dettagli: dopo la presentazione di mercoledì, il progetto verrà sottoposto alla conferenza dei servizi e poi all’approvazione della giunta comunale entro la fine di ottobre. A novembre è prevista la pubblicazione del bando di gara, con l’obiettivo di aggiudicare i lavori nei primi mesi del 2026. L’avvio effettivo del cantiere è programmato per maggio 2026, immediatamente al termine della stagione sportiva in corso, così da poter completare gli interventi entro l’inizio del campionato successivo. Una strategia che mira a comprimere al massimo i disagi per la società e per i tifosi, evitando le problematiche logistiche e di sicurezza che sarebbero derivate da lavori durante la stagione.
L’ingegnerizzazione del cantiere
Una delle novità più interessanti del progetto riguarda la metodologia costruttiva. L’amministrazione comunale ha scelto di puntare sull’ingegnerizzazione dei processi di cantiere, una soluzione tecnica che prevede il preassemblaggio dei vari elementi strutturali in acciaio. “I vari pezzi potranno essere pre-assemblati e, una volta completati, si procederà con la messa in opera alla fine del prossimo campionato”, ha spiegato Fiorita. Questo approccio consentirà non solo di ridurre drasticamente i tempi di esecuzione, ma anche di ottenere un considerevole risparmio economico rispetto alle prescrizioni di sicurezza che avrebbero reso accesso e agibilità dello stadio molto più complicati durante lavori tradizionali.
La ricostruzione della Curva Capraro in acciaio rivestito rappresenta l’operazione più rapida tra le due previste, con l’ambizione di completarla entro l’inizio del prossimo torneo. Se i ribassi d’asta lo consentiranno, l’amministrazione punta a realizzare anche i due “formaggini” di raccordo: uno tra la Curva Capraro e la Tribuna Ovest, l’altro tra la nuova Capraro e il settore Distinti. “Utilizzeremo sicuramente i ribassi e poi troveremo le risorse necessarie”, ha assicurato il primo cittadino.
La visione a lungo termine
Oltre agli interventi immediati, il progetto si inserisce in un masterplan più ampio elaborato dalla società di architettura Sportium su commissione di Confindustria Catanzaro. La visione complessiva prevede, in fasi successive, la copertura totale dello stadio (comprese entrambe le curve), la riduzione di un piano della Palazzina, la copertura dei Distinti e il recupero della Curva Est. Per completare l’intera trasformazione servirebbero però altri 40-50 milioni di euro, risorse che l’amministrazione conta di reperire attraverso nuovi finanziamenti regionali o partnership pubblico-private.
Il sindaco ha evidenziato la differenza tra questo approccio programmato e i lavori d’emergenza effettuati per consentire al Catanzaro di disputare la Serie B al Ceravolo: “Quando lavori in emergenza non scegli. L’illuminazione che abbiamo installato per la Serie B, bellissima, oggi in parte la dobbiamo smontare per demolire la copertura della tribuna. Avere una progettazione completa ci consente di non duplicare lavori e non sprecare risorse”. Una lezione appresa che ora si traduce in una pianificazione accurata e sostenibile nel tempo.
L’appuntamento di mercoledì 22 ottobre rappresenta quindi molto più di una semplice presentazione tecnica: è il momento in cui sogni e progetti prendono forma ufficiale, aprendo la strada a quella metamorfosi del Ceravolo che i tifosi giallorossi attendono da decenni. Con la benedizione del presidente Floriano Noto, che ha definito l’impianto “il nostro tempio”, e l’impegno di un’amministrazione che ha fatto della riqualificazione dello stadio una priorità politica, Catanzaro si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia calcistica.