La speranza, in casa giallorossa, assume i colori vividi e incoraggianti di un arcobaleno. La storia Instagram pubblicata pochi minuti fa da Tommaso Cassandro non è una semplice fotografia, ma un messaggio chiaro e potente sul recupero di due pedine fondamentali del progetto tecnico: il difensore si è mostrato palleggiare sul campo di allenamento di San Floro in compagnia di Federico Di Francesco.
Questa immagine di serena ripresa dell’attività sul terreno di gioco rappresenta un significativo passo avanti nel percorso riabilitativo di entrambi i giocatori, la cui assenza ha pesato enormemente in una stagione già caratterizzata da un susseguirsi di contrattempi fisici. Per mister Alberto Aquilani, la possibilità di reintegrare gradualmente Cassandro e Di Francesco apre prospettive incoraggianti in vista della volata di fine 2025 del campionato.
Tommaso Cassandro: la cautela e la data fissata
L’infortunio di Tommaso Cassandro (distrazione al collaterale mediale del ginocchio destro, subito contro l’Empoli il 7 novembre) aveva inizialmente destato preoccupazione. Lo stop, stimato tra i 15 e i 20 giorni, avrebbe dovuto renderlo disponibile già per la sfida casalinga contro il Pescara del 21 novembre. Tuttavia, lo staff medico ha saggiamente preferito adottare una linea di massima cautela, rimandando il suo rientro effettivo.

La nuova data fissata, se tutto procede secondo i protocolli, dovrebbe essere la prossima partita interna contro la Virtus Entella (29 novembre). Il fatto che il difensore abbia già completato la fase critica dell’infortunio e stia palleggiando in campo attesta che la ripresa è in linea con le migliori aspettative. In un reparto difensivo che ha mostrato più di qualche cedimento strutturale, soprattutto nella gestione dei finali di gara, il rientro di Cassandro è atteso come una boccata d’ossigeno per dare maggiore solidità e profondità alle rotazioni.
Federico Di Francesco: un recupero chirurgico vitale
La situazione di Federico Di Francesco è stata finora la più complessa. L’esterno offensivo è fermo dal mese di ottobre a causa di una lesione incompleta del menisco del ginocchio destro, una problematica che ha richiesto un intervento chirurgico. I tempi di recupero per questo tipo di trauma sono generalmente stimati tra i 30 e i 40 giorni, un periodo che, nella fase centrale di un campionato cadetto, può fare una differenza enorme.

Le notizie provenienti da San Floro sono rassicuranti: l’ex Palermo sta procedendo secondo i protocolli prestabiliti. Il passaggio al lavoro tecnico sul campo, testimoniato dalle immagini del palleggio, è l’indicatore più forte che la riabilitazione sta procedendo in modo ottimale. Sebbene non si possa ancora fissare una data per il suo rientro tra i convocati, la sua disponibilità è cruciale per la fase offensiva: Di Francesco porta con sé qualità di dribbling, velocità e imprevedibilità che possono spaccare le difese avversarie.
L’impatto sul progetto tecnico di Alberto Aquilani
La possibilità di reintegrare simultaneamente due esterni tanto importanti apre prospettive tattiche incoraggianti per mister Alberto Aquilani. La stagione è stata finora segnata da un deficit di scelte, soprattutto sulla corsia difensiva, dove l’assenza di Cassandro ha ristretto i margini di manovra.
La filosofia di gioco di Aquilani si basa sulla spinta degli esterni e sulla qualità del palleggio. Avere due pedine come Di Francesco (alto tasso tecnico) e Cassandro (solidità e spinta fisica) di nuovo a disposizione consentirà al tecnico di aumentare la competitività interna e, soprattutto, di variare le soluzioni offensive e difensive.
L’immagine del palleggio con l’arcobaleno sullo sfondo è la metafora perfetta: dopo la tempesta degli infortuni e dei risultati altalenanti (come il 3-3 col Pescara, dove la difesa è stata criticata), il Catanzaro vede finalmente un orizzonte più sereno, essenziale per affrontare con la rosa al completo la volata finale.
La verifica dello stato di forma
Il rientro al lavoro tecnico coincide con la fine della pausa legata agli impegni delle Nazionali, e il 3-3 con il Pescara. Questa sosta ha permesso al club calabrese di lavorare con serenità sullo stato di forma dei propri reduci. L’essere arrivati alla fase di palleggio, e non al semplice lavoro atletico a bordo campo, attesta che entrambi i giocatori hanno raggiunto il livello di condizione fisica tale da poter tornare a toccare il pallone sul terreno di gioco.
Per il Catanzaro, che si appresta ad affrontare un ciclo di partite cruciali per le sue ambizioni di consolidamento in Serie B, il recupero di due elementi di tale calibro è un segnale di forza e di vitalità del gruppo, pronto a ricompattarsi per risalire la china in classifica.
