Oggi il mondo del calcio italiano piange la scomparsa di Salvatore “Totò” Schillaci, ex attaccante della Nazionale, venuto a mancare all’età di 59 anni. Totò Schillaci è diventato un’icona del calcio internazionale grazie alle sue straordinarie prestazioni durante il Mondiale del 1990, disputato in Italia, dove vinse la classifica cannonieri con sei gol e divenne il simbolo della passione e dell’orgoglio calcistico italiano.
Per ricordare Schillaci, la Figc ha disposto un minuto di raccoglimento prima di tutte le gare dei campionati in programma da oggi fino al weekend. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha voluto onorare così la memoria di Schillaci, definendolo “un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto”.
Le parole di Gabriele Gravina
In una nota ufficiale, Gravina ha dichiarato:
“Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano. Totò è stato un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perché il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale.”
Queste parole esprimono perfettamente l’affetto e l’ammirazione che il popolo italiano ha nutrito per Totò Schillaci, un calciatore capace di incarnare la passione e la determinazione che contraddistinguono il nostro calcio.
Addio a Totò Schillaci: Un minuto di raccoglimento nei campionati
In segno di rispetto e memoria per Totò Schillaci, la Figc ha deciso di commemorare la sua figura con un minuto di raccoglimento prima dell’inizio di tutte le gare in programma nei campionati di calcio italiani da oggi fino al termine del fine settimana. Si tratta di un tributo toccante che coinvolgerà tutte le squadre, dai dilettanti ai professionisti, per celebrare un uomo che ha contribuito a rendere grande il nostro sport.
L’eredità di Totò Schillaci
Schillaci è ricordato non solo per le sue imprese sul campo da gioco, ma anche per il suo carattere determinato e la capacità di trascinare i suoi compagni e i tifosi. La sua carriera calcistica è stata un esempio di impegno, sacrificio e amore per il gioco, valori che lo rendono un esempio per le future generazioni di calciatori.
Il suo nome resterà per sempre legato a uno dei momenti più iconici del calcio italiano, quando nel 1990, con i suoi gol, portò l’Italia in semifinale del Mondiale, facendosi amare dai tifosi di tutto il Paese. Le sue esultanze, piene di passione e determinazione, hanno lasciato un segno indelebile nella storia del calcio.