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Dolci Emozioni
venerdì 19 Dicembre 2025

“L’atmosfera del Ceravolo? Non ho mai visto nulla di simile”: Alesi si racconta a Radio Ciak

Gabriele Alesi, protagonista indiscusso della vittoria contro il Venezia con il gol decisivo all’80’, si è concesso ai microfoni di Radio Ciak nel programma Ciak&Goal, condotto da Lorenzo Fazio, regalando ai tifosi giallorossi parole che sanno di appartenenza, gratitudine e ambizione. L’ex prodotto del vivaio rossonero, arrivato in estate dal Milan Futuro, ha aperto il suo cuore sulla maglia che oggi indossa con orgoglio, sulle emozioni vissute al Ceravolo e su quel legame speciale con una città che lo ha adottato sin dal primo giorno.

L’emozione del gol che vale tre punti

Quando gli è stato chiesto delle emozioni vissute nella bolgia del Ceravolo, Gabriele non nasconde la commozione: “Sono emozioni fortissime, era un momento dove all’inizio della stagione ho fatto fatica a trovare spazio. Riuscire a fare questo gol davanti a tutti i tifosi, che sono davvero spettacolari, è stata un’emozione incredibile per me”. Il classe 2004 ha dovuto attendere il momento giusto, lavorando in silenzio e credendoci sempre, fino a quando Alberto Aquilani non lo ha gettato nella mischia al minuto 75, insieme a Luca Pandolfi, in un momento cruciale della partita contro il Venezia. Cinque minuti dopo, la sua zampata vincente ha regalato il 2-1 che ha fatto esplodere l’impianto catanzarese e consolidato la striscia positiva delle Aquile, giunte alla terza vittoria consecutiva.

Da milanista a giallorosso: una fede che cambia

Tra i momenti più toccanti dell’intervista a Radio Ciak, quello in cui Alesi confessa il suo passato da tifoso milanista – eredità paterna tramandata sin da bambino – per poi dichiarare con emozione: “Adesso sono qua a Catanzaro e ti dico che la mia squadra del cuore è il Catanzaro”. Parole che hanno fatto breccia nel cuore della tifoseria giallorossa, quelle stesse parole pronunciate davanti ai giovani tifosi gemelli che lo avevano conosciuto all’inaugurazione presso le fontane di KFC e che da allora lo considerano un idolo. La capacità di Gabriele di entrare in sintonia con l’ambiente calabrese testimonia quanto il calcio sia anche questione di appartenenza e di rispetto verso chi ti accoglie.​

Il ruolo tattico e la disponibilità totale

Dal punto di vista tecnico, Alesi ha chiarito la sua posizione preferita in campo: “Io sono una mezzala, quello è il mio ruolo. Però mi adatto a qualsiasi evenienza, a qualsiasi tipo di ruolo”. Una duttilità tattica che ha convinto il direttore sportivo Ciro Polito a portarlo in Calabria durante il mercato estivo: “Il direttore Polito mi ha voluto fortemente in estate e ascoltando le sue parole ho subito detto sì”. La volontà di mettersi al servizio della squadra, senza guardare ai numeri di maglia o alla posizione sul campo, rappresenta la mentalità giusta per crescere in un campionato difficile e competitivo come la Serie B.

L’atmosfera del Ceravolo: “Non ho mai visto nulla di simile”

Uno dei passaggi più intensi dell’intervista riguarda il rapporto speciale tra squadra e tifoseria. Alesi racconta con entusiasmo cosa significhi giocare davanti ai quasi 9.000 spettatori che hanno riempito il Ceravolo per la sfida contro il Venezia: “Sin dall’inizio, anche quando nelle prime partite non riuscivamo a trovare la vittoria, loro ci davano una spinta in più. Poi l’ho visto durante la partita col Palermo, ho visto un’atmosfera che non ho mai visto in tutta la mia vita: hanno acceso i fumogeni, non si vedeva più nulla, hanno dovuto sospendere la partita”. L’impatto con la curva Massimo Capraro e con l’intero stadio ha rappresentato per il giovane centrocampista una rivelazione: “Loro sono il dodicesimo uomo in campo, ci danno sempre una mano. Si sente nel gruppo che ci sostengono”.

Pietro Iemmello: il leader che guida i giovani

Tra i fattori determinanti della crescita di Alesi c’è senza dubbio la presenza di Pietro Iemmello, capitano e simbolo del Catanzaro. Le parole del centrocampista nei confronti del bomber catanzarese sono di profonda stima: “Pietro vive per questa città, è a casa sua. Lui ci dà una mano a tutti, giovani e più grandi, ci dà consigli, ci aiuta in campo. Anche quando vedi lui che dà il massimo, tu devi dare ancora di più”. Il riferimento al finale di partita contro il Venezia, quando Iemmello ha rincorso ogni pallone fino all’ultimo secondo, rappresenta l’esempio perfetto di leadership vissuta sul campo: “Quella corsa, quella spinta vi fanno capire quello che significa per lui Catanzaro”.

Ambizioni personali e di squadra

Guardando al futuro, Alesi non nasconde le sue aspirazioni: “Le mie ambizioni sono alte, punto sempre a fare il meglio. Per questa stagione cerco di dare il massimo cercando di fare più presenze qui a Catanzaro. Per il mio futuro, dico di voler arrivare in Serie A e cercare di diventare un giocatore importante, magari per la Nazionale”. Ambizioni personali che si intrecciano con quelle collettive di un Catanzaro che, dopo tre vittorie consecutive, si ritrova in zona playoff e può permettersi di sognare: “Siamo un gruppo ambizioso, cerchiamo di fare del nostro meglio per raggiungere obiettivi ancora più difficili. Speriamo di arrivare più in alto possibile”.

Il clima dello spogliatoio: serenità e unità

Interrogato sull’ambiente interno alla squadra, Gabriele ha descritto uno spogliatoio sereno e coeso: “L’ambiente lo viviamo in maniera serena, ci mettiamo lì tra di noi, ci alleniamo, facciamo tutto al massimo per arrivare alla partita. L’obiettivo è cercare i tre punti ogni volta”. Una coesione costruita anche grazie al lavoro di Alberto Aquilani, tecnico che sin dall’inizio ha creduto in tutti i componenti della rosa, compresi quelli che hanno avuto meno spazio nelle prime giornate: “Il mister ha sempre creduto in tutti noi, ci ha dato sempre una mano come squadra. Trovare la vittoria in un momento così è un’emozione fantastica”.

Catanzaro città: scoprire la Calabria

Al di fuori del campo, Gabriele Alesi sta scoprendo le bellezze di Catanzaro con l’aiuto dei compagni di squadra e della sua ragazza, che viene a trovarlo regolarmente: “È una bella città, adesso con i compagni mi hanno indirizzato in posti dove andare, da visitare. Piano piano sto vedendo tutto, c’è un bel mare, c’è tutto”. Ma ciò che lo colpisce di più resta il legame viscerale tra città e calcio: “Ci sono tifosi di calcio ovunque, a me questa cosa piace molto. Tutti aspettiamo noi la domenica per giocare la partita”.

L’intervista di Gabriele Alesi a Radio Ciak ha regalato ai tifosi del Catanzaro la conferma di quanto questo giovane talento abbia già compreso l’essenza di una maglia che pesa, di una città che vive di calcio e di un progetto ambizioso che vuole continuare a crescere. Il gol contro il Venezia non è solo una rete decisiva, ma il sigillo di un’appartenenza che va oltre il campo e che promette emozioni per tutto il campionato.

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