Non sarà certo una squadra di calcio che deve risollevare le sorti di una città ma, oggi, quello che sta facendo il Catanzaro Calcio è qualcosa che va al di là del mero aspetto sportivo. Oggi, grazie alla compagine del presidente Noto, siamo tutti più orgogliosi di essere catanzaresi. Un riscatto sociale per una città spesso martoriata oltre il dovuto. Tutti insieme, dalla squadra alla dirigenza, dai tifosi alla carta stampata, stiamo scrivendo una delle pagine più entusiasmanti della recente storia di questa città. Pensare alla cavalcata dalla sconfitta di Padova è qualcosa che mette i brividi. In ogni angolo, non si parla che delle imprese del Catanzaro. Come se fosse una malattia che non va più via. Questa non può essere considerata solamente come una squadra di calcio. È molto, molto di più.
Ed allora, è giusto dire grazie a Iemmello e compagni che sono riusciti in due anni a portarci dagli umilianti campetti di Lega Pro alle vittorie storiche di Genova, Palermo e Parma. Una squadra, quella di Vivarini, che ha riportato allo stadio una media di 10.000 persone, con una grandissima rappresentanza di donne e bambini. Ma quanto è bello vedere un bambino cantare con convinzione: “Noi siamo il Catanzaro”, quanto è bello vederli con sciarpe e magliette giallorosse al “Ceravolo”!
È giusto dire grazie alla famiglia Noto che, con grossi sacrifici, ha saputo creare una società che mese dopo mese, sta cercando di comportarsi nel migliore modo possibile per non sfigurare con le grandi piazze del nord Italia.
Un grazie alla tifoseria, guidata in modo esemplare dagli ultras Catanzaro. Un gruppo giovane che, con tanto cuore e dedizione, ha incantano tutti gli stadi del girone vincendo a mani basse ogni sfida. Una curva che ha saputo guidare l’intero stadio creando un’atmosfera magica che non si vedeva da anni. Una tifoseria che non ha mai abbandonato la squadra, isolando chi ha avuto il coraggio di contestare per qualche passo falso, fisiologico nell’arco della stagione.
Un grazie alla carta stampata che ha saputo rappresentare e commentare alla grande questi ultimi due anni.
Oggi dobbiamo dirci tutti GRAZIE. Cosa succederà da sabato non lo possiamo sapere. Sognare non costa nulla, ma comunque vada, festa si farà. GRAZIE CATANZARO.