Il Bari torna a vincere al San Nicola e lo fa nella maniera più inaspettata: battendo il Mantova 1-0 con appena il 22% di possesso palla, il dato più basso della stagione per una squadra vincente in Serie B. Una vittoria di sacrificio, cinismo e carattere, costruita sull’unico lampo offensivo della ripresa firmato da Gabriele Moncini al 49′ e difesa con le unghie fino al triplice fischio. I biancorossi agganciano il Catanzaro a quota 9 punti in classifica, mentre il Mantova resta fanalino di coda con soli 5 punti dopo nove giornate.
Bari-Mantova 1-0: Il gol di Moncini e il dominio sterile degli ospiti
La partita sembrava destinata a scivolare via sullo 0-0, con i virgiliani padroni del campo ma incapaci di concretizzare la loro enorme mole di gioco. Poi, al 4′ della ripresa, Dorval calcia forte su sviluppi di corner: Festa respinge, ma sulla ribattuta Moncini è il più lesto di tutti e insacca da pochi passi. Per l’ex Brescia si tratta della quinta rete stagionale e della terza consecutiva, un traguardo personale mai raggiunto prima in carriera. Il Bari si è letteralmente aggrappato ai gol del suo bomber, che ha realizzato metà delle reti totali della squadra in questo avvio di campionato.
Il Mantova ha dominato le statistiche con il 78% di possesso palla (che nel secondo tempo è salito addirittura all’82%), 14 tiri contro 6, 714 passaggi completati contro i soli 196 dei padroni di casa. Eppure, tutta questa superiorità territoriale si è infranta contro un Bari cinico e organizzato, capace di difendere con ordine e sfruttare l’unica vera occasione costruita. A rendere ancora più nervosa la gara, le cinque ammonizioni rimediatte dal Mantova nel corso del match: Trimboli, Wieser, Caprini, Galuppini e Paoletti sono finiti nel taccuino dell’arbitro Luca Massimi.
Il gol annullato e le proteste finali
Il finale è stato thrilling: al 49′ del secondo tempo, Caprini aveva trovato il gol del pareggio per il Mantova, ma l’arbitro ha annullato la rete per posizione di fuorigioco, decisione confermata dal VAR. Le proteste ospiti hanno acceso ulteriormente gli animi negli otto minuti di recupero carichi di tensione, ma il Bari ha resistito senza mai davvero tremare. Il match si è concluso con un San Nicola che ha tirato un sospiro di sollievo, consapevole che questa vittoria vale oro per la classifica e per il morale.
Bari-Mantova 1-0: Caserta si salva, Catanzaro raggiunto
Questa vittoria rappresenta un’ancora di salvezza per mister Fabio Caserta, la cui panchina era considerata a rischio dopo la pesante sconfitta per 3-1 contro la Reggiana. Il successo contro il Mantova, seppur arrivato con un calcio poco spettacolare, rilancia le ambizioni del Bari in chiave salvezza: i galletti salgono a 9 punti in classifica dopo nove giornate, agganciando proprio il Catanzaro. Un dato che preoccupa riguarda il confronto con la scorsa stagione: rispetto allo stesso punto del campionato 2024/25, il Bari ha ben 4 punti in meno.
Dal punto di vista dei giallorossi calabresi, questa vittoria del Bari ha un impatto diretto: il Catanzaro, ora a 9 punti dopo il successo interno per 1-0 contro il Palermo sabato sera, viene ora affiancato dai pugliesi in quella zona calda di classifica dove ogni punto può fare la differenza. La distanza dalla zona playoff si fa sempre più consistente, con il Modena capolista già lontano a 21 punti.
Numeri impietosi per un calcio pragmatico
Al di là della vittoria, i numeri certificano una prestazione ai limiti dell’estremo pragmatismo da parte del Bari. Solo una “grande occasione” creata nell’intero arco della gara, 24 falli commessi contro i 16 del Mantova, 16 calci di punizione subiti contro 24 concessi agli avversari. Il possesso palla del 22% nel complesso (sceso al 18% nella ripresa) rappresenta una scelta tattica ben precisa: difesa granitica e ripartenze rapide. Un calcio che non entusiasma i 9.866 spettatori presenti al San Nicola, ma che porta risultati concreti quando servono.
Il Mantova, dal canto suo, esce dal campo con tanti rimpianti: oltre 700 passaggi completati, tre calci d’angolo contro due, ma zero punti in tasca. La squadra di Davide Possanzini resta ultima in classifica con un bottino magro di 5 punti, frutto di una sola vittoria, due pareggi e sei sconfitte. Il calendario non sorride ai lombardi, che dovranno invertire la rotta per evitare di restare invischiati nella lotta per non retrocedere.
In questa Serie B incerta e imprevedibile, il Bari dimostra che a volte conta più la sostanza che l’estetica. La squadra di Caserta ha vinto senza dominare, ha difeso senza speculare, ha sofferto senza crollare. Per il Catanzaro e le altre contendenti nella parte destra della classifica, il messaggio è chiaro: ogni partita può essere quella della svolta, e sottovalutare chiunque può costare caro.
