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sabato 9 Agosto 2025

Brescia, accordo col Fisco e strategia salvezza: ora la palla passa al Tribunale

Il Brescia Calcio cerca di lasciarsi alle spalle i problemi fiscali che hanno condizionato gli ultimi mesi e si muove verso una nuova fase di stabilità. La notizia dell’accordo con l’Agenzia delle Entrate, per sanare il contenzioso relativo al mancato versamento dell’’Irpef sui compensi di calciatori e personale, rappresenta una svolta tanto attesa quanto fondamentale per il futuro del club.

Un’intesa cruciale per il futuro delle Rondinelle

La società presieduta da Massimo Cellino ha concordato il versamento di circa 2 milioni di euro, comprensivi dei contributi non pagati e delle relative sanzioni. L’accordo, raggiunto dopo una lunga fase di negoziazione, arriva a pochi giorni dall’apertura del processo sportivo davanti al Tribunale Federale, dove si deciderà se e quando applicare la penalizzazione che pende sulla squadra.

A pesare sul deferimento era stato il mancato pagamento delle imposte tramite il Gruppo Alfieri Spv, società finanziaria incaricata della compensazione dei crediti che, secondo quanto dichiarato dal presidente Cellino, si sarebbe poi rivelata inadempiente, danneggiando il club. Una vicenda che il patron bresciano ha definito “una truffa” e che, a suo dire, presenta similitudini con il caso Trapani di qualche anno fa.

Strategia difensiva e speranze per il rinvio della penalizzazione

I legali del Brescia, sostenendo la buona fede del club nell’affidarsi a una società terza per i versamenti fiscali, puntano ora a far slittare l’eventuale penalizzazione al prossimo campionato. Un’ipotesi che, se accolta, permetterebbe alla squadra di salvare la categoria e preparare con maggiore serenità la prossima stagione.

Secondo le indiscrezioni, la penalizzazione richiesta ammonterebbe a quattro punti, un quantitativo che, in questa stagione, significherebbe la retrocedere in Serie C. Posticiparne l’applicazione diventerebbe quindi vitale per mantenere la Serie B e dare continuità al lavoro tecnico e societario intrapreso nelle ultime settimane.

Un’attesa carica di tensione

La sentenza del Tribunale Federale, attesa nelle prossime ore, sarà quindi decisiva per il destino sportivo del Brescia. Il clima in città è di forte attesa, con i tifosi che, se da un lato si sentono rassicurati dalla notizia dell’accordo col Fisco, dall’altro temono che la penalizzazione immediata possa vanificare gli sforzi compiuti.

La società ha intanto ribadito la volontà di voltare pagina, dimostrando di voler affrontare in modo trasparente e responsabile tutte le criticità economiche ereditate. Un segnale di credibilità che, secondo molti osservatori, potrebbe pesare in maniera positiva sul giudizio degli organi sportivi.

Il precedente Trapani e le analogie con il caso bresciano

Nel ricordare il caso Trapani, club che fu travolto da problematiche simili legate alla gestione fiscale e alle inadempienze dei soggetti intermediari, Cellino ha evidenziato come certe dinamiche abbiano conseguenze gravissime sui destini societari. In quell’occasione, la Serie B perse una realtà storica del calcio meridionale. Il Brescia spera invece di scrivere un finale diverso, facendo leva sulla propria storia e sul rispetto dimostrato dalle istituzioni calcistiche.

In attesa della sentenza, la città resta sospesa tra speranza e preoccupazione. Un equilibrio delicato che solo il tempo, e il verdetto del Tribunale, sapranno sciogliere.

In ogni caso, l’accordo con il Fisco sancisce un punto di partenza nuovo per il club lombardo. Qualunque sia l’esito sportivo, il Brescia ha dimostrato di voler ripartire con serietà, determinazione e con lo sguardo rivolto al futuro.

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