La gara 2 contro l’Albinoleffe è una partita che, per il tecnico giallorosso Antonio Calabro, “si prepara da sola”. “Per l’Albinoleffe parlano i numeri in trasferta: 9 vittorie su 14 gare fuori casa, il capocannoniere Manconi ha segnato fuori casa 13 gol su 16. E poi l’ultima impresa in casa del Modena. Non penso serva altro per preparare questa partita”, commenta mister Calabro, che dei due risultati a disposizione non vuole sentire parlare: “Pensare al pari è pericolosissimo”. Quindi niente calcoli sull’obbligo dell’Albinoleffe di proporsi con un atteggiamento più aggressivo che potrebbe portarlo a scoprirsi: “L’Albinoleffe, come dicono i numeri, ha una sua identità, e lo ha dimostrato a Modena”. Nessuna ulteriore complicazione per la formazione, dopo il forfait di Corapi e Martinelli: “Dobbiamo riuscire a colmare queste negatività con altri fattori positivi. L’atmosfera che abbiamo vissuto in questi giorni ci deve dare la carica, ma non ci deve condizionare nelle difficoltà, altrimenti non saremmo più noi. Abbiamo la consapevolezza che questi ragazzi hanno ottenuto risultati impensabili, sono orgoglioso di tutti perché i nostri difetti e i nostri pregi ci hanno portato a essere squadra”. “Dopo la partita di Gorgonzola – aggiunge il tecnico giallorosso – ho ribadito ai ragazzi che la prestazione fatta e il risultato ottenuto non erano per nulla scontati. Questo ambiente ti porta ad estremizzare gli stati d’animo, ad esaltarti nel bene e deprimerti oltremodo nelle negatività. Noi quest’anno siamo stati bravi ad estraniarci e a non farci condizionare. Nell’ultima gara, invece, al gol avversario ho avuto la sensazione che tutti si fossero depressi in maniera ingiustificata. Io devo dare equilibrio non solo nel campo, ma anche nella testa di questi ragazzi e dei dirigenti. Ringrazio per il sostegno i tifosi di Giovino, quelli arrivati in aeroporto a Bergamo e quelli venuti allo stadio. Sono stati meravigliosi, ci fanno comprendere quanto sia grande il valore di questa maglia, quanta passione ci sia dietro questi colori. Ma noi come squadra dobbiamo essere bravi a non farci trascinare dalle emozioni estreme che ha il nostro pubblico. Abbiamo fatto le nostre fortune reagendo alle avversità e non abbassando la testa. Dobbiamo continuare”.
Fonte: Sito Ufficiale US Catanzaro 1929