Il capitano del Catanzaro Pietro Iemmello in esclusiva questa sera a “11 in campo” di Maurizio Insarda’ su LaC ha parlato dopo l’esordio in campionato di ieri contro il Sassuolo. Il numero 9 giallorosso ha parlato a ruota libera dei giallorossi, insieme ad altri due ospiti d’eccezione come il giornalista de “La Gazzetta dello Sport” Nicola Binda e l’ex gloria della Reggina Ciccio Cozza.
Ecco le dichiarazioni rilasciate da Pietro Iemmello durante la trasmissione: “Vivarini e Caserta si assomigliano ma hanno idee diverse. Sul fatto dell’entusiasmo la tifoseria ha risposto alla grande. Unico sold out delle gare casalinghe in B. Sono andati via giocatori importanti e ne sono arrivati tanti giovani importanti. Catanzaro è una piazza importante.
È cambiato il percorso tecnico-tattico ma non più di tanto. Gestione, dominio ma anche verticalizzazioni è quello che ci chiede Caserta. È questa la differenza rispetto a Vivarini. L’obiettivo, come lo scorso anno, è la salvezza. Il Sassuolo? Ha una squadra che, a paragone con la nostra, non c’era partita. È la prima partita, c’è il mercato aperto e dovranno calarsi nella categoria. Diventerà una squadra importante.
La classifica marcatori? Magari la vinco io. Ho una forte ambizione e aspiro al massimo. Ci sono giocatori forti come Ambrosino, ora a Frosinone, e anche Pecorino. Con il DS Polito ci conosciamo da otto anni. La prima chiamata è stata forte, lui arriva dritto al sodo e ha tanta voglia di far bene. Si è preso una bella responsabilità perché Catanzaro è una piazza calda ma lui non avrà problemi.
Quando sento parlare di serie A e Catanzaro mi vengono i brividi. Giocare a Catanzaro per me è passione. Dobbiamo mantenere i piedi per terra in questa categoria. Ci sono società grosse davanti a noi, dobbiamo stare concentrati sulla salvezza ma con questa società si può sognare a medio lungo termine. Ci stiamo strutturando per poter competere con queste grandi società.
Io lo sogno sempre, come l’anno scorso fino all’ultima partita. La scorsa stagione siamo stati bravi, insieme a tutto all’ambiente ci credevamo. Il sogno c’è, ce lo teniamo ben stretti ma la realtà è diversa”.