Il tecnico giallorosso, reduce dal trionfo nel derby contro il Cosenza, si è concesso ai microfoni di Esperia TV per un’intervista a tutto tondo, ripercorrendo i momenti chiave della stagione e svelando retroscena inediti del suo percorso in giallorosso. Di seguito le sue parole riportate da IlCalcioCalabrese.it.
Il derby dei record: emozioni e rivincite
“È stata una giornata fantastica, la partita più sentita, la più importante dell’anno per due città”, così Caserta descrive il derby vinto 4-0 contro il Cosenza. Il tecnico giallorosso aggiunge: “Arrivavamo da una brutta sconfitta, quindi quale miglior occasione per riscattarci. Sono felice e devo ringraziare i ragazzi: insieme ci siamo regalati una grande gioia”.
L’eco della vittoria si è prolungata oltre il triplice fischio: “Con il passare delle ore, l’adrenalina va via e il giorno dopo, frequentando la città e sentendo l’umore della gente, la soddisfazione cresce”. Un momento particolarmente toccante è stato il coro dei tifosi: “Non mi aspettavo nemmeno un’emozione del genere. Da quando faccio l’allenatore, non ho mai ricevuto un coro dai tifosi. È stato fantastico”.
Il capitolo Cosenza: verità e chiarimenti
Sul suo passato rossoblu, Caserta si esprime con franchezza: “Mi dispiace per come è finita la scorsa stagione, perché credo che potessimo fare un bel percorso. Sono convinto che avremmo potuto arrivare anche ai playoff”. E aggiunge: “Comprendo la scelta della proprietà, che ha deciso di esonerarmi, una decisione che non ho mai condiviso, ma ho accettato senza polemiche”.
Il tecnico precisa: “Ciò che mi ha dato fastidio non è tanto il discorso lavorativo, ma quello che è stato detto extra-calcio. Non generalizzo, perché a Cosenza ci sono persone per bene che rispettano e mi hanno rispettato”.
La scelta Catanzaro: coraggio e ambizione
“Accettare Catanzaro non è stato facile, non per la piazza che non si può rifiutare, ma per il fatto che sostituire un allenatore come Vivarini non è semplice”, ammette Caserta. “Però quando arrivi in una piazza con una società solida, con un direttore che conosci e che conosce i tuoi pregi e difetti, le basi sono solide”.
Sul percorso attuale: “Il nostro obiettivo era la salvezza, che abbiamo raggiunto con largo anticipo. Ora non bisogna guardare ai playoff, ma solo ai risultati che possiamo ottenere nelle ultime 8 partite”.
Iemmello e il gruppo: i segreti del successo
Sul capitano giallorosso, Caserta è entusiasta: “Pietro è un top player per questa categoria, non solo per come finalizza, ma anche per la qualità che porta nella manovra. È un giocatore di grande esperienza e qualità, ed è un onore averlo nella nostra squadra”.
Sul gruppo: “Ho la fortuna di avere un gruppo forte e solido. Chi è rimasto dall’anno scorso, insieme ai nuovi, ha creato una bella alchimia”.
Il rapporto con i tifosi: la forza del “Ceravolo”
Il tecnico conclude con un pensiero per i tifosi: “Il calcio è anche fatto di persone che vivono per la squadra, di tifosi che sono sempre vicini ai giocatori. Personalmente, credo che gli allenamenti a porte aperte siano importanti”.
E aggiunge: “Non dimenticherò mai quanto mi ha fatto bene il supporto dei tifosi, soprattutto nei momenti difficili. I veri tifosi sono quelli che ti aiutano, che ti sostengono anche quando le cose non vanno bene”.