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giovedì 26 Dicembre 2024

Catanzaro 1-1 Juve Stabia: Le pagelle di Aurelio Fulciniti

Branduani 6 – Gol a parte, non viene impegnato spesso ma esegua buoni interventi.

Fazio 6.5 – Complessivamente, fino all’uscita dal campo all’81 disputa una gara molto diligente e sui suoi standard di qualità (Dall’81’ Bearzotti n.g.).  

Martinelli 6 – Non gli si possono imputare responsabilità particolari, anche se la Juve Stabia, pur nel complesso di una gara a tratti soporifera, ha più occasioni per rendersi pericolosa.

Scognamillo 5.5 – Il gol e molti altri pericoli nascono dalla sua zona.

Rolando 6 – Al rientro, è uno di quelli che ci prova di più a spingere e a dare profondità. Peccato che non basti (Dal 71’ Porcino n.g.).

Verna 5.5 – Il centrocampo giallorosso per la seconda partita consecutiva appare sotto tono e lui rientra appiano in questo clima abulico che si è venuto a creare (Dal 56’ Cianci 5.5 – Fa a sportellate e tenta di rendersi pericoloso, ma tutto si ferma lì).

Welbeck 4.5 – Confidavamo in lui, ma oggi gli è mancato tutto. Grinta compresa (Dal 56’ Cinelli 6 – Con lui in campo la squadra inizia ad avere un po’ di manovra e infatti le giocate e le occasioni pericolose iniziano a vedersi solo da quando lui mette piede in campo).

Vandeputte 5.5 – Al perfetto lancio che serve Bombagi da quaranta metri per il gol del vantaggio, segue una palla persa in modo clamoroso sul cui prosieguo arriva il pareggio della Juve Stabia.

Carlini 5 – Non ha più la spinta e la dinamicità del passato e in compenso oggi sbaglia un gol clamoroso.  

Bombagi 6.5 – Il migliore di tutti e non solo per il gol segnato. È l’unico calciatore giallorosso che è riuscito a rendersi davvero pericoloso.

Vazquez 5 – Non lo si vede quasi mai, ma del resto è la squadra intorno che non lo mette in condizione di essere davvero pericoloso (Dal 71’ Curiale n.g.).

Calabro 4.5 – Girerà pure tutto storto, ma gli alibi contano fino a un certo punto. Da  un distacco minimo, la squadra ora ha ben nove punti in meno rispetto al Bari, lasciando il ruolo di “antagoniste” alle più concrete Palermo e Turris. È tempo di aprire delle doverose ed immediate riflessioni sull’allenatore, perché non si più buttare alle ortiche l’ennesima stagione senza colpo ferire. 

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