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venerdì 24 Gennaio 2025

Catanzaro-Brescia, è stata la svolta? Perché si, perché ancora no. Analisi generale di Lello Talarico

La vittoria al cardiopalma sul Brescia, con il gol decisivo al minuto 98, di una partita che alla vigilia avevamo descritto come dirimente, rappresenta un passo davvero significativo nella continua crescita di una squadra che dimostra un cuore ed una resilienza non comuni. Per di più il gol di Bonini, arriva otto minuti dopo un altro, annullato clamorosamente e ancora non si capisce come e perché.

Per fortuna la squadra ha avuto la grande forza di reagire all’ennesima beffa della commistione Arbitri/Var, che aveva già tolto ai giallorossi, dai tre PUNTI CERTI ai cinque potenziali, nelle gare con il Cittadella, la Cremonese e il Modena in casa. E parliamo di ingiustizie colossali avvenute nei minuti finali e quindi decisivi, di tutte e tre le partite indicate. Immaginate cosa sarebbe stata una classifica già buona adesso, a 23 o addirittura 25 punti… altro che Caserta Out, Caserta All In Forever…di questo si sarebbe trattato, fidatevi!

Si è affrontata la gara con il Brescia senza Situm, La Mantia, Antonini e Pompetti squalificato, a causa di quell’ intervento scellerato di Genova che ha causato, 99 su 100, la mancata vittoria nei minuti finali con la Sampdoria. Il mister ha optato per un 3 5 2, con molta corsa a centrocampo da parte di Koutsoupias e di Pompetti, impegnati oltre a fare reparto con Petriccione nella consueta posizione di play basso, a proteggere inizialmente e rispettivamente Compagnon sulla destra e D’Alessandro sulla sinistra.

La loro funzione non è cambiata neanche quando i due esterni alti hanno invertito la fascia di competenza, mossa di Caserta più che decisiva, in quanto il Brescia faceva densità importante, impedendo agli esterni giallorossi di essere pericolosi a piede invertito. A beneficiare immediatamente di questa nuova situazione tattica è stato D’ Alessandro, che a destra sul suo piede naturale, ha messo in mezzo e sulla corsa, diverse palle giocabili, tra cui quella importantissima del pareggio di Biasci.

Nel secondo tempo, al contrario, molto più incisivo e diremmo a volte incontenibile, Compagnon, mentre è andata man mano scemando la prestazione di D’Alessandro sulla destra, fino all’infortunio che ne ha decretata l’inevitabile sostituzione. L’inserimento di Cassandro come quarto di difesa a protezione della parte destra arretrata e di Seck subentrato per creare superiorità numerica in fase più avanzata, ha dato alla squadra più certezze e da una sua azione é venuto il gol del pareggio annullato, dopo un cross perfetto a rientrare di sinistro, che ha messo in grande difficoltà tutta la difesa bresciana, consentendo ad uno sveglissimo e scatenato Compagnon di contendere prima con successo la palla e dopo di insaccare con il suo preciso sinistro alle spalle di Lazzerini.

Nel primo tempo il nostro sbilanciato 3 5 2, aveva consentito al Brescia di prendere campo e non solo in ripartenza, con Galazzi che dalla parte di D’ Alessandro in prima battuta e poi di un Bonini lasciato solo, ha fatto il mattatore, servendo anche l’assist per il vantaggio delle rondinelle gemellate. Poi con Compagnon spostato da quella parte, le cose sono un po’ migliorate, perché essendo più giovane e forte fisicamente, ha tenuto più basso l’avversario oltre a contrastarlo con grande abnegazione, pur non essendo portato per quel tipo di lavoro.

Il 4 2 3 1 del Brescia, nella prima mezz’ora si è fatto preferire al 3 5 2 molto sofferente sulle fasce di Caserta. Nel secondo tempo il 4 4 2, adottato dopo le sostituzioni, ha distrutto i piani del Brescia e messo la partita decisamente in chiave giallorossa, portando la squadra ad un successo strepitoso, quanto meritato sul filo di lana. Successo che noi, da queste pagine, avevamo definito IMPRESCINDIBILE.

Passiamo alla domanda delle domande: é stata la svolta? Si perché il passaggio sempre aleggiante tra 3 5 2 e 4 4 2 si è verificato con successo nel secondo tempo, dando al tecnico un’ arma in più per il futuro anche immediato, mancherà infatti lo squalificato Brighenti a Palermo; ancora si perché Cassandro è stato reinserito con successo, dopo i fatti vergognosi della partita con il Frosinone al Ceravolo e con Situm ancora assente, aver recuperato un calciatore fondamentale in quella zona di campo é fondamentale e speriamo che il pubblico non lo metta più in difficoltà con fischi e mormorii evitabili, non sarebbe intelligente e non sarebbe giusto; ancora si perché si è sbloccato dopo diverse partite Tommy Biasci, calciatore imprescindibile per garra a capacità di andare su tutte le palle vaganti; ancora si, perché con questa partita vittoriosa, sembra svoltare la presenza di Compagnon in positivo e su entrambe le fasce, tra i tanti esterni alti è sicuramente quello che si sta imponendo per una maglia da titolare indiscusso; ancora si perché il ruolo che si ritaglieranno tanti calciatori sarà di riserve importantissime e parliamo di Cassandro, Ceresoli, Coulibaly, Koutsoupias è già un titolare aggiunto, Seck, D’ Alessandro, speriamo anche Brignola, Pittarello, La Mantia quando rientrerà e soprattutto Buso che presto con Biasci si dividerà il ruolo molto dispendioso e fondamentale di affiancare Iemmello.

Il NO, da evitare assolutamente, attiene invece a questo tipo di ragionamento: Situm dovrà essere reintegrato al piu presto dopo l’infortunio e il suo rinnovo deciso in tempi brevi; di Antonini bisognerà capire se fa ancora parte del progetto, oppure bisognerà andare su un titolare di livello forte fisicamente e anche veloce; un centrale con queste caratteristiche andrebbe comunque acquistato, in quanto Brighenti non può alla sua età giocarle tutte; gli esterni alti devono rimanere solo in quattro e il campo con l’aggiunta di un trascurato Brignola, sta dicendo esattamente chi sono; l’acquisto di un altro quinto del valore di Situm a gennaio sarà imprescindibile; l’innesto di un centrocampista forte fisicamente, abile nella corsa anche all’indietro per ricorrere avversari sfuggiti alle marcature, è fondamentale; la postura generale della squadra in fase di non possesso e le preventive sulle ripartenze quando i centrali salgono per rafforzare l’attacco in caso di tiri d’angolo e calci piazzati in genere deve essere rivista e risolta.

In definitiva questo NO in tutte le particolarità elencate, si trasformerà in SI se verranno affrontate e messe definitivamente a posto, consegnando al mister che sta facendo scelte sempre più corrette, un progetto coerente, da lui pienamente condiviso, oltre che da tutto l’ambiente. Noi tutti ci aspettiamo questo e non vogliamo neanche credere per un minuto che non sarà FATTO!

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