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giovedì 5 Dicembre 2024

Catanzaro-Caserta, fiducia a tempo ma la società valuta

Otto giornate di campionato, praticamente un quinto della stagione è appena trascorso ma di gioco neanche l’ombra. E’ un dato preoccupante per una squadra che ha come obiettivo primario una tranquilla salvezza.

Il perché di questa mini crisi che sta attraversando il Catanzaro è sotto gli occhi di tutti ma per il momento la società ha deciso di continuare a riporre fiducia sull’operato di mister Caserta. 

Una fiducia però a tempo, condizionata cioè dall’esito della gara che il Catanzaro dovrà disputare a Bari dopo la sosta per le nazionali.

Una partita quindi che dovrebbe rappresentare la svolta, in negativo o in positivo, sul futuro del mister e al contempo della squadra.

Le difficoltà di allenare in una piazza come Catanzaro sono note ma ancor più comprensibili dopo i due anni e mezzo irripetibili sotto la guida tecnica di Vivarini. 

Difficoltà che avrebbe avuto chiunque si fosse insediato in panchina raccogliendo un’eredità pesante come quella del tecnico abruzzese. Questo giustifica però solo in parte i problemi che sta attraversando la squadra.

Una tifoseria calorosa ma pretenziosa perché ha trasmesso passione ed entusiasmo sostenendo sempre la squadra, a prescindere, e che pertanto è giusto e naturale che abbia i dovuti riscontri in termini di gioco e risultati.  

Giunti a questo punto della stagione l’ambiente giallorosso inizia a spazientirsi come dimostrano i continui malumori per la mancanza di un’identità di gioco che mister Caserta non è riuscito ancora a dare alla squadra.

Non è un problema di organico che a detta di tutti, tifosi ma soprattutto addetti ai lavori, appare all’altezza di un campionato che quest’anno sembra più equilibrato ma decisamente più complicato della passata stagione.

Perché allora non si riesce ad uscire fuori da queste problematiche? 

E’ evidente che c’è molta confusione tecnica e tattica per le scelte degli elementi da schierare e soprattutto per il fatto di non sfruttare appieno le caratteristiche dei giocatori a disposizioni. Cambiare formazione in ogni gara non è certamente un buon segnale.

Altro aspetto da prendere in considerazione: è l’utilizzo parziale di gente come Turicchia (Nazionale under 21), Coulibaly, La Mantia e Seck che hanno dimostrato nei pochi minuti in cui sono stati chiamati in causa che possono dare il loro grande contributo alla squadra.

Calciatori che, non dimentichiamolo, sono stati portati a Catanzaro dal DS Polito d’intesa con lo stesso tecnico.

Ovviamente è l’allenatore che vede i ragazzi giornalmente e sa quali possono dare maggiori garanzie in termini di giusta mentalità e rendimento ma evidentemente, se la situazione è quella attuale un po’ di confusione anche il buon Caserta sembra averla. 

La società dal canto suo nonostante tutto invita alla calma e continua a dare fiducia al tecnico melitese come si diceva ma è normale che in questi giorni i vertici del club si siano incontrati per fare le dovute valutazioni per proiettarsi, eventualmente, ad un futuro che potrebbe non vedere più Caserta alla guida tecnica.

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