Nel cuore della città, in Piazza Matteotti, Catanzaro si prepara a onorare uno dei simboli più alti della coscienza democratica italiana. Martedì 10 giugno 2025, esattamente 101 anni dopo il suo brutale assassinio, si terrà una cerimonia commemorativa per ricordare Giacomo Matteotti, figura cardine dell’antifascismo e martire della libertà di parola. L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale, culminerà con la scopertura di una targa toponomastica in sua memoria, proprio nel luogo che già ne porta il nome, rafforzando il legame tra la città e i valori per cui il deputato socialista ha lottato e dato la vita.
Matteotti, la voce che non si è piegata
L’eco delle parole di Giacomo Matteotti, pronunciate alla Camera dei Deputati il 30 maggio 1924, risuona ancora come un monito di civiltà: una denuncia lucida e impavida dei brogli elettorali e delle violenze perpetrate dal nascente regime fascista.
Pochi giorni dopo, il 10 giugno, veniva rapito e ucciso da una squadra fascista, in quello che la storia ricorderà come uno degli atti più oscuri dell’Italia del Novecento. La sua morte divenne una frattura profonda nella vita democratica del Paese, ma anche il seme della resistenza morale e politica che germogliò negli anni successivi.
Il significato di un gesto pubblico
Alla cerimonia parteciperanno i vertici dell’Amministrazione comunale di Catanzaro, a partire dal sindaco e dai rappresentanti delle istituzioni locali. Un momento pubblico che va oltre la mera ritualità, e si inserisce in un contesto più ampio di educazione civica e memoria attiva, in cui la toponomastica diventa strumento di consapevolezza storica. Dedicare uno spazio urbano alla memoria di Matteotti significa riaffermare, oggi più che mai, l’urgenza di valori come la libertà, la giustizia e il coraggio civile.
Nel tempo della disinformazione e della crescente sfiducia nella politica, ricordare Matteotti è anche un atto di resistenza culturale. Il suo sacrificio impone una riflessione sul valore della verità, sulla dignità delle istituzioni e sul prezzo, altissimo, pagato da chi ha scelto di non tacere.
La Città di Catanzaro, con questo gesto, si pone dalla parte della storia che educa, che non dimentica, che custodisce le radici di una democrazia che deve essere ogni giorno protetta e rinnovata.