E adesso basta! Essere signori ed accettare il verdetto del campo non vuole dire essere dei “fessi”. Catanzaro ed i suoi tifosi meritano rispetto. Non ci piace e non ci è mai piaciuto parlare della classe arbitrale, abbiamo sempre sostenuto Caserta e la squadra, sottolineando in modo costruttivo, le criticità viste in campo senza cercare mai un alibi. La cultura degli alibi non ci appartiene.
Ieri però abbiamo assistito all’ennesimo film horror della classe arbitrale. Il signor Marchetti di Ostia Lido ha dato vita all’ennesimo capitolo di un arbitraggio scadente, a volte irritante, che ha innervosito giocatori e pubblico di casa. Una condotta di gara che è sembrata altamente insufficiente, con decisioni nella gestione dei falli e delle ammonizioni che hanno sempre scontentato il Catanzaro.
Gioco spezzato ripetutamente con i giocatori dello Spezia spesso a terra, che hanno cercato di interrompere, in qualsiasi modo, il ritmo forsennato del Catanzaro. E poi quel Var che, prima assegna il rigore con l’arbitro che indica chiaramente il dischetto, per poi fare marcia indietro.
Ci verrebbe da pensare come faccia, uno strumento così tecnologico a tornare indietro nelle decisioni già assunte. Così, si perde di credibilità. Un’intera gestione di gara senza né capo e né cosa, inutile nasconderlo.
Quello di ieri non è il primo caso contro il Catanzaro. È successo con un fuorigioco non fischiato alla Cremonese e la convalida al Var. Stessa situazione che però al Catanzaro ha comportato l’annullamento del gol di Compagnon con il Brescia. È successo a Cittadella con un gol assurdo annullato a Pittarello dopo diversi secondi. È successo anche con il Modena al “Ceravolo”, con i due rigori nettissimi non concessi.
È stato bravo Caserta, con grande educazione e signorilità nel post gara di ieri, a porre l’accento su una tematica che troppe volte sta condizionando il campionato del Catanzaro. Una classifica che, senza i ripetuti errori arbitrali, avrebbe regalato una classifica ancora più importante al Catanzaro.
Ora arriva il derby, ci sarà un clima infuocato e il Catanzaro, così come il Cosenza, devono pretendere un arbitro all’altezza che consenta alle squadre di affrontarsi nel migliore dei modi.