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mercoledì 27 Agosto 2025

Catanzaro a La Spezia con dignità, cuore e orgoglio. È ancora tempo di crederci

Il fischio finale di mercoledì sera al “Ceravolo” ha lasciato ferite, dubbi, amarezza. Ma non ha ancora scritto la parola fine. Perché, nonostante il 2-0 subito in casa dallo Spezia nella semifinale d’andata dei playoff, la stagione del Catanzaro non è finita. E, forse, proprio adesso inizia la parte più imprevedibile e affascinante. Domenica 25 maggio, al “Picco”, i giallorossi avranno altri novanta minuti per provare a scrivere un’altra pagina di questa splendida storia.

Niente è perduto: la forza di chi ci crede sempre

“Al ritorno sarà quasi impossibile, ma nel calcio tutto può succedere”. Le parole di Fabio Caserta, lucide e sincere dopo la sconfitta dell’andata, sono il manifesto di una squadra che ha lottato, sofferto, stupito. Che sa di dover compiere un’impresa, ma che non intende rinunciare a provarci. Servirà una serata perfetta, di quelle che entrano nella leggenda: segnare tre gol a una delle difese più solide del campionato, senza subirne alcuno, su un campo dove lo Spezia ha costruito la propria corsa alla Serie A. Ma le imprese, per definizione, nascono nei contesti più difficili.

Lo sa bene anche Tommaso Cassandro, che su Instagram ha voluto lanciare un segnale ai tifosi: “Dispiace per come sia andata… Nulla è perduto”. Una frase che dice tutto. Che restituisce l’immagine di un gruppo compatto, unito, motivato. Di una squadra che, al netto degli infortuni e delle difficoltà, non ha mai smesso di guardarsi negli occhi e di provare ad andare oltre i propri limiti.

Una stagione già straordinaria, oltre le aspettative

Qualunque sia l’esito di questa semifinale, il Catanzaro ha già vinto. Ha vinto perché per il secondo anno consecutivo ha raggiunto una semifinale playoff. Ha vinto perché ha saputo cambiare guida tecnica, passando da Vivarini a Caserta, senza perdere la propria identità. Ha vinto perché ha risposto con il gioco e con i risultati a chi, lo scorso agosto, ipotizzava una stagione all’insegna della sofferenza, se non addirittura della lotta per non retrocedere.

E invece il Catanzaro ha smentito tutti. Ha chiuso al sesto posto, ha battuto il Cesena con una prestazione monumentale, ha colorato lo stadio in ogni occasione utile, ha portato orgoglio e passione in tutta la Calabria. E lo ha fatto con una squadra che gioca un calcio solido, tecnico, coraggioso. Una squadra che si è fatta amare, giorno dopo giorno.

L’orgoglio di un popolo: Catanzaro non smette di sognare

Non è un caso se il settore ospiti dello stadio “Picco” si avvia verso il tutto esaurito: i 1471 tagliandi a disposizione sono stati presi d’assalto dai tifosi giallorossi. E non sorprende, considerando che il Catanzaro è stata la squadra più seguita in trasferta in tutta la Serie B. Un dato che racconta di un legame viscerale tra squadra e città, tra maglia e popolo. Di una fede che non si spegne, nemmeno quando le condizioni sembrano avverse.

Il calcio è fatto di numeri, certo. Ma è anche fatto di emozioni, di slanci, di speranze. E Catanzaro, da questo punto di vista, non ha mai avuto rivali. Lo hanno dimostrato i cori, le coreografie, la commozione sui volti. Lo dimostrerà anche domenica, con una tifoseria pronta a farsi sentire, a spingere Iemmello e compagni verso un’altra impresa.

Ancora 90 minuti per provarci. Insieme

Spezia-Catanzaro non sarà solo una partita di calcio. Sarà l’ultimo atto (forse) di una stagione vissuta con il cuore. Sarà la possibilità di chiudere un cerchio, o magari di aprirne uno nuovo. Sarà la prova definitiva che nulla, davvero nulla, è impossibile quando ci sono determinazione, lavoro e spirito di gruppo.

Novanta minuti. Un gol per riaccendere la fiamma. Un secondo per crederci. Un terzo per entrare nella leggenda. E anche se non dovesse bastare, resterà comunque la certezza di aver vissuto un’altra stagione da protagonisti. Perché questa squadra ha già scritto una pagina bellissima. E lo ha fatto insieme al suo pubblico, alla sua città, alla sua gente.

Il Catanzaro non molla. E tu ci sarai?

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